I nuovi scenari internazionali stanno accelerando l’adozione delle criptovalute

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Nell’ultima settimana, il mercato delle criptovalute è oscillato attorno alla soglia degli 1,9 trilioni di dollari, con il Bitcoin che ha registrato una crescita dell’1% ed Ethereum dell’1,3%; mentre XRP e Terra sono cresciuti rispettivamente del 3,6% e del 17,3%. Tuttavia, il Bitcoin è rientrato in territorio positivo solamente lo scorso lunedì, avendo fluttuato a lungo attorno ai 37mila dollari per poi andarsi ad assestare attorno ai 40mila.

Noi di 21SHARES riteniamo che il motivo per cui le performance della più importante delle criptovalute sono state più contenute, ma comunque positive, sia da ricercare nei provvedimenti normativi, da attuare o già in vigore, che si stanno sviluppando in varie nazioni del mondo. Di questi, quelli che stanno generando il maggiore interesse sono sicuramente quelli statunitensi, con il presidente Joe Biden che ha firmato un’ordinanza esecutiva dal titolo Ensuring Responsible Development of Digital Assets, che ha affidato numerose mansioni in materia di asset digitali ad altrettante agenzie governative.

La prima di queste riguarda il procuratore generale, che, in consultazione con il Segretario del Dipartimento del Tesoro e il presidente della Federal Reserve, ha 180 giorni di tempo per presentare una valutazione sulla necessità di interventi legislativi che consentano di portare sul mercato le cosiddette CBDC, ovvero una valuta digitale emessa da una banca centrale (la Fed in questo caso). Se questa valutazione avrà esito positivo, dovrebbe seguire una proposta di legge in materia entro i 210 giorni successivi.

Un altro contributo importante è stato chiesto al Dipartimento del Commercio, che ha ricevuto l’incarico di creare un quadro di collaborazione internazionale con le sue controparti estere, nel quale le parti coinvolte si impegneranno a facilitare l’adozione degli asset digitali, seguendo regole standardizzate e condivise. Sul fronte della sicurezza, invece, alle varie agenzie sono stati concessi 90 giorni per allegare ai loro report dei focus sulla sicurezza informatica. In particolare, la direttiva è stata quella di assicurarsi anche che le leggi statunitensi sulle criptovalute si allineino a quelle degli alleati, così garantire che le strutture e le partnership internazionali sappiano far fronte ai rischi. Infine, il Tesoro, la SEC, la CFTC, il CFBP e anche altri organi governativi dovranno raccogliere le indicazioni di esperti così di sviluppare la miglior policy sulle cripto possibile; a queste raccomandazioni si affiancherà un report del segretario del Tesoro che tratterà dell’evoluzione dei sistemi di pagamento e che andrà ad approfondire l’impatto delle risorse digitali sulla crescita economica, sulla crescita e l’inclusione finanziaria, sulla sicurezza nazionale e in che misura l’innovazione tecnologica può influenzare quel futuro.

Va però detto che gli USA non sono gli unici ad aver portato avanti la loro policy in termini di criptovalute, come dimostra l’Arabia Saudita che ha annunciato di valutare la possibilità di accettare lo yuan per la vendita di petrolio ai clienti cinesi, dopo che il prezzo di questo si è impennato con il conflitto tra Russia e Ucraina. Questo prefigura uno scenario che noi di 21SHARES abbiamo a lungo anticipato, ovvero uno sforzo collettivo per far fronte all’egemonia del dollaro, che porterebbe una maggiore adozione delle CBDC e alcuni paesi come l’Iran, la Turchia, la Malesia e il Qatar a sostituire il dollaro con le cripto nelle transazioni internazionali.

Inoltre, come abbiamo già avuto modo di mostrare, le criptovalute stanno giocando un ruolo importante anche nella guerra tra Russia e Ucraina: se da un lato quest’ultima riceve donazioni in Bitcoin ed Ethereum che la sostengono nel far fronte alla crisi, dall’altro la Russia potrebbe sfruttare gli asset digitali per sfuggire dalle conseguenze delle sanzioni. Proprio per questo, il Giappone ha imposto alle piattaforme di scambio che operano sul suo territorio di non elaborare transazioni che coinvolgono asset crittografici soggetti a sanzioni di congelamento dei beni contro Russia e Bielorussia, sebbene, unendosi a Kraken e Coinbase Global, Tether ha indirettamente rifiutato la richiesta dell’Ucraina di interrompere le transazioni che coinvolgono utenti russi. “Tether conduce un monitoraggio costante del mercato per garantire che non vi siano movimenti irregolari o misure che potrebbero violare le sanzioni internazionali”, ha affermato la società in una nota.

Anche l’Europa ha recentemente preso posizione verso gli asset digitali, avendo respinto una versione del disegno di legge Markets in Crypto Assets, o MiCA, che prevedeva la messa al bando sul suolo europeo delle criptovalute basate sulla Proof-of-Work. Infine, è giusto segnalare anche che il neoeletto presidente della Corea del Sud è un sostenitore delle criptovalute. Yoon Suk-Yeol, candidato del partito conservatore, ha promesso che avrebbe deregolamentato il comparto delle cripto per attirare l’attenzione degli elettori più giovani; va però detto che se passerà dalla teoria alla pratica è ancora da dimostrare.