Trading, online la startup italiana HODLIE. Prima piattaforma sulle criptovalute basata sull’intelligenza artificiale

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Entra da oggi nel mercato delle piattaforme di Trading online Hodlie, la prima piattaforma al mondo di investimento automatico sulle criptovalute basata completamente sull’intelligenza artificiale. L’obiettivo di Hodlie è rivoluzionare il sistema degli investimenti nei mercati finanziari grazie all’AI che risolve le principali problematicità del trading online: è in grado di elaborare rapidamente enormi quantità di dati, è più precisa e veloce degli esserI umani nel prendere ed eseguire decisioni, non è emotiva, non va in vacanze e non dorme mai.

Chi ha un portafoglio di criptovalute su Binance può collegarlo a Hodlie in pochi minuti, decidere il profilo di investimento e non pensarci più: Hodlie, con il proprio sistema di intelligenza artificiale analizza gli andamenti e compra/vende automaticamente ricercando le migliori performance sul mercato. Hodlie monitora 24/7 i mercati mondiali e riduce il rischio degli investimenti in criptovalute.

Il progetto Hodlie nasce a fine 2020 quando, 3 ingegneri informatici, all’epoca 23enni: Gianluca Sommariva e Gianluca Boleto ricercatori universitari in AI e Lorenzo Maffia malware analyst presso l’ONU, iniziano ad applicare l’AI ai mercati finanziari per individuare nuovi modelli di trading che fossero in grado di overperformare il benchmark di mercato, cioè di fare meglio sui mercati finanziari di quanto possano fare anche i migliori specialisti. Dopo aver fondato la società a gennaio 2023, nel mese di febbraio i 3 soci fondatori di Hodlie rilasciano la versione beta della loro prima piattaforma ad un gruppo selezionato di 300 tester e oggi, 20 settembre 2023, dopo aver verificato l’affidabilità della soluzione e della tecnologia, la piattaforma è stata lanciata sul mercato.

DICHIARAZIONE DEL CO-FOUNDER E CEO GIANLUCA SOMMARIVA

“Avete presente le decine di trading BOT che oggi sono disponibili in rete e che promettono di farvi guadagnare sui mercati finanziari? Ecco, rappresentano la preistoria delle soluzioni, sono solo algoritmi, nulla più! Noi siamo stati capaci di sviluppare una tecnologia proprietaria di deep learning che utilizziamo per analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, tra cui: analisi del prezzo e dei volumi, analisi tecnica, analisi del sentimento e news di mercato, analisi macro-economica. Al momento, i nostri modelli di AI applicati ai mercati finanziari investono in criptovalute ma ben presto metteremo a disposizione del mercato finanziario altre piattaforme. Stiamo già testando nuove soluzioni, il nostro obiettivo è fornire tecnologia AI non solo agli investitori retail, ma anche agli investitori istituzionali per i mercati stocks e forex poiché si tratta di tecnologia altamente scalabile. Intendiamo diventare l’azienda europea leader nel campo delle applicazioni di intelligenza artificiale nel settore finanziario. Dopo la prima fase di fund raising, che abbiamo concluso a giugno, apriremo presto un seed round da 5 Mln.”

“La tecnologia proprietaria viene offerta agli utenti ed è pensata soprattutto per coloro che non hanno una cultura finanziaria ma sono comunque interessati a fare operazioni con le criptovalute. L’utente deve quindi decidere quanto capitale allocare ossia dare in gestione ai nostri sistemi di trading e poi può limitarsi ad osservare come questi operano sul mercato senza necessità di prendere nessuna decisione, perché tutto il processo è automatizzato dal modello dell’intelligenza artificiale”.

GLI ITALIANI, L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E LE CRIPTOVALUTE

Il mercato globale dell’AI generativa è destinato a esplodere, raggiungendo i 528 miliardi di dollari entro il 2028, rispetto ai 40 miliardi di dollari del 2022. Un valore che le aziende si preparano a cogliere. Secondo gli ultimi dati del Politecnico di Milano, il 61 per cento delle grandi aziende italiane ha avviato progetti di IA, il 34 per cento li sta già adottando.

Stando ai dati pubblicati quest’anno dall’OAM, l’Italia è al secondo posto, tra i 10 Paesi europei con il maggior prodotto interno lordo, per numero di VASP (Virtual Asset Service Provider).

Alla fine del primo trimestre del 2023 i clienti italiani detenevano oltre un miliardo di euro in valute virtuali. Complessivamente sono stati trasmessi all’OAM i dati identificativi e relativi all’operatività in criptovalute di 1.174.914 clienti: di questi il 59% (690.665 clienti) deteneva criptovalute in portafoglio, per un controvalore in euro pari a 1.067.614.570, per un valore medio pari a 1.545,78 euro.

La fascia d’età tra i 18 e i 29 anni rappresenta la quota maggiore, pari al 40%, seguita dai clienti con età tra 30 e 39 anni (25%). Il peso percentuale si riduce man mano che sale la fascia d’età, arrivando all’1% per gli ultrasettantenni. Se però si esamina l’ammontare degli investimenti a detenere il primato è la clientela compresa tra i 40 e i 60 anni, con percentuali intorno al 50 per cento.

I PRIMI RICONOSCIMENTI OTTENUTI DA HODLIE

Hodlie, in qualità di startup innovativa di rilievo, è già stata selezionata tra le Top aziende che rappresenteranno il fintech italiano (collettiva ITA-ICE) al Singapore Fintech Festival il 15-17 Novembre 2023, fra le fiere Fintech più importanti al mondo.

Il 19 settembre 2023 l’Ing. Gianluca Boleto, Chief AI Officer & Co-Founder di Hodlie S.r.l. ha preso parte alle audizioni sull’Intelligenza Artificiale della X Commissione della Camera dei Deputati intervenendo con un contributo dal titolo: Indagine conoscitiva sull’intelligenza artificiale: opportunità e rischi per il sistema produttivo italiano

La rivista Economia Internazionale/International Economics ha lanciato una Call for Papers, coordinata dal Dr. Claudio Impenna – Capo del Servizio Supervisione Mercati e sistema dei pagamenti della Banca d’Italia, sull’evoluzione delle criptovalute ed i suoi riflessi sui mercati finanziari. Il 29 settembre 2023 Gianluca Sommariva, ceo e co-founder di Hodlie, sarà tra i protagonisti della tavola rotonda istituzionale all’evento di presentazione a Genova dalla Camera di Commercio di Genova insieme a: Lorenzo Bini Smaghi (Presidente Societé Generale/Economista University College London – UK), Franco Bruni (Vice Presidente ISPI, Istituto per gli Studi di Politica Internazionale – Milano), Rainer Masera (Economista Università Guglielmo Marconi – Roma).