Arietti, Cavallini ed Oaklins promuovono la prima SPAC olandese

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Dopo aver raccolto 55,36 milioni di euro, Dutch Star Companies ONE si è quotata il 22 febbraio sul mercato Euronext. I promotori di Industrial Stars of Italy 1, 2 e 3: “Mettiamo a valore l’esperienza delle SPAC italiane sul mercato europeo”

Milano, 26 febbraio 2018 – Dopo il successo di Industrial Stars of Italy 1 e Industrial Stars of Italy 2 e la quotazione sull’AIM Italia di Industrial Stars of Italy 3, il fondatore e Presidente di Oaklins Arietti Attilio Arietti e Giovanni Cavallini, ex Presidente ed Amministratore Delegato di Interpump, sono promotori anche di Dutch Star Companies ONE (DSCO), la prima SPAC (Special Purpose Acquisition Company) olandese che giovedì 22 febbraio 2018 è approdata su Euronext, il principale mercato finanziario pan-europeo (Belgio, Francia, Olanda, Portogallo e Regno Unito) con oltre 1.300 titoli quotati per un valore di quasi 3.300 miliardi di capitalizzazione.

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Il modello societario nato negli Stati Uniti con l’obiettivo di reperire, attraverso il collocamento di azioni ordinarie e warrant, le risorse per acquisire una quota di partecipazione in una singola società operativa non quotata con cui fondersi in un secondo momento, ha avuto negli ultimi anni un ottimo riscontro sulla piazza italiana e ha debuttato anche in Olanda su iniziativa di di Attilio Arietti e Giovanni Cavallini ed Oaklins Holland del gruppo internazionale Oaklins, la più grande e longeva alleanza a livello globale nel mondo dell’M&A e dell’Investment Banking.

Nell’ambito dell’offerta finalizzata all’IPO e rivolta ad investitori privati e qualificati olandesi ed esteri, DSCO ha raccolto 55,36 milioni di euro e collocando 5.536.500 azioni al prezzo di sottoscrizione di 10 euro ciascuna. Al momento della quotazione è stato assegnato un warrant gratuito ogni due azioni, mentre un ulteriore warrant sarà distribuito agli investitori non recedenti subito dopo l’approvazione della Business Combination, in un tempo non superiore ai 24 mesi. Se l’operazione riceverà l’approvazione dell’assemblea degli azionisti (Extraordinary General Meeting), la società target si fonderà con DSCO e farà il suo ingresso su Euronext.

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Il meccanismo – che accelera la possibilità di accesso al mercato dei capitali dimezzando burocrazia, tempi e costi – ricalca l’evoluzione italiana nel campo delle SPAC. Il successo è in gran parte dettato dall’intuizione dei promotori nella scelta dell’azienda target, di cui restano poi azionisti dopo la quotazione. Il percorso di accompagnamento non si esaurisce con l’entrata in Borsa ed è prevista l’eventuale restituzione del capitale – depositato su un conto vincolato – qualora l’operazione dopo due anni non andasse in porto.

La ricerca sarà indirizzata verso aziende preferibilmente olandesi, con un Ebitda compreso tra i 25 e i 75 milioni di euro, con struttura a conduzione familiare, forti posizioni competitive nel proprio settore, un importante potenziale di crescita e un team manageriale di grande esperienza. DSCO guarderà soprattutto a società in ambito industriale, agricolo e marittimo, ma anche logistico, della grande distribuzione e dello smart manufacturing, mentre saranno escluse tutte quelle aziende attive nei campi fintech, finanziario, degli armamenti, del tabacco e start-up.

«L’Italia è per ora il primo e l’unico Paese europeo in cui le SPAC si sono sviluppate. Non vediamo motivi per cui l’esperienza da noi maturata dal 2012 ad oggi non possa essere trasferita in altri in Europa. Il gruppo Oaklins ci consente di fare questo, garantendoci in ogni Paese l’appoggio e la credibilità dei colleghi di Oaklins – dichiarano Attilio Arietti e Giovanni Cavallini -. Dopo aver portato con successo alla quotazione Lu-Ve e Sit Group, ed aver quotato nell’ottobre scorso Indstars 3 siamo molto soddisfatti di poter mettere a valore l’esperienza delle SPAC italiane sul mercato europeo e di testare su una piazza ancora più ampia lo strumento SPAC, in cui crediamo fortemente e di cui siamo stati pionieri in Italia».


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