AIPB Outlook per il 2024 e nuovo Annuario Generale Private Banking: come accompagnare l’investitore verso nuovi equilibri

-
- Advertising -

AIPB Outlook 2024: come accompagnare l’investitore verso nuovi equilibri

  • Quadro internazionale fragile, con uno scenario fortemente condizionato dall’evoluzione geopolitica.
  • USA con crescita più resiliente rispetto alle economie europee, che presentano segni di stagnazione.
  • Allentamento della politica monetaria, con una previsione di taglio dei tassi a metà anno.
  • Tasso di inflazione al 2,5% verso fine anno e ritorno alla pendenza positiva della curva dei tassi di interesse.
  • Allocazione di portafoglio con obbligazionario in sovrappeso nel breve periodo e spostamento delle preferenze verso azionario e alternativi nel medio.
  • Scelte di portafoglio settoriali influenzate dai principali megatrend: sviluppo tecnologico, transizione ambientale ed evoluzione demografica.
  • Presentato l’Annuario Generale del Private Banking 2024, strumento unico e completo di informazione sui protagonisti del settore.

Le nuove edizioni dell’AIPB Outlook (“Come accompagnare l’investitore verso nuovi equilibri”) e dell’Annuario Generale Private Banking sono state presentate oggi da Andrea Ragaini, Presidente dell’Associazione Italiana Private Banking (AIPB) che ha commentato “Nel calendario degli appuntamenti finanziari di inizio anno, ci fa piacere presentare l’AIPB Outlook: una panoramica dettagliata sulle previsioni e sulle scelte di portafoglio ottenute aggregando le valutazioni delle principali società di Asset Management Internazionali e Nazionali  nostre Socie.

- Advertising -

AIPB Outlook 2024 in sintesi

In uno scenario caratterizzato da una crescente instabilità geopolitica, significativi rischi di deglobalizzazione e possibili frammentazioni delle catene produttive, le previsioni di crescita economica rimangono caute (crescita lieve + moderata per il 61% deli operatori).

Si spegne la fiammata inflattiva durata 24 mesi: per la maggior parte degli operatori (56%) nel 2024 l’inflazione in Europa scende al di sotto del 2,5%, ma il target viene raggiunto solo nel 2025 (61%). Le politiche delle Banche Centrali hanno avuto quindi gli effetti desiderati, ma sul futuro prossimo gli operatori si dividono a metà tra coloro che prevedono un’attenuazione della politica monetaria nella prima metà dell’anno e coloro che la ritengono ancora necessaria.

- Advertising -

Nel breve periodo, le scelte d’investimento privilegiano il comparto obbligazionario, con rendimenti attesi tra il 5% e il 10% (53%). Verso il comparto azionario e gli investimenti alternativi, gli operatori esprimono invece cautela a causa dei timori sulla crescita economica (78%) e sulla tenuta degli utili societari. A partire dal 2025 l’Outlook si inverte a favore di questi ultimi, ma con uno stile di investimento che privilegia l’High Quality e l’High Momentum.

Queste le principali evidenze dell’AIPB Outlook 2024, realizzato dall’Ufficio Studi dell’Associazione elaborando le previsioni di 18 Asset Manager associati[1]. L’Outlook è stato presentato durante una conferenza, nel corso della quale è stata svelata l’edizione 2024 dell’Annuario Generale Private Banking, l’unica pubblicazione in cui è possibile trovare tutte le informazioni sui protagonisti del settore (banche, asset manager, assicurazioni, studi professionali e data provider), oltre ad articoli di approfondimento e uno speciale dedicato agli investimenti in auto d’epoca.

