Prospettive sui mercati EM: guardare oltre le tensioni commerciali per una crescita sostenibile

Kent Chan, Winnie Kwan, Chris Thomsen -

I mercati emergenti sembrano sempre nascondere insidie.

Proprio quest’anno, le azioni dei paesi in via di sviluppo hanno superato frangenti di volatilità, legati a doppio filo ai negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina, alle preoccupazioni per il rallentamento dell’economia cinese, alle politiche monetarie globali e ai nervosismi elettorali. Il risultato è che l’indice di riferimento MSCI Emerging Markets Investable Markets ha messo a segno un +10% in dollari USA nel semestre chiuso al 30 giugno.

Ciò che spesso le notizie scoraggianti tralasciano sono i progressi innovativi e le crescenti opportunità di investimento presenti nei paesi in via di sviluppo. Anche se è probabile che le questioni commerciali innescheranno un aumento della volatilità nei mesi a venire, molte imprese dei mercati emergenti non sono poi così esposte alle perturbazioni del commercio internazionale.

Alcune delle più grandi e più note società cinesi quotate in borsa – colossi del web del calibro di Alibaba, Tencent e Ctrip, per citare alcuni esempi – fanno prevalentemente affidamento sui consumi interni. Lo stesso vale per le banche del settore privato, in rapida crescita in India, o per gli assicuratori asiatici che vendono prodotti alle classi di consumatori più abbienti.

Ora che i mercati emergenti hanno raggiunto uno stadio di maturazione, i fondamentali delle aziende sono diventati i principali motori di rendimento, il che si traduce in …

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