Assicurazioni, Giorgetti: “E’ tempo di creare un fondo di garanzia del settore”. Le opportunità dell’AI e i rischi dei monopattini

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Dall’intelligenza artificiale, al cambiamento climatico passando per i monopattini. Come sta evolvendo e come deve adeguarsi alle nuove necessità il settore assicurativo? Se ne è parlato all‘Insurance Summit organizzato a Roma dall’associazione che rappresenta la gran parte delle compagnie assicurative italiane.

“E’ tempo di prevedere l’istituzione da parte degli operatori del settore di un fondo garanzia degli assicurati come già da tempo è stato disciplinato nel settore bancario”, ha affermato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in un video messaggio all’Insurance Summit dell’Ania. “L’intervento – aggiunge – avrebbe la finalità di garantire la tutela degli assicurati, soprattutto nel ramo vita, in modo da sostenere la fiducia del mercato e concorrere alla stabilità del sistema finanziario”.

Il ministro Giorgetti ha aggiunto che in Italia vanno aumentate “in modo significativo” le coperture assicurative per il rischio catastrofale. Giorgetti ricorda come a fronte di un patrimonio immobiliare “stimato in circa 8.000 miliardi, la quota assicurata è pari a solo 675 miliardi, circa il 9%, contro una media che, in Francia e in Germania, e’ intorno al 60 per cento. Sono numeri – sottolinea in un video messaggio all’Insurance Summit dell’Ania – che ci dicono quanto sia urgente agire. Serve porre le condizioni affinché le imprese industriali, le attività agricole e, progressivamente le famiglie, sviluppino la consapevolezza della necessità di schemi assicurativi di protezione dai rischi naturali catastrofali”.

Il cambiamento climatico

Le compagnie di assicurazione di fronte al cambiamento climatico e invecchiamento della popolazione offrano “prodotti appropriati, equi e adatti alle esigenze del pubblico”. Cosi’ il presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini all’Insurance Summit organizzato dall’Ania. Signorini ricorda che i due temi “sono una grande sfida anche per il mondo delle assicurazioni. Se i rischi si moltiplicano (catastrofi naturali, rischi sanitari, per esempio), e’ naturale che si accresca il ruolo potenziale delle compagnie assicurative. Se si sapranno offrire prodotti appropriati, equi e adatti alle esigenze del pubblico, se si sapra’ comunicare in forme efficaci e interagire con la clientela in modo sempre piu’ trasparente nei rapporti e pronto nell’adempimento degli obblighi, lo spazio che si apre per l’attivita’ del settore e per l’adempimento della sua intrinseca funzione sociale sara’ notevole”.

Le opportunità dell’Intelligenza artificiale

“L’intelligenza artificiale applicata al settore assicurativo porterà benefici al sistema Paese, incluso il bilancio dello Stato”, ha affermato il presidente dell’Ania, Maria Bianca Farina. “L’Intelligenza Artificiale è una rivoluzione dirompente che porta con se’ enormi potenzialità, ad oggi solo parzialmente immaginabili”. “L’intero Sistema Paese, incluso il bilancio dello Stato, potra’ beneficiare del suo utilizzo nel settore assicurativo per risolvere importanti problemi, cosi’ come in ambito Health, riuscendo, ad esempio, a innovare le modalità di assistenza continuativa delle tante persone che ne hanno sempre maggiore necessità”. Secondo Farina lo stesso vale per il rischio catastrofale, “dove le tante applicazioni e sperimentazioni in atto potrebbero prevedere con sempre maggiore anticipo eventi meteorologici estremi”. L’Ania sarà sempre più impegnata sul tema della IA, aggiunge, “perché il suo utilizzo nelle assicurazioni porti benefici e opportunità per tutti, in termini di personalizzazione dei servizi, maggiore accessibilità, più sicurezza, rapidità di acquisto, prezzi più contenuti e, finalmente, minore sottoassicurazione”.

I monopattini e le assicurazioni

“Noi abbiamo registrato 14 vittime dall’inizio dell’anno e la mobilità con i monopattini purtroppo non segue alcuna regola di sicurezza stradale. Chi si mette alla guida di un monopattino non ha i requisiti di poter accedere come utente della strada su questi mezzi che viaggiano su carreggiate dove viaggiano mezzi pesanti e autobus con rischio notevolissimo per la propria incolumità”, ha sottolineato Umberto Guidoni, condirettore generale di Ania in audizione in commissione Finanze della Camera rispondendo a una domanda sul tema dei monopattini e della necessità di assicurarli.

“Ci rendiamo conto che l’obbligo assicurativo Rc auto può determinare un aumento dei costi delle coperture ma è anche vero che non avere la possibilità di risarcire in maniera adeguata chi subisce un danno da questi mezzi risulta grave“, ha spiegato Guidoni. “Sicuramete l’Rc auto richiede che ci sia una identificazione del mezzo attraverso una targa e una riconducibilità al proprietario. La combinazione targa-proprietario è necessaria altrimenti l’Rc auto non puo’ agire. L’Rc auto assicura il mezzo e non il conducente. La strada dell’Rc auto obbligatoria è la strada più auspicabile perché consente di godere di una serie di istituti che l’assicurazione obbligatoria prevede come i massimali elevati e qualora chi produce danno scappa si ha la possibilità che ci sia l’indennizzo del fondo vittime della strada”.

“La possibilità di sospensione è presente nei contratti Rc auto sin dall’introduzione dell’obbligo assicurativo in Italia nel 1971, e consente risparmi agli assicurati che possono fruire della copertura soltanto quando utilizzano effettivamente i veicoli. Al riguardo, i dati a nostra disposizione confermano l’effettiva diffusione nell’uso della clausola: le sospensioni delle coperture assicurative Rc auto registrate nel 2022 sono state infatti oltre 2,8 milioni”, ha dichiarato Umberto Guidoni in merito allo schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva 2021/2118 sull’Rc auto.

“Questo dato, inoltre, appare in costante crescita a partire dal 2019, probabilmente per gli alti livelli inflattivi – dovuti anche al persistere del conflitto in Ucraina – che ha determinato, tra l’altro, l’aumento del costo del carburante – per il maggiore utilizzo dello strumento dello smart working post pandemia e per il complesso contesto economico-finanziario attuale”, ha aggiunto Guidoni evidenziando come Ania aprezzi “una tale previsione, per quanto alcuni aspetti della disposizione dovrebbero essere migliorati, in favore degli assicurati e della sostenibilità del sistema complessivamente inteso”.

“Occorre in proposito considerare che alcune previsioni del nuovo articolo 122-bis CAP potrebbero rendere più restrittive e complicate per gli assicurati, rispetto a quelle attuali, le modalità di sospensione, ove previste dal contratto Rc Auto, quando in effetti l’obiettivo del decreto legislativo dovrebbe essere, verosimilmente, quello di addivenire ad un impianto normativo semplice e sostenibile per tutti gli interessati, in primis cittadini, ma anche imprese assicuratrici e operatori del diritto”, ha chiarito Guidoni.