Antonella Massari, Segretario generale dell’Associazione Italiana Private Banking (AIPB), ha aggiunto: In uno scenario così frammentato e in continua evoluzione, il Private Banking dovrà sempre di più reagire con immediatezza ai cambi di tendenza e supportare i clienti nella lettura della complessità e nella percezione dei rischi, affiancandoli nelle scelte di allocazione del portafoglio, portando elementi di razionalità e offrendo  tutta la professionalità che le Banche Private e i loro Private Bankers hanno nel tempo dimostrato di saper fornire”

Lo scenario 2024

Lo studio approfondisce tre elementi rilevanti per le scelte di investimento: le previsioni sulla crescita economica, il rientro dell’inflazione e l’evoluzione dei tassi di interesse.

In relazione alla crescita, gli Asset Manager che hanno partecipato all’Outlook AIPB 2024 si aspettano un “atterraggio morbido” per l’economia mondiale e quella americana. Le previsioni sono infatti caute (il 39% degli operatori stima una crescita moderata), in linea con l’Outlook 2023 che, ricordiamo, a fine anno è stato superato dall’andamento effettivo (Mondo 2,7% VS previsione 1,8%; USA + 2,4% VS previsione 0,9). Più sfaccettata invece è la view sull’Europa, dove i rispondenti si dividono tra un 56% di operatori che si attende una crescita lieve e il 28% che si aspetta una recessione moderata. Entrando nel dettaglio delle economie europee, Spagna, Grecia, Repubblica Ceca, Ungheria e sono i Paesi che registreranno maggiore risultato in termini economici (35% degli intervistati) mentre Francia e Germania si trovano nelle ultime posizioni a causa di un mix di fattori congiunturali e strutturali.

Il secondo elemento analizzato riguarda il rientro del tasso d’inflazione, soprattutto grazie all’evoluzione del prezzo del gas e del petrolio nel corso del 2023. Nell’anno in corso l’attesa è di un ulteriore calo, più marcato in Europa (prevista al di sotto del 2,5% dal 56% degli operatori), più lento negli USA (per il 72% dei rispondenti compreso nell’intervallo 2,5% – 3%). In merito al target delle Banche Centrali, verrà raggiunto soltanto nel 2025 per un’ampia maggioranza degli operatori (61%).

La quasi totalità (94%) degli Asset Manager intervistati ritiene che le politiche adottate da Fed e Bce abbiano avuto gli effetti desiderati: il 50% di loro afferma infatti che è giunto il momento di porre fine alla stretta monetaria e posiziona il primo taglio dei tassi atteso a giugno 2024 (67% lo vede in Europa e l’83% negli Usa).

Fonte: AIPB Outlook, 2024

I rischi da monitorare

Secondo gli Asset Manager i quattro fattori da tenere sotto stretto controllo, poiché potrebbero avere significativi riflessi sui mercati finanziari, riguardano la Cina, la recessione, l’inflazione e la tecnologia. In dettaglio, della Cina preoccupano la crisi del settore immobiliare locale (39%) e la prosecuzione di tensioni con gli Usa (28%). È lo scenario geopolitico a rappresentare l’incognita principale: allo stallo del conflitto russo-ucraino si aggiungono i timori di un’escalation del conflitto tra Israele e Hamas attraverso un allargamento ai Paesi Mediorientali e della Penisola Araba. Si sommano preoccupazioni legate alla crescita dell’inflazione a seguito degli attacchi degli Houthi Yemeniti alle navi in transito nel Canale di Suez (il traffico commerciale nel Mar Rosso è crollato del 40% tra novembre 2023 e gennaio 2024[2]; +230% costo dei noli dei per la tratta Shanghai- New York tra ottobre 2023 e gennaio 2024[3]).

[1] J.P. Morgan Asset Management, Allspring, Allianz Global Investors, Wellington Management, Candriam Investors Group, Capital Group, Franklin Templeton, Goldman Sachs Asset Management, Natixis Investment Managers, Arca Sgr, Dws, Eurizon Asset Management, AcomeA, Jupiter, Allianz Investitori Sgr, BNP Paribas Asset Management, Fidelity International, Neuberger Berman.

[2] Fonte: Oxford Economics/Haver Analytics

[3] Fonte: Elaborazioni AIPB su dati DREWRY