Real estate. Il mercato italiano degli uffici rimane solido secondo Italy Office Snapshot

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La performance del mercato italiano degli uffici nel secondo trimestre del 2023

L’economia italiana ha registrato una crescita del PIL dello 0,6% nel primo trimestre del 2023, trainata principalmente dai consumi e dalla domanda interna. Si tratta di un miglioramento rispetto al calo del -0,1% nel quarto trimestre del 2022. Guardando al futuro, le ultime proiezioni di mercato indicano una crescita media del PIL del +0,9% nel 2023.

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I fondamentali del mercato italiano degli uffici rimangono solidi

Gli investitori sono prudenti, ma i fondamentali del mercato italiano degli uffici rimangono solidi Gli investimenti negli uffici hanno registrato un rallentamento significativo nel primo semestre del 2023 in tutta l’area Emea (Europe, Middle East, and Africa). Questa tendenza è stata esacerbata da un approccio attendista e da un debole sentiment globale guidato dai cambiamenti strutturali post-pandemia nel modo di lavorare.

Secondo l’ultimo Italy Office Snapshot 2023 di Jll. Nonostante le difficili condizioni economiche, i fondamentali del mercato italiano degli uffici rimangono solidi, con rendimenti elevati rispetto ad altri mercati.

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Ancora alta la domanda di uffici a Milano e Roma. Nel primo semestre del 2023 Roma ha raggiunto un nuovo record in termini di assunzione di uffici (+95% anno su anno). Milano ha registrato un rallentamento dopo un’ottima performance nel 2022, ma con una variazione positiva su base trimestrale nel secondo trimestre del 2023 (+7%). La domanda è ancora elevata in entrambe le città, con una crescente attenzione alla sostenibilità

Dal punto di vista dei mercati dei capitali, il settore uffici ha sofferto nella prima metà del 2023 per circa 500 milioni di euro, con una contrazione del -80%. Il calo relativamente forte dei volumi del mercato italiano è in parte spiegato dalla performance record nel primo semestre 2022 (2,5 miliardi di euro). Inoltre, i dati del secondo trimestre hanno mostrato volumi in aumento su base trimestrale, con gli uffici che si sono confermati la prima asset class in termini di volumi complessivi di investimenti sui mercati dei capitali.

Dopo il record raggiunto nel 2022, Milano ha registrato circa 170.000 mq con una significativa quota aggiuntiva di subaffitto per ulteriori 30.000 mq. Nonostante la sottoperformance su base annua dovuta principalmente al record raggiunto nel 2022, si registra una variazione trimestrale positiva nel secondo trimestre del 2023. Il take-up a Roma è stato pari a circa 160.000 mq (+95%), in significativo aumento dovuto principalmente alla quota rappresentata da 2 grandi transazioni.

“La domanda si conferma dinamica, focalizzata su location prime e immobili di grado A” dichiara al Sole 24 Ore Stefania Campagna, head of markets di Jll Italia “A Milano si registra un tasso di rientro in ufficio dell’85%: quindi, al netto di una maggiore flessibilità offerta dallo smartworking, le persone considerano l’ufficio un luogo centrale. Nelle città italiane si delinea un’ampia domanda attenta ai parametri Esg, a beneficio degli investimenti”.

E completa il quadro il managing partner di Cushman & Wakefield Italy , Joachim Sandberg: “Occorre distinguere tra un mercato degli investitori, attualmente prudenti, e un mercato occupazionale, che oggi vede il completamento di tanti sviluppi partiti prima che le condizioni macro-economiche cambiassero – Gli investitori sono prudenti. Ma la domanda resta forte e sana. Nel 2022, il take up degli uffici ha raggiunto i 500mila mq, ma nel 2023 chiuderemo a 400mila mq”. Secondo il quotidiano il mondo office sconta i mutui e i costi di costruzione. Ma Sandberg vede una stabilizzazione nel prossimo anno. “Oggi oltre al ritorno in ufficio, permane la cronica mancanza di offerta di prodotto di alto livello. In Ue, intanto, incalzano le direttive per rinnovare il patrimonio edilizio commerciale. Nei prossimi anni, il direzionale sarà un’asset class estremamente vivace”.