Social Media e il ruolo dell’AI nel marketing e nella personalizzazione dei contenuti

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A firma di Gianni Adamoli, CEO di Execus

Nell’attuale era digitale sono 4,88 miliardi gli utenti social a livello globale, oltre il 60,6% della popolazione mondiale che, secondo una stima ufficiale delle Nazioni Unite all’inizio del 2023, ha raggiunto oltre gli 8 miliardi di individui. Il numero degli utenti social è a un passo dai 5,19 miliardi di persone che quotidianamente utilizzano Internet, ed è un numero in continua crescita: secondo i dati della ricerca Kepios, gli utenti social sono aumentati del +3,7% solo nell’ultimo anno.

Parallelamente a questa crescita significativa degli utenti social, anche l’Intelligenza artificiale (AI) sta assumendo un ruolo sempre più centrale, specialmente nell’ambito dei social media, dove sta rivoluzionando il marketing e la personalizzazione dei contenuti. In un mercato tanto dinamico come quello dei social, infatti, i recenti sviluppi in ambito tecnologico rappresentano un cambio di paradigma, una vera e propria rivoluzione che apre opportunità preziose a chi è in grado di coglierle.

Con il costante aumento della generazione quotidiana di dati e dei contenuti sui social media, l’AI si presta ad essere una componente fondamentale dei principali social network poiché ne potenzia le funzionalità e permette di effettuare operazioni su larga scala in vari contesti. Secondo lo studio di Bain & Company Italia “How generative AI is changing the game,” si prevede che il mercato dell’IA nei social media possa raggiungere un valore di 3.714,89 milioni di dollari entro il 2026, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) del 28,77%.

Tra i principali vantaggi dell’uso dell’AI nei social media, troviamo la gestione e la creazione di campagne di marketing personalizzate. L’AI consente infatti una segmentazione e un targeting più precisi e un’eventuale identificazione mirata degli influencers che più si allineano con il brand. Anche il riconoscimento dei loghi viene sempre più utilizzato per il monitoraggio delle campagne, fornendo un’analisi accurata dell’efficacia delle strategie di marketing messe in pratica. Gli ultimi dati dichiarati da Bytedance rivelano che gli annunci pubblicitari di TikTok raggiungono più di 1 miliardo di persone di età pari o superiore a 18 anni. Per contesto, ciò significa che gli annunci TikTok ora raggiungono il 22,9% di tutti gli adulti al di fuori della Cina ogni mese. Proprio per questo motivo avere una strategia di marketing efficace è essenziale, e l’AI può fungere da catalizzatore in questo processo.

Non solo. L’AI è principalmente utilizzata per creare contenuti personalizzati scritti. Questi, rigorosamente redatti dopo aver analizzato i comportamenti e le preferenze degli utenti. L’IA è infatti in grado di creare contenuti tailor-made, accattivanti e coinvolgenti, che rispondono alle specifiche esigenze del consumatore, migliorando di conseguenza la user experience. Ma l’uso dell’IA nei social media include anche l’uso di IA generativa per la creazione di contenuti visivi, come nel caso della creazione di avatar, per dare vita a esperienze virtuali uniche. Entrambe le funzionalità sono essenziali al giorno d’oggi per la competitività delle aziende poiché, come riportato dal Digital News Report del Reuters Institute, le persone hanno una probabilità 2.5 volte maggiore di rivolgersi ai social media per le notizie rispetto alle riviste cartacee e ai giornali. Sono soprattutto le donne a rivolgersi alle piattaforme social per le notizie, con quasi sei intervistate su 10 che affermano di utilizzare i social network e i messenger per accedere alle notizie e informarsi, e i giovani. Quasi 2/3 degli intervistati di età compresa tra i 18 e i 24 anni hanno infatti dichiarato di utilizzare i social come fonte di notizie, rispetto a meno della metà di età pari o superiore a 55 anni.

Infine, un’altra tendenza, sono le chatbots e gli assistenti virtuali, che diventano sempre più intelligenti e in grado di gestire conversazioni complesse, e vengono implementati dalle aziende per offrire supporto ai clienti personalizzato anche sui social media 24/7.

Tuttavia, nonostante i vantaggi e le opportunità dell’AI nei social media, ci sono anche sfide significative nel suo utilizzo. L’IA è sicuramente ancora un campo relativamente nuovo e poco conosciuto, il che comporta una certa incertezza riguardo all’applicazione di questa tecnologia. I bias algoritmici, ad esempio, possono portare a un trattamento diseguale di specifici gruppi di persone, innescando preoccupazioni legate all’equità. Inoltre, il rapido progresso tecnologico supera di gran lunga le regolamentazioni e le direttive etiche esistenti. Non solo. L’adozione diffusa dell’IA nei social media solleva un acceso dibattito relativo alla privacy e alla sicurezza dei dati degli utenti stessi.

 

Già nell’aprile 2021, la Commissione Europa ha proposto il primo quadro normativo sull’IA, noto come AI Act, volto a limitare i rischi e prevenire potenziali danni derivanti da tale tecnologia, classificandone le diverse applicazioni in base al rischio che rappresentano per gli utenti, con eventuale maggiore o minore regolamentazione. L’obiettivo del regolamento è promuovere lo sviluppo etico dell’IA, garantendo che sia sicura e rispetti i diritti fondamentali all’interno dei paesi dell’Unione Europea. La proposta, dopo aver raggiunto un traguardo significativo con il voto dell’Europarlamento del 14 giugno, è entrata ora nella fase finale, in cui i membri del Parlamento Europeo dovranno affrontare trattative con il Consiglio e la Commissione per raggiungere un accordo politico sul testo della norma e arrivare all’approvazione definitiva, prevista entro la fine dell’anno.

Nel frattempo, è pertanto fondamentale affrontare con responsabilità le sfide etiche e legali che questa trasformazione comporta, al fine di garantire che l’IA contribuisca a migliorare la user experience in modo equo e sostenibile. Ciò non toglie che questa tecnologia stia cambiando radicalmente il panorama dei social media, offrendo nuove opportunità e vantaggi senza precedenti, soprattutto per il marketing e la personalizzazione dei contenuti. Il futuro dell’IA nei social media è promettente, con previsioni di un’ulteriore evoluzione delle capacità di personalizzazione, assistenza virtuale avanzata e generazione di contenuti. Sebbene possano sorgere perplessità su come cambierà negli anni il ruolo del professionista con la sempre maggiore implementazione dell’AI nei social media, si può affermare con certezza che non verrà sostituito dalla macchina. Nonostante la tecnologia possa automatizzare alcune attività operative, i professionisti e il loro pensiero critico rimangono essenziali per guidare strategie, prendere decisioni complesse e applicare l’etica nei processi decisionali. La loro funzione si sposta verso un lavoro più strategico e orientato alla gestione delle risorse, meno operativo, sfruttando l’IA come un prezioso strumento di supporto. Restare pertanto aggiornati sulle ultime tendenze e sviluppi in questo settore è essenziale per il successo delle aziende nel mondo sempre più interconnesso dei social media.