Eni

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Risultati del quarto trimestre e del preconsuntivo 2015

Il Consiglio di Amministrazione di Eni ha approvato ieri i risultati consolidati del quarto trimestre e del preconsuntivo 2015 (non sottoposti a revisione contabile).

– Robusta generazione di cassa: cash flow operativo1-2 a €4,01 miliardi nel trimestre (€12,19 miliardi nel 2015), -12% rispetto al 4Q 2014 (-15% nell’anno) nonostante la caduta del prezzo Brent -43% a 44$/bl (-47% a 53$/bl nell’anno)

– Miglioramento dell’obiettivo di autofinanziamento dei capex conseguito nel 2015 in presenza di uno scenario Brent di circa 50 $/bl rispetto ai 63 $/bl originariamente programmati nel periodo 2015-16

– Finalizzata l’operazione Saipem con la cessione del 12,5% a FSI, la sottoscrizione proquota dell’aumento di capitale e l’incasso del finanziamento intercompany

– Risultati del programma di efficienza/rephasing dei costi oltre le aspettative: Capex: 17% (vs -14% target iniziale); Opex per boe: -13% (vs -7% target iniziale); G&A: -€0,6 miliardi (vs -€0,5 miliardi target iniziale)

– Crescita produttiva: +14% nel trimestre con un plateau di 1,88 milioni di barili giorno il più elevato degli ultimi 5 anni; +10% nell’anno (vs 5% target iniziale) a 1,76 milioni

– Esplorazione: 1,4 miliardi di boe di nuove risorse aggiunte nell’anno (vs 0,5 target iniziale) al costo unitario di 0,7 $/bl, grazie anche alla scoperta del supergiant di Zohr nell’offshore dell’Egitto

– Tasso di rimpiazzo organico delle riserve: 148% (135% media dal 2010)

– R&M: EBIT3 adjusted e FCF4 2015 positivi, risultati conseguiti in anticipo rispetto al piano strategico

– G&P: EBIT adjusted 2015 prossimo al breakeven, in linea con le previsioni

– Confermato il dividendo di €0,85 per azione per il 2015

Risultati

– Continuing operations:
– risultato operativo adjusted su base standalone: €0,86 miliardi nel trimestre (-64%); €4,1 miliardi nel 2015 (-64%)
– risultato netto adjusted su base standalone: -€0,20 miliardi nel trimestre, +€0,34 miliardi nel 2015 (-91%)
– risultato netto: -€6,89 miliardi nel trimestre; -€7,79 miliardi nel 2015 per effetto di svalutazioni indotte dallo scenario petrolifero adottato da Eni ?

– Risultato netto complessivo: -€8,46 miliardi nel trimestre; -€8,82 miliardi nel 2015

– Indebitamento finanziario netto a €16,86 miliardi a fine dicembre; leverage a 0,31.
Effetti pro-forma dell’operazione Saipem al 31 dicembre 2015: debito netto -€4,8 miliardi; leverage a 0,22

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato, ha commentato: “Eni nel 2015 ha conseguito risultati fondamentali nel processo di trasformazione che vedrà il gruppo sempre più focalizzato sul core business oil&gas e sempre meglio organizzato per competere in un mercato a bassi prezzi dell’energia riflesso nello scenario Eni che si allinea ad un consensus di mercato conservativo. Il complesso processo di deconsolidamento di Saipem si è ora concluso, a soli quattro mesi dal suo avvio, e ha portato nelle casse di Eni entrate nette per €4,8 miliardi, mentre i piani di efficientamento e di razionalizzazione delle spese hanno fatto registrare risultati migliori delle attese, tanto da consentire l’autofinanziamento dei capex 2015 in uno scenario di circa 50 $/bl, 13 $/bl in meno rispetto alle aspettative di un anno fa. Queste azioni di efficienza non hanno compromesso, né nel breve, né nel medio termine, la crescita di Eni, che anzi è stata eccezionale e distintiva nel mercato. Nel settore E&P la produzione è cresciuta del 10% e sia le riserve esplorative che le riserve certe hanno fatto registrare crescite elevate, a dimostrazione della qualità del nostro portafoglio di asset. Nei business G&P e R&M sono proseguite le azioni di consolidamento, in G&P con risultati in linea rispetto alle attese, in R&M con risultati addirittura migliori rispetto ai piani. Nel 2016, come lo scorso anno, stiamo proseguendo velocemente nel processo di trasformazione di Eni, con l’obiettivo di rendere il gruppo ancora più forte e in grado di operare sempre meglio in questo difficile contesto mantenendo solide aspettative di crescita. Sulla base di questi risultati proporrò al CdA del 17 marzo la distribuzione di un saldo dividendo di €0,4 per azione.”


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