Profit Farm: 8% di rendimento annuo con la prima piattaforma di lending crowdfunding dedicata ai crediti deteriorati

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In ambito finanziario il nostro Paese ha da anni un primato a livello globale difficilmente scalfibile. Anzi, a quanto pare, destinato a crescere ancor di più. Si tratta della portata del risparmio privato, un settore che, a fronte delle proprie dimensioni, non riesce ancora a essere sfruttato fino in fondo per una lunga serie di ragioni eterogenee. Altro settore accreditato di significativo potenziale di crescita è quello che ruota intorno all’acquisto e alla gestione dei crediti deteriorati (i cosiddetti non performing loans) che non sono stati ancora recuperati dal creditore. Per farci un’idea: i crediti deteriorati lordi bancari ammontavano a 325 miliardi di euro nella rilevazione a cura di Banca Ifis alla fine del 2020, cui vanno sommati il complesso di debiti che lo Stato – attraverso le differenti Pubbliche amministrazioni – ha nei confronti dei privati: 49,4 miliardi di Euro al 31 dicembre 2019.

Come provare a far convogliare i due segmenti? Attraverso Profit Farm, la prima piattaforma di lending crowdfunding dedicata ai crediti verso la Pubblica Amministrazione e soggetti privati ugualmente solvibili. In altre parole, tutto parte dall’apertura al mondo dei privati del mercato dei crediti deteriorati non ancora riscossi (finora un’area accessibile solo da parte degli istituzionali), con una prospettiva di rendimento fino all’8% annuo.

Il progetto

La piattaforma nasce da un’idea del presidente e co-founder di Profit Farm, l’avvocato Cristiano Augusto Tofani, attivo da oltre 20 anni nel mercato delle cartolarizzazioni. L’azienda, start up innovativa nata nell’ottobre del 2020, mette insieme le potenzialità legate al Fintech con quelle del digital lending. Al momento Profit Farm ha selezionato 5 operazioni – quattro delle quali già concluse – per un importo complessivo pari a circa 450 mila Euro. L’obiettivo fissato per quest’anno è raggiungere quota 5 milioni di euro come importo complessivo da finanziare.

La certezza della solvibilità

Il punto chiave è capire che i crediti deteriorati e non ancora recuperati su cui lavora Profit Farm sono crediti sicuri al 100%. In gergo si parla di crediti “blindati” la cui riscossione è assicurata da una sentenza definitiva e i cui debitori sono Pubblica Amministrazione o soggetti che hanno lo stesso grado – potremmo dire la stessa certezza in questo caso – di solvibilità. Alla base vi è infatti un’attenta attività di due diligence eseguita da Profit Farm che seleziona solo crediti nei confronti di soggetti privati caratterizzati da un eccellente rating di solvibilità, oppure una Pubblica Amministrazione (centrale o locale). E che prende in considerazione anche le tempistiche: si tratta infatti di vicende giudiziarie già chiuse la cui liquidazione avviene, di norma in un lasso di tempo tra i 12 e i 24 mesi.

Profilo di rischio-rendimento

La piattaforma di lending crowdfunding Profit Farm assicura un rischio bassissimo a fronte di un rendimento fisso che può arrivare fino all’8% annuo. Ciò perché le vicende giudiziarie che finiscono sotto la lente di Profit Farm prevedono che al creditore non debba essere versato esclusivamente il capitale ma anche l’interesse moratorio legale dell’8% annuo; una somma che, al momento dell’incasso del credito, viene riconosciuta interamente al risparmiatore che ha finanziato l’operazione.

Una relazione win-win

La piattaforma di Profit Farm abbina in fin dei conti due obiettivi: da un lato, infatti, permette anche ai piccoli risparmiatori di ottenere un rendimento elevato investendo anche somme contenute (l’investimento minimo è infatti di appena 500 euro), dall’altro consente ai diversi soggetti coinvolti – imprese ed organizzazioni – di rientrare del proprio credito con tempistiche più ridotte. Permettendo, a sua volta, di iniettare nuove risorse “dinamiche” a beneficio dell’economia reale, fattore da non trascurare di certo in una fase di mercato come quella che stiamo vivendo.