Giornalismo. Premio Minotti 2023: Bellocchio, Stefanello e D’Angelo i vincitori

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La premiazione il 14 marzo a Milano, assegnate anche sei menzioni speciali dalla Giuria

Assegnati i riconoscimenti del Premio giornalistico Rossella Minotti 2023: la Giuria ha premiato, tra i 59 elaborati presentati (record di partecipazione), quelli dei giovani giornalisti Daniele Bellocchio per la carta stampata, Viola Serena Stefanello per il web scritto e Gabriele D’Angelo per il video web, radio e tv.

Il concorso, giunto alla quarta edizione, è organizzato e finanziato dal sindacato dei giornalisti (Alg e Fnsi) e dalla Famiglia della collega prematuramente scomparsa nel 2019. Il Premio Minotti, riservato alle giovani generazioni del giornalismo (possono partecipare le colleghe e i colleghi fino a 35 anni d’età) ha inoltre avuto in questa edizione il patrocinio economico del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei giornalisti e il gratuito patrocinio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia nonché dell’Associazione Alumni Awt, che raggruppa gli ex allievi della prima scuola di giornalismo italiana, nata a Milano e che fu frequentata anche da Rossella Minotti (nella foto).

La cerimonia di premiazione sarà pubblica e avverrà il prossimo giovedì 14 marzo, alle ore 15, nella Sala Walter Tobagi dell’Associazione lombarda giornalisti in viale Monte Santo 7 a Milano.

I vincitori delle tre sezioni sono:

Carta stampata – Daniele Bellocchio – Le scuole clandestine in Afghanistan, dove le ragazze possono continuare a studiare – articolo pubblicato da L’Espresso.
Inchiesta sul campo dall’elevata qualità giornalistica e realizzata in un contesto particolarmente difficile.

Web scritto – Viola Serena Stefanello – Come Vienna sta evitando la crisi abitativa – articolo pubblicato online da Il Post.
Reportage esauriente, con molti dati sulle politiche attive per la casa che consentono affitti a buon mercato nella capitale austriaca e offrono un modello esportabile in Italia.

Tv, radio e video web – Gabriele D’Angelo – «Se non ti iscrivi, malattie o incidenti». Così Scientology Roma recluta i suoi discepoli – servizio messo in rete da Roma Today.
Racconto coraggioso, dopo due mesi da infiltrato nella “chiesa” fondata da Ron Hubbard: prima puntata di un’ampia inchiesta.

I tre vincitori riceveranno un premio da 1.500 euro ciascuno. Nessuno risulta iscritto al sindacato, requisito che avrebbe portato il premio per ognuno a 2 mila euro (in base al bando).

La Giuria del Premio giornalistico Rossella Minotti 2023 è stata composta da:
– Domenico Affinito (Segretario Generale Aggiunto Vicario della Federazione Nazionale Stampa Italiana, in rappresentanza della FNSI);
– Angelo Baiguini (Vice Presidente del Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti, in rappresentanza del CNOG)
– Sandro Neri (Responsabile QN Economia, già Direttore de “Il Giorno”);
– Venanzio Postiglione (Vicedirettore del “Corriere della Sera”);
– Edmondo Rho (giornalista, marito di Rossella Minotti, in rappresentanza della Famiglia, Presidente della Giuria)
– Daniela Stigliano (Consigliera e responsabile comunicazione dell’Associazione Lombarda Giornalisti, in rappresentanza dell’ALG).

La Giuria ha ritenuto mediamente molto elevata la qualità giornalistica degli elaborati presentati. Perciò, all’unanimità, ha deciso di dare un riconoscimento – oltre ai tre vincitori – ad altri sei partecipanti, giovani colleghe e colleghi cui vanno queste Menzioni speciali:

ad Edoardo Anziano – Irpimedia – per la capacità di giornalismo investigativo sulla chiusura di una fabbrica, sottolineando il ruolo del sindacato.
Nicola Baroni – Il Venerdì di Repubblica – per l’originalità del tema scelto e ben sviluppato nell’articolo su una storica comunità di anarchici in Svizzera.
ad Alice Facchini – Altreconomia – per l’argomento socialmente rilevante, le donne vittime di violenza, e per l’incisività della scrittura.
Francesco Ferasin – Il Fatto quotidiano – per la qualità della scrittura e per l’originalità dell’articolo, che racconta la storia della prima giornalista d’Italia.
Cristiana Mastronicola – Fanpage – per la scelta di denunciare i soprusi in una comunità d’accoglienza e per la capacità di approfondire l’argomento in prima persona.
Valentina Panetta – Il Messaggero – per il modo brillante e originale con cui ha raccontato il tema dei giovani italiani alla ricerca di una nuova vita in Australia.