Tipi principali di mutuo: quali sono e come scegliere il migliore per te

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Un mutuo è una particolare forma di finanziamento, una delle più diffuse, utilizzata sia da privati che da aziende. Tecnicamente parlando è un contratto sottoscritto fra due parti dette mutuante e mutuatario: il primo, una banca, eroga una certa somma di denaro al secondo, un suo cliente, che dovrà restituirla in un determinato periodo di tempo con l’aggiunta di interessi il cui importo globale dipende sia dal tasso di interesse applicato, sia dalla durata del finanziamento. Le rate attraverso le quali il mutuatario restituisce il debito contratto sono costituite da una quota capitale e da una quota interessi.

Come vedremo, esistono diversi tipi di mutuo che generalmente riguardano l’acquisto di un’abitazione. Dal momento che il mutuo è un tipo di debito piuttosto impegnativo, se si ha intenzione di sottoscriverne uno è importante trovare il mutuo in banca adatto in base a quelle che sono le proprie finalità, esigenze e capacità di rimborso.

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Mutuo: un finanziamento a medio o lungo termine

I mutui sono finanziamenti a medio-lungo termine, mentre per quanto riguarda il breve termine esistono altre forme di finanziamento. La durata minima di un mutuo non può essere inferiore ai 5 anni, mentre la durata massima è in genere di 30 anni. Si deve però precisare che a quest’ultimo riguardo c’è una maggiore flessibilità dal momento che può essere concesso un mutuo in banca anche con scadenze più lunghe.

Le diverse tipologie di mutuo

I mutui possono essere suddivisi in varie tipologie a seconda del criterio utilizzato. In base alle loro finalità si distinguono:

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  • mutui casa: prima o seconda casa e ristrutturazione abitazione;
  • mutui liquidità: finanziamenti per ottenere maggiore liquidità per finanziare esigenze diverse dall’acquisto o dalla ristrutturazione di una casa.

I mutui si distinguono anche a seconda del tipo di tasso di interesse applicato. In base a questo criterio si distinguono mutui a tasso fisso e mutui a tasso variabile.

Questa distinzione è particolarmente importante perché il tasso d’interesse ha un notevole impatto sul costo globale del finanziamento dato che gli interessi sono il costo più rilevante fra tutti quelli correlati all’accensione di un mutuo banca.

Mutui a tasso fisso e mutui a tasso variabile: caratteristiche

Nel caso in cui si sottoscriva un contratto di mutuo a tasso fisso, si è certi che il tasso di interesse non subirà alcuna modifica, a prescindere che la durata del mutuo sia 5, 20 o 30 anni. In altri termini, fin da quando si sottoscrive il contratto si sa quale cifra si sarà sborsata una volta che il mutuo sarà terminato e questo consente una precisa pianificazione finanziaria.

Le cose, invece, cambiano radicalmente nel caso in cui si opti per la formula del mutuo a tasso variabile; in questo caso il contratto prevede un adeguamento periodico del saggio di interesse in base all’andamento del mercato finanziario. Qualora il costo del denaro scenda, si abbasserà conseguentemente anche il tasso di interesse (e la rata del mutuo sarà più leggera); al contrario, in caso di rialzo del costo del denaro, si avrà anche un aumento del tasso di interesse (e la rata del mutuo sarà più pesante).

A seconda di quello che è l’andamento del mercato finanziario possono esserci differenze anche sensibili fra un mutuo a tasso fisso e un mutuo a tasso variabile.

Scegliere un mutuo banca a tasso fisso o variabile?

Non esiste in sé un mutuo migliore di un altro, ma dipende tutto dalle proprie esigenze, predisposizioni e possibilità; il mutuo a tasso fisso si caratterizza per il fatto di essere stabile nel tempo e fornisce una protezione da sbalzi repentini dei mercati che inducono un rialzo dei tassi provocando un aumento delle rate dei mutui a tasso variabile.

D’altra parte, il mercato finanziario è di per sé un’entità sottoposta a variazioni per cui può verificarsi un ribasso generale del costo del denaro e in questo caso il tasso di interesse di un mutuo a tasso variabile può risultare più basso di quello di un mutuo a tasso fisso.

Per scegliere, quindi, il mutuo più adatto occorre considerare vari aspetti: la propria propensione al rischio, la propria situazione finanziaria, la situazione del mercato al momento in cui si stipula il contratto e le previsioni sull’andamento del mercato.

Può essere utile, per una scelta più informata e precisa, chiedere il parere del proprio commercialista o del proprio consulente finanziario.