Ubi Banca

-

Risultati consolidati al 21 dicembre 2015

Si conferma in crescita la redditività ordinaria del Gruppo: utile netto consolidato al netto delle poste non ricorrenti1 a 195,1 milioni di euro, +33,2% rispetto ai 146,5 milioni del 2014 e +95% circa rispetto ai 100,2 milioni del 2013.

Proposto un dividendo di 11 centesimi di euro per azione (+37,5% rispetto agli 8 centesimi nel 2014)

CET1 ratio “phased in”, incluso l’impatto del diritto di recesso, al 12,08% (+2,83 punti percentuali rispetto al requisito SREP del 9,25%)

CET1 ratio “fully loaded”, incluso l’impatto del diritto di recesso, all’11,62% 

Ambedue i ratio includono inoltre l’aggiornamento dei parametri di rischio creditizio inclusi nel modello di rating interno a tutto il 2014 (circa 55 bps), a seguito del quale il modello interno del Gruppo è uno dei più aggiornati sul mercato, e l’impatto del finanziamento e dei contributi straordinari al Fondo di Risoluzione (circa 17 bps).

Evoluzione virtuosa degli aggregati patrimoniali a dicembre 2015 rispetto a settembre 2015 

Impieghi in crescita dello 0,9% a 84,6 miliardi 
Raccolta in crescita del 2,8% a 91,5 miliardi, grazie all’incremento di 3,6 miliardi registrato alla voce conti correnti e depositi
Crediti deteriorati sia lordi che netti in discesa rispettivamente dell’1,6% a 13,4 miliardi e dell’1,9% a 9,7 miliardi
Nuovi flussi da crediti in bonis a crediti deteriorati in ulteriore riduzione nel quarto trimestre 2015 sia rispetto al terzo trimestre 2015 (-15%) che rispetto al quarto del 2014 (-25%)

I risultati dell’esercizio 2015 (rispetto all’esercizio 2014)
– Proventi operativi a 3.370,9 milioni di euro (-1,1% rispetto al 2014) 

Margine d’interesse a 1.631,1 milioni di euro (-10,3% essenzialmente a seguito della ricomposizione e della riduzione del portafoglio titoli ma anche quale conseguenza della pressione su volumi e spread commerciali a livello di sistema e del portafoglio in run off) 

Commissioni nette a 1.300,1 milioni di euro (+6%, essenzialmente per effetto della crescita del risparmio gestito,+12% a/a)

Principali voci non ricorrenti al netto degli effetti fiscali e dei terzi:
2015: Utile da cessione parziale della partecipazione in ICBPI, +75,3 milioni di euro; incentivi all’esodo ex accordi dicembre 2015, -61,5 milioni; contributo straordinario Fondo di Risoluzione, -42,9 milioni; chiusura rischi fiscali, -25,6 milioni, impairment su titoli AFS, -14 milioni, oneri di integrazione IW Bank-UBI Private Investment, -€5,1 milioni. 
2014: impairment di intangibili -882,7 milioni, oneri relativi all’Accordo sindacale del dicembre 2014, -76,3 milioni, vendita di partecipazioni soprattutto assicurative, +92,5 milioni.

Risultato della finanza a 208,4 milioni di euro, rispetto a 199,7 milioni nel 2014, cui si aggiungono 82,2 milioni relativi alla vendita parziale della partecipazione in ICBPI, utilizzati per finanziare il Piano di esodi volontari siglato nel dicembre 2015 

– Oneri operativi, incluso il contributo ordinario e straordinario al Fondo di Risoluzione e allo Schema di Garanzia dei Depositi a 2.175,2 milioni di euro (+3,2%). 

Al netto delle voci non ricorrenti, i costi risultano invariati rispetto al 2014 (-0,1%), nonostante l’inclusione dei contributi ordinari al Fondo di Risoluzione e allo Schema di garanzia dei depositi nel 2015 per complessivi 33,4 milioni

A parità di perimetro rispetto al 2014, vale a dire escludendo tutti contributi di cui sopra, i costi risulterebbero in ulteriore discesa dell’1,7% rispetto al 2014 

-Al 31 gennaio 2016 risultano già uscite 317 risorse (su circa 410) relative al Piano di esodi firmato a dicembre 2015, che ha comportato costi una tantum a carico dell’esercizio per 95 milioni di euro e prevede risparmi di costi a regime per oltre 31 milioni di euro annui 

– Costo del credito a 802,6 milioni di euro (95 punti base) rispetto a 928,6 milioni (108 punti base) nel 2014 con una riduzione del 13,6%. Si rammenta che la riduzione è fisiologica, in quanto UBI Banca non ha dovuto ricorrere a significative rettifiche aggiuntive nel 2014 in relazione all’AQR

– Utile consolidato del Gruppo a 116,8 milioni di euro per l’esercizio 2015, rispetto a un risultato negativo per 725,8 milioni di euro – a seguito della contabilizzazione di circa 883 milioni netti di impairment essenzialmente su avviamento e intangibili – nel 2014 

* * *
Il Consiglio di Gestione di Unione di Banche Italiane Spa (UBI Banca) ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e consolidato di UBI Banca relativi all’esercizio chiusosi il 31 dicembre 2015, che verranno sottoposti per approvazione al Consiglio di Sorveglianza l’8 marzo p.v..

Il Consiglio di Gestione proporrà all’Assemblea, che si terrà in unica convocazione il 2 aprile 2016, la distribuzione di un dividendo unitario di 0,11 euro alle 900.316.743 azioni in circolazione (pari al numero di azioni costituenti il capitale sociale al netto delle azioni proprie detenute in portafoglio). Il dividendo, se deliberato dall’Assemblea nella misura proposta, sarà messo in pagamento con data di stacco, record date e data di pagamento rispettivamente il 23, 24 e 25 maggio 2016. Il monte dividendi ammonterà a circa 99 milioni di euro, a valere sull’utile.


Il contenuto di questo testo (come di tutta la sezione “Sala stampa”) non impegna la redazione de Lamiafinanza: la responsabilità dei comunicati stampa e delle informazioni in essi contenute è esclusivamente delle aziende, enti e associazioni che li firmano e che sono chiaramente indicati nel titolo del testo.