Cina, è il momento di essere avidi?

Malcolm Dorson - Head of Emerging Markets Strategy di Global X -
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La Cina, seconda economia al mondo, è il mercato con la peggiore performance all’interno dell’indice MSCI Asia Pacific dalla fine del 2020. Ma, visto l’attuale pessimismo, riteniamo che la famosa citazione di Warren Buffet “Sii avido quando gli altri hanno paura” sia particolarmente azzeccata.

Infatti, sebbene la Cina nel 2024 debba affrontare le incertezze del ciclo elettorale USA, le valutazioni appaiono a sconto e i fondamentali sembrano destinati a migliorare. Con le stime di consenso sugli utili dell’MSCI China Index che prevedono una forte crescita del 14,2%, e con il mercato in calo da tre anni consecutivi (non si vedeva dai tempi della bolla tech dei primi anni 2000), crediamo ci sia spazio per un rimbalzo.

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Sottolineiamo alcuni punti chiave di questa tesi:

Stimoli: anche se più lentamente di quanto il mercato desiderasse, abbiamo assistito a un sostegno governativo costante e proattivo dalla metà del 2023. Pertanto, riteniamo che nel 2024 i segnali di stabilizzazione e crescita dovrebbero continuare a emergere. Per quanto riguarda i consumi, riteniamo che i politici cinesi si concentreranno sull’aumento del reddito effettivo, mostrando una preferenza per una politica fiscale più attiva con aggiustamenti distributivi mirati.

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Geopolitica: ci incoraggiano i vari incontri tra funzionari di Cina e Stati Uniti avvenuti nel 2023, culminati in un vertice tra Xi Jinping e Biden a novembre. Ci aspettiamo che nel ciclo elettorale del 2024 i politici americani “abbaieranno senza mordere”, dato che i dazi si sono rivelati una sfida per l’inflazione USA.

Manifattura e commercio: Anche se non rientra nel nostro scenario di base, qualsiasi segnale di miglioramento della domanda esterna di beni cinesi si tradurrebbe probabilmente in un significativo vento di coda per l’economia cinese.

Settore immobiliare: Il mercato deve ancora digerire un’offerta significativa, ma siamo incoraggiati dalle misure proattive del governo per evitare ricadute in altri settori, e dalla tendenza delle famiglie cinesi a spostare i propri risparmi dal settore immobiliare ai mercati dei capitali.

Riapertura: Anche se trascurata, continuiamo a vedere un miglioramento della fiducia dei consumatori dopo la riapertura ritardata dal lockdown della Cina.

Valutazioni: L’indice MSCI China è scambiato a un rapporto prezzo/utili di 8,8x e a un book value di 1x, che sono più di una deviazione standard al di sotto delle medie storiche a 5 anni.

Nonostante gli sforzi compiuti dal governo nel 2023 per stabilizzare l’economia, spesso le politiche richiedono tempo per tradursi in crescita e prevediamo impatti sull’economia reale nel corso del 2024. I dati mensili dovrebbero essere soggetti a fluttuazioni, ma i timori per i rischi sistemici sono diminuiti, con il conseguente possibile emergere di opportunità bottom-up.

In ultima analisi, le prospettive per il 2024 delle azioni cinesi dipendono in modo significativo dalla traiettoria delle politiche governative. Individuiamo due scenari potenziali:

Se la politica fiscale sarà più incisiva, in particolare in settori come l’edilizia abitativa a prezzi accessibili, prevediamo un effetto a catena positivo sul sentiment dei consumatori che potrebbe sostenere i settori orientati ai consumi, in particolare i nomi che quest’anno hanno subito un declassamento a valutazioni interessanti. Ciò potrebbe anche rinvigorire i settori ciclici, come ad esempio l’edilizia, l’immobiliare e i servizi finanziari.

D’altro canto, se verrà preferito un approccio fiscale più contenuto, cercheremmo di individuare i settori con alfa che non dipendono fortemente dai fattori ciclici. Ad esempio, diverse opportunità nel settore dell’IT e dell’intelligenza artificiale sembrano destinate a proseguire la loro traiettoria di crescita, indipendentemente dalle tendenze cicliche. Prevediamo che questi settori beneficeranno della trasformazione digitale globale e dell’impegno della Cina verso l’autosufficienza tecnologica, rendendoli interessanti indipendentemente dal ciclo economico.

In entrambi gli scenari, un focus sulla qualità e l’allineamento delle strategie d’investimento alle sfumature della politica cinese saranno probabilmente cruciali, per poter identificare le opportunità pronte a sovraperformare.

In generale, nel 2024 la Cina avrà probabilmente davanti a sé una battaglia in salita, ma il suo mercato azionario non può essere trascurato. Il Paese continuerà a sopportare venti contrari sotto forma di debolezza del mercato immobiliare, consumatori che necessitano di sostegno e incertezza geopolitica. Tuttavia, questi fattori potrebbero anche creare opportunità per investitori contrarian di lungo termine.

La Cina può essere controversa e fuori moda, ma è anche poco costosa e sta facendo alcuni aggiustamenti necessari. Riteniamo che gli investitori non debbano sottovalutare l’impatto che questi cambiamenti potranno avere sul sentiment e sulla performance di mercato. Uno degli aspetti controintuitivi dell’investimento in Cina, infatti, è il comprendere quanto il potere del Partito Comunista Cinese possa permettere miglioramenti economici drastici in poco tempo.