Garnell – Slow Food

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Nasce Agrifood One, il fondo di private equity che promuove la sostenibilità e l’innovazione delle imprese Made in Italy

Garnell – gruppo milanese attivo nella finanza d’impresa e nella consulenza a grandi investitori – e Slow Food Italia scommettono sulla nascita di Agrifood One, un fondo di investimento destinato a promuovere e a valorizzare l’economia reale, l’innovazione e la sostenibilità nell’ambito del settore agroalimentare italiano.

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La strategica partnership è stata ufficializzata mercoledì 13 dicembre durante una conferenza stampa all’Osteria del Treno di via San Gregorio 46 a Milano alla quale hanno preso parte l’Amministratore Delegato di Garnell Filippo La Scala, il Presidente Onorario di Slow Food Italia Roberto Burdese e Giacomo Mojoli, Thinking Designer.

Il fondo d’investimento Agrifood One punta a indirizzare risorse economiche nelle piccole e medie imprese italiane, attive nel settore agroalimentare, con l’obiettivo di sostenere processi virtuosi di crescita e di potenziare il Made in Italy sui mercati esteri.

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In questo singolare progetto, Slow Food Italia interagirà strategicamente con Garnell, attraverso il suo multidisciplinare apporto culturale, con una specifica consulenza nel verificare la sostenibilità economica, sociale e ambientale dei potenziali progetti d’investimento. Oltre ai tradizionali indicatori di performance del fondo, saranno infatti sistematicamente valutati anche gli impatti ambientali, sociali e di “buon governo” generati dagli investimenti attraverso la produzione di indicatori di performance non monetarie di immediata comprensione.

Garnell – che ha recentemente ottenuto da Banca d’Italia il via libera a operare come Società di Gestione del Risparmio (SGR) – con Agrifood One si candida a diventare leader tra i fondi di private equity focalizzandosi sulle opportunità presenti nella filiera agroalimentare. Obiettivo comune con Slow Food sarà quello di promuovere una concezione dell’impresa che tiene al centro l’uomo: il profitto dell’azienda deve integrare il bene della sua comunità di stakeholder – azionisti, lavoratori, clienti, fornitori – e i principi di sostenibilità economica, sociale, ambientale, in un’unione che garantisca il successo nel medio-lungo periodo.

Investire in questo settore significa:

· Puntare sulla crescita della redditività e sullo sviluppo dei benefici sociali e ambientali che l’agroalimentare può generare nel nostro Paese

· Accedere a un portafoglio di investimenti diversificato: dalla produzione agricola alla trasformazione alimentare, dalle macchine per la produzione e la trasformazione alla distribuzione

· Mobilitare e mettere a frutto i capitali inagiti per sostenere direttamente le imprese nei processi di crescita, sviluppo e innovazione

«Ormai da molti anni Slow Food ragiona sulla funzione che l’economia reale e la finanza possono avere in una società che ricerca il buono e il giusto – ha dichiarato il Presidente Onorario di Slow Food Italia, Roberto Burdese – . Non a caso, da diverse edizioni di Terra Madre parliamo di slow money. Finalmente attraverso questo progetto avremo la possibilità di passare dalle parole alla pratica, mettendo la nostra esperienza e la nostra visione del cibo al centro di un laboratorio, con un ruolo attivo e, per certi versi, pragmaticamente sperimentale». «Siamo molto curiosi di vedere che cosa accadrà – ha proseguito Burdese – sempre con la volontà di poter dinamicamente aiutare aziende virtuose del settore agroalimentare a crescere e migliorare».

«Gli investimenti, lo sviluppo e la produzione agroalimentare devono puntare a un’armonia complessiva e al benessere globale di tutti gli “attori” – ha aggiunto lo Thinking Designer Giacomo Mojoli – . L’economia reale agisce sulla base di un pensiero lungo nel tempo, integrandosi con le comunità, il contesto sociale e territoriale; il tutto attraverso un approccio reciproco, da parte di Garnell e Slow Food, aperto all’ibridazione e alla trasversalità delle reciproche discipline».

«Investire nell’economia reale ci consente di offrire agli investitori ritorni adeguati rispetto al livello di rischio assunto e la possibilità di diversificare su una asset class che contribuirà sempre di più ad incrementare i rendimenti e la loro stabilità. Si tratta, inoltre, di investimenti che non soffrono delle continue oscillazioni dei mercati finanziari, la cui volatilità è da tempo molto elevata, indice della loro sempre più alta rischiosità – ha concluso l’Amministratore Delegato di Garnell Filippo La Scala –. La nostra aspirazione è quella di mettere qualsiasi investitore nelle condizioni di valutare gli impatti generati dagli investimenti nell’economia reale, consentendogli in tal modo di indirizzare i risparmi con consapevolezza verso le forme di investimento più redditizie e più coerenti con i propri obiettivi e le proprie aspettative».


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