Societe Generale

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Al via i primi certificati a leva fissa ±2x su singole azioni italiane

Già leader assoluto nel segmento dei certificati a leva fissa giornaliera, Societe Generale apre la sua gamma a certificati sulle sette principali azioni italiane con una leva ±2X.

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A partire dal 9 settembre sbarca sul SeDeX di Borsa Italiana una nuova generazione di certificati Societe Generale che permette di investire su sette azioni Blue Chip quotate a Milano con strategia a leva + o – 2. I nuovi certificati avranno come sottostanti: Eni, Enel, Generali, Intesa San Paolo, Fiat Chrysler, Telecom e Unicredit.

Marcello Chelli, Co-Head Public Distribution di Societe Generale in Italia, tiene a puntualizzare che questi certificati si rivolgono anche ai tradizionali investitori su azioni italiane. Infatti prendere posizione su singoli titoli attraverso questi certificati a Leva Fissa x2, invece che tramite l’investimento diretto sulle azioni, permette di:

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– Impiegare una minore quantità di capitale grazie alla leva, che raddoppia il rendimento giornaliero, sia esso positivo o negativo;

– Applicare la c.d. Tobin Tax (Imposta sulle transazioni finanziarie introdotta dalla Legge n.228/2012) prevista per i derivati e non per le azioni;

– Realizzare strategie di copertura (con i certificati short).

Questi strumenti possono essere utilizzati anche per realizzare strategie di trading al rialzo (con gli strumenti Long) o al ribasso (con gli strumenti Short).

L’obiettivo di SG, con questa nuova gamma, è di rafforzare ulteriormente la propria leadership sui certificati a leva fissa che, su Borsa Italiana, la vedono leader indiscusso con una quota di mercato del 77% (fonte: Borsa Italiana, 01/01 – 31/08/2016) ed una gamma di 57 prodotti (con leve da 3x a 7x, su indici azionari italiani, europei e statunitensi, singole azioni italiane, tassi di cambio, future obbligazionari e su commodity).

Ogni certificato SG a Leva Fissa x2 su titoli azionari italiani replica indicativamente (al lordo di costi, imposte ed altri oneri) la performance giornaliera dell’azione di riferimento moltiplicata per la leva fissa (+2 ovvero -2). La leva contenuta rende questi strumenti interessanti anche per investitori più tradizionali, abituati a investire direttamente sui singoli titoli, ma che devono comunque tenere ben in considerazione che la leva fissa x2 viene ricalcolata ogni giorno ed è valida solo per la giornata (intraday) e non per periodi di tempo superiori al giorno (c.d. compounding effect).

Ogni SG Certificate a Leva Fissa x2 su titoli azionari replica indicativamente (al lordo di costi, imposte ed altri oneri) uno specifico indice (vedere Tabella) che implementa una posizione con leva giornaliera +2 o -2 sulle citate azioni, tenendo conto dei dividendi e della componente di finanziamento. In caso di movimenti avversi ed estremi del sottostante (oltre 25%) è previsto il ricalcolo infragiornaliero della leva. La Leva Fissa x2 viene ricalcolata ogni giorno ed è valida solo intraday e non per periodi di tempo superiori al giorno (c.d. compounding effect). Nel caso in cui si mantenga la posizione per più giorni, è opportuno rivedere ogni sera tale posizione incrementandola o diminuendola al fine di riportarla in linea con le proprie esigenze di trading o di copertura. Inoltre, al fine della corretta comprensione del meccanismo di calcolo delle performance si segnala che l’orario di rilevazione del Prezzo di Riferimento dei certificati (17:30) e del Prezzo di Chiusura delle azioni (17:35) sono differenti: ciò può portare a rilevare discrepanze nelle performance che sono tuttavia solo apparenti.

Questi certificati sono quotati su Borsa Italiana (SeDeX) con liquidità fornita da Societe Generale.

Societe Generale è Garante di questi certificati emessi da SG Issuer. I Certificati a Leva Fissa non prevedono la protezione del capitale e possono esporre ad una perdita massima pari al capitale investito. Questi prodotti sono a complessità molto elevata, altamente speculativi e presuppongono un orizzonte temporale di breve termine. Il loro prezzo può aumentare o diminuire considerevolmente nel tempo. Questi prodotti sono soggetti alle disposizioni della Direttiva 2014/59/UE in materia di risanamento e risoluzione degli enti creditizi, a seguito della cui applicazione l’investitore potrebbe incorrere in una perdita parziale o totale del capitale investito. Il Regolamento UE n. 236/2012 prevede l’obbligo di comunicazione alla Consob delle posizioni nette corte in azioni quotate superiori allo 0,2% ed ogni successiva variazione dello 0,1%. Ulteriori indicazioni su http://www.consob.it/web/area-pubblica/vendite-allo-scoperto.

L’aliquota d’imposta attualmente in vigore per i Certificates è pari al 26%. Gli eventuali rendimenti potrebbero essere ridotti da eventuali commissioni di negoziazione relative all’intermediario di fiducia dell’investitore.


Il contenuto di questo testo (come di tutta la sezione “Sala stampa”) non impegna la redazione de Lamiafinanza: la responsabilità dei comunicati stampa e delle informazioni in essi contenute è esclusivamente delle aziende, enti e associazioni che li firmano e che sono chiaramente indicati nel titolo del testo.