Perché gli hacker (non gli aumenti dei tassi) e l’inflazione guideranno i guadagni della cybersecurity

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I potenziali rialzi dei tassi hanno scatenato il panico e le ripercussioni a breve termine sul mercato

Il mercato è stato coinvolto in un ampio sentimento di risk-off a partire dal 3° trimestre 2021, sulla base di una nuova incertezza del coronavirus (Omicron), di stampe di inflazione più elevate e della prospettiva di un aumento dei tassi di interesse. Quest’ultimo ha particolarmente colpito i titoli orientati alla crescita e in particolare quelli tecnologici.

La recente debolezza del settore della cybersecurity è derivata dalla sua grande composizione di nomi esposti all’Information Technology (e il mercato non ha delineato tra temi “iperbole” (ad esempio idrogeno, genomica, metaverso) e temi “crescita a valore” (ad esempio SaaS, cybersecurity, cloud computing, AgriTech, energia pulita/mobilità, cannabis). Questo ha portato a correzioni ampie e onnicomprensive in tutti gli indici. Discutiamo di seguito i motivi per cui riteniamo che questo ritiro possa essere esagerato e che le valutazioni possano essere attualmente attraenti.

 

YTD Index Performance

 

I guadagni della cybersecurity sono immuni dalle recenti performance

Con l’attuale stagione dei profitti in corso, molte aziende di cybersecurity continuano a riportare significative sorprese in termini di vendite e guadagni.

Questo ha solidificato la nostra convinzione nelle prospettive a lungo termine.

Attualmente, 27 dei 57 nomi del Foxberry Tematica Research Cybersecurity & Data Privacy Index (l'”Indice”) hanno riportato dei guadagni. Di quelli con stime di vendita basate sulle aspettative medie di consenso degli analisti, l’80% ha finora battuto le aspettative. Guardando alla redditività, l’82% ha battuto le stime medie di Earnings Per Share (EPS). I guadagni effettivi per i nomi che hanno riferito sono attualmente pari a 4,50 miliardi di dollari contro le stime totali di 4,09 miliardi di dollari, una sorpresa complessiva dei guadagni del +10,13%.

Gli hacker NON si preoccupano degli aumenti dei tassi e dell’inflazione e ci aspettiamo che questa dinamica guidi una domanda forte di prodotti e servizi di cybersecurity.

In questo momento l’inflazione può avere un impatto sulla forza della domanda storica di materie prime e sulla spesa e la domanda dei consumatori di fronte all’aumento del costo della vita, a meno che, naturalmente, non sia ugualmente e proporzionalmente compensata dall’aumento dei salari. Pensiamo che i maggiori clienti del settore della cybersecurity (governi e aziende) faranno una resistenza alla domanda.

Crediamo anche che l’attuale ambiente geopolitico possa fornire una prospettiva ottimistica per le aziende di cybersecurity, dato che la spesa per la difesa e i bilanci accelerano di fronte all’onnipresenza del cyber-hacker dello stato-nazione. Le campagne di destabilizzazione che coinvolgono i cyberattacchi hanno la possibilità di infliggere un’ampia interruzione economica. Questo potrebbe comportare il targeting di pezzi critici di infrastrutture nazionali o anche il bombardamento di organizzazioni con minacce di bombe false e anonime – considerata l’attuale situazione tra Russia e Ucraina.

Cybersecurity Ventures prevede che i costi globali del crimine informatico cresceranno del 15% all’anno nei prossimi 5 anni, raggiungendo 10,5 trilioni di dollari all’anno entro il 2025 dai 3 trilioni di dollari del 2015.

Considerazioni finali

Vorremmo ricordare agli investitori che, mentre è facile rimanere bloccati sui movimenti di mercato a breve termine, questo è anche un momento per riflettere e raddoppiare le convinzioni a lungo termine. Il ritmo della digitalizzazione ha subito un’accelerazione negli ultimi anni, in seguito alla pandemia COVID-19, e ci aspettiamo che questo porti a una domanda continua e crescente di prodotti e servizi di cybersecurity. Crediamo che le valutazioni attuali implichino uno sconto rispetto ai livelli storici e sottolineiamo che tutti i driver tematici che osserviamo in relazione al settore della cybersecurity rimangono intatti e, in molti casi, si stanno effettivamente consolidando/accelerando.