La concia italiana, prodotti conosciuti in tutto il mondo

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Toscana, Veneto, Campania, tre regioni per tre distretti che hanno fatto delle pelli conciate in Italia materie prime preziose. La concia italiana (http://bit.ly/Tanning-Italian-District-0770-Design-Italy), che fa da base a scarpe, borse, oggetti di design e di arredamento, è da sempre un tipico esempio di successo del modello distrettuale, poiché si concentra in comprensori che nel corso degli anni hanno sviluppato le loro caratteristiche peculiari in termini di prodotto e processo. Il distretto della concia più rinomato, anche per le suggestioni che i suoi luoghi richiamano a livello internazionale, è quello di Santa Croce sull’Arno nella provincia di Pisa, e Fucecchio, nella provincia di Firenze. In Veneto, la valle del Chiampo in provincia di Vicenza e la Riviera del Brenta sono il cuore del distretto Made in Italy del settore, punto di riferimento delle aziende di tutto il mondo. Infine, ma non per importanza, vicino ad Avellino e Napoli esiste un polo conciario specializzato nella concia di pelli piccole, ovine e caprine, per abbigliamento, calzatura e pelletteria.

 

Un mestiere antico che si rinnova

Ci sono due elementi che rendono unica la concia italiana: lo spiccato impegno ambientale e la capacità innovativa in termini di design stilistico. Negli ultimi anni le imprese italiane hanno investito per favorire l’economia circolare e ridurre e trasformare in risorse da riutilizzare i rifiuti generati dal distretto conciario. Gli stilisti e i designer italiani sono poi da sempre maestri nell’usare la pelle per realizzare oggetti di grande valore artistico o commerciale, potendo radicare le loro creazioni in una solida tradizione estetica.

Pelle e cammei e il gioiello diventa unico

Un esempio di questa fusione perfetta di innovazione e conoscenza delle radici culturali sono i gioielli di Anna Porcu, nei quali la pelle italiana è base per esaltare monili antichi come i cammei. La designer proviene da una famiglia di noti antiquari toscani e, grazie alla sua preparazione storica e alla sensibilità per l’arte antica, dedica moltissimo tempo alla ricerca di cammei ottocenteschi da incastonare all’interno delle sue meravigliose creazioni. Le collane e i bracciali scelti da Design Italy sono opere d’arte montate su pelle, dove i cammei vivono una nuova vita con un assetto innovativo e contemporaneo. Oro, argento, pietre dure assemblati da esperti orafi e artigiani toscani formano un’inedita combinazione con il cuoio, per gioielli sorprendentemente attuali.

L’esaltazione del corpo femminile in un accessorio di pelle

0770, brand creato da Irene De Caprio ed Enzo Pirozzi, muove i primi passi nei dintorni di Napoli per affidarsi a lavorazioni a mano, fatte di cuciture realizzate punto dopo punto senza le macchine, per esaltare l’essenza della femminilità. I bracciali e le collane ideati con tecniche e forme antiche sono impreziositi da dettagli sofisticati, capaci di stupire e incantare. Pirozzi e De Caprio sono affascinati dallo studio delle arti tribali e dall’impatto psicologico dell’arte: un impatto che ogni loro creazione è in grado di restituire.

Borse e borsette, dove la pelle italiana è regina

Disincantate ma incantevoli sono le borse delle designers Cristiana Pellegrino e Giovanna Cascella fondatrici del marchio BEBLASÉ ®, di cui Design Italy propone una selezione di borse trasformabili.  Blasé è aggettivo francese che significa “disincantato”, un termine che ben definisce il concept di questo accessorio base, irrinunciabile. In un oggetto solo, realizzato con le più pregiati pelli italiane e lavorazioni tra le più esclusive del made in Italy, Pellegrino e Cascella danno la possibilità di “combinare due situazioni, due outfit, due stati d’animo”. Che si tratti della borsa o della cartella per il computer, basta un gesto per cambiare aspetto: perché non è soltanto la regina Elisabetta che ama comunicare il suo umore usando la sua borsetta.