Attività economica, rallentano le aspettative per l’Eurozona

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L’indice Pmi calcolato da Markit segna a gennaio un valore di 53,5 punti, uno in meno rispetto al mese scorso

Avvio d’anno al rallentatore per l’attività economica dell’Eurozona: l’indice Pmi (purchasing manager index) composito (manifattura più servizi) elaborato dall’istituto di ricerca Markit segna un valore di 53,5 punti, in calo rispetto ai 54,3 di dicembre 2015. Il Pmi è un indicatore costruito sulle risposte dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero, e dà quindi un’indicazione significativa sulle aspettative del settore. 

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Un valore superiore a 50 indica una fase di espansione, mentre un indice inferiore a quella soglia rivela una contrazione dell’attività: l’Eurozona, dunque, nonostante il rallentamento, resta ampiamente in territorio positivo. 

In dettaglio, il Pmi relativo al settore manifatturiero è calato a 52,3 da 53,2 di dicembre, quello dei servizi è passato a 53,6 da 54,2 nel mese scorso. Migliorano invece i giudizi dei direttori degli acquisti per quanto riguarda il mercato del lavoro, con un aumento della fiducia e delle commesse inevase che creano i presupposti per una crescita dell’occupazione. 

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In Germania l’indice Pmi composito è sceso a gennaio a 54,5 da 55,5 di dicembre, segnando il minimo da tre mesi.