Eni

-

Nuova produzione dai campi scoperti con l’esplorazione “near field” nel Delta del Nilo e nel deserto occidentale egiziano

La messa in produzione delle nuove scoperte è stata ottenuta in tempi record sfruttando le infrastrutture già esistenti

Eni annuncia di aver perforato con successo il pozzo “Nidoco North West 3”, appraisal del pozzo di scoperta “Nidoco NW 2 Dir NFW”, nel prospetto esplorativo di Nooros, situato nella concessione Abu Madi West, nel Delta del Nilo. Il campo di Nooros, che si stima possa contenere circa 15 miliardi di metri cubi di gas (Gsm3) in posto, e’ stato scoperto lo scorso luglio e, messo in produzione in soli 2 mesi; produce oggi oltre 15000 barili giorno di olio equivalente al giorno. Il nuovo pozzo verra’ messo in produzione entro la fine del prossimo novembre. Entro la fine del 2015 Nooros arriverà a produrre 30.000 barili di olio equivalente al giorno (boepd), e dovrebbe raggiungere un plateau produttivo di circa 70.000 boepd entro metà 2016. Il gas ed il condensato vengono inviati all’impianto di trattamento di Abu Madi, a circa 25 chilometri dalla scoperta, e poi immessi nella rete egiziana.

“Nidoco NW 3”, analogamente al pozzo di scoperta, è stato perforato da una postazione onshore per raggiungere, in deviazione, l’estensione a mare del giacimento di Noroos. Il pozzo ha incontrato oltre 65 m di spessore netto di arenarie di età messiniana con ottime proprietà petrofisiche mineralizzate a gas e condensato.

Contemporaneamente allo sviluppo del campo, Eni continuerà l’esplorazione nell’area della concessione, dove è stato individuato un notevole potenziale addizionale che sarà verificato attraverso la perforazione di altri 3 pozzi esplorativi.

Eni, attraverso la controllata IEOC, detiene una quota del 75% nella concessione di Abu Madi West, mentre BP detiene il 25%.

L’operatore è la società Petrobel, detenuta pariteticamente da IEOC e dalla società di Stato Egyptian General Petroleum Corporation (EGPC).

Oltre alle attività nel Delta del Nilo, Eni annuncia che a ottobre ha raggiunto nel deserto occidentale egiziano un nuovo record produttivo di 73.000 barili di olio al giorno, raddoppiando in soli tre anni il livello produttivo nell’area. L’incremento è stato possibile grazie alla crescita della produzione nel campo di Melehia West Deep nella concessione di Melehia, situata 290 chilometri a ovest di Alessandria d’Egitto.

Il campo, che contiene olio e gas nei livelli geologici profondi del Cretacico Inferiore e del Giurassico, è stato scoperto a gennaio 2015 ed ha già raggiunto, in seguito alla campagna di appraisal, il livello produttivo di 12.000 barili di olio al giorno. Eni prevede di portare con le prossime attività la produzione del campo di Melehia West Deep a oltre 15.000 bopd anche grazie alla messa in marcia entro novembre del primo impianto di trattamento e export del gas nella concessione di Meliha.

Queste nuove scoperte con immediato ritorno produttivo sono il risultato della nuova strategia di Eni nel Paese, dove le attivita’ esplorative onshore sono state indirizzate su attività a elevato valore che consentano un rapido sviluppo delle scoperte attraverso le infrastrutture già esistenti.

Eni, attraverso la controllata IEOC, detiene il 100% della Concessione Melehia Deep ed il 76% nella Concessione di Melehia, assieme a Lukoil, partner con il 24%. L’operatore è Agiba, joint venture paritetica tra IEOC e EGPC.

Eni è presente in Egitto dal 1954 dove opera attraverso IEOC. La società è il principale produttore nel Paese con una produzione equity di circa 190.000 barili di olio equivalente al giorno.

 


Il contenuto di questo testo (come di tutta la sezione “Sala stampa”) non impegna la redazione de Lamiafinanza: la responsabilità dei comunicati stampa e delle informazioni in essi contenute è esclusivamente delle aziende, enti e associazioni che li firmano e che sono chiaramente indicati nel titolo del testo.