Edibeez, l’unico editore italiano dedicato ai private markets, apre round di raccolta sino a 400mila euro su CrowdFundMe

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EdiBeez srl, l’unico editore italiano con un focus distintivo sui temi di private markets e leader riconosciuto sul mercato dell’informazione online nei settori private equity, venture capital, crowdinvesting, private debt, distressed assets e private real estate, apre oggi il suo primo round di raccolta di capitale con target massimo di 400mila euro sulla piattaforma di equity crowdfunding CrowdFundMe. L’obiettivo è dotare la società di nuove risorse per rafforzarsi ulteriormente in Italia e soprattutto per crescere all’estero, acquisendo sempre più lettori e utenti internazionali.

La campagna, attiva al link https://www.crowdfundme.it/projects/edibeez/ per 60 giorni a partire da oggi, ha un ticket minimo di investimento di mille euro per le quote B, che godranno soltanto di diritti patrimoniali, mentre le quote A, dedicate agli investitori che si impegneranno per almeno 20mila euro, includono anche il diritto di voto in assemblea e la partecipazione all’advisory board di EdiBeez, una sorta di “club” all’interno del quale gli investitori potranno confrontarsi periodicamente sui trend del mercato dei private assets e discutere dell’opportunità di condurre ricerche ad hoc o di sviluppare nuovi prodotti o servizi.

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Alla campagna, partita in via privata la scorsa settimana, hanno già aderito alcuni nomi noti del mondo della finanza, tra i quali Giuseppe Vegas, già presidente Consob, oggi docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e attivo investitore in startup e scaleup; Riv Capital, società d’investimento fondata dall’ex Lehman Brothers Roberto Rivera; Norman Pepe, fondatore dello studio legale iLS (London); Domenico Di Luccia, fondatore di Di Luccia & Partners Executive Search; ACDN srl, veicolo d’investimento di Alessandro Della Nina, vice president di Oaktree Capital Management a Londra, e Arturo Casale, imprenditore della ristorazione milanese.

I nuovi investitori si affiancheranno così nel capitale di EdiBeez al fondatore, Stefania Peveraro (presidente della società e direttore responsabile della testata di punta BeBeez, dedicata al private capital), e ai cofondatori Fabio Allegreni (amministratore delegato e direttore editoriale del sito di informazione specializzata in crowdinvesting CrowdfundingBuzz), Antonella Negri Clementi (consigliere, fondatore della società di consulenza strategica Global Strategy), Roberto Spada (fondatore dello studio commercialista milanese Spada Partners) e Lorenza Spriano (consigliere, fondatore della società di comunicazione Spriano Communication).

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Le nuove risorse saranno impiegate per rafforzare il team di giornalisti impegnati nella redazione di BeBeez e CrowdfundingBuzz e il team di analisti di BeBeez Private Data, il database del private capital di BeBeez, che monitora tutte le società italiane in portafoglio a investitori di private equity, venture capital e private debt, intesi in senso lato: non soltanto, quindi, fondi di investimento strutturati, ma anche holding, club deal, Spac, business angel e veicoli di cartolarizzazione.

I capitali raccolti andranno anche a rafforzare la struttura commerciale di EdiBeez e a finanziare una campagna di marketing in Italia e all’estero, attività, quella di marketing, che sinora non era mai stata intrapresa. Tutta la crescita condotta sino a questo momento da EdiBeez, infatti, è stata dovuta al passaparola e all’ottima indicizzazione su Google grazie alla riconosciuta qualità dei contenuti prodotti. Infine, i capitali raccolti serviranno per supportare ulteriori sviluppi software delle piattaforme online sia sul fronte editoriale sia sul fronte del database.

“Siamo arrivati sin qui soltanto con le nostre forze e sono orgogliosa di dire che in questi anni ci siamo guadagnati sul campo una forte reputazione in un mercato molto specialistico e che, in Italia, non vede altri player come noi – sottolinea Stefania Peveraro, presidente di EdiBeez, nome noto del giornalismo finanziario italiano con un’esperienza tra giornali e tv di oltre 20 anni. Aggiunge Peveraro: “Ci siamo ispirati a esempi internazionali che hanno avuto grande successo raggiungendo dimensioni importanti, ma abbiamo anche scelto di utilizzare un approccio italiano e di monitorare tutto il mercato dei private asset, considerando anche le aziende più piccole. Il tutto sempre andando oltre la mera notizia e fornendo approfondimenti e background su tutti i temi trattati, forti della nostra base dati. Non a caso, proprio perché abbiamo sviluppato il nostro database BeBeez Private Data, EdiBeez è stata riconosciuta come pmi innovativa. Adesso vogliamo fare un salto dimensionale e per farlo abbiamo bisogno di capitali freschi, che riteniamo saremo in grado di remunerare al meglio nel giro di pochi anni”.

Fabio Allegreni, ad di EdiBeez, con un solido background nel campo della consulenza alle startup nella ricerca di capitali sulle piattaforme di equity crowdfunding, sottolinea: “L’idea è accelerare la crescita, ampliando la platea dei lettori a livello internazionale, e quindi anche dei nostri servizi in abbonamento, offrendo da un lato molti più contenuti in lingua inglese dedicati al mercato italiano e dall’altro creando un hub europeo del private capital, sempre in lingua inglese, nel quale far confluire, grazie all’intelligenza artificiale, tutte le notizie in tema di private asset offerte dalle fonti di informazione più autorevoli”.

Il piano industriale di EdiBeez, pur stilato su basi conservative, prevede che i ricavi nel 2024 saranno quattro volte quelli del 2021, anno in cui peraltro sono già cresciuti del 23,7% rispetto al 2020, che a sua volta aveva visto un aumento del fatturato del 19,9% sull’anno precedente.

A tutela dei diritti dei nuovi investitori, lo statuto di EdiBeez prevede che per tre anni dalla chiusura del round, in caso di vendita a terzi della società, le quote A e B, soggette per statuto a clausola di trascinamento (drag-along), non potranno venire cedute a un valore inferiore a quello che sarà definito post-money e cioè 1,7 milioni di euro, nel caso di completa sottoscrizione del round, sulla base di una valutazione pre-money di 1,3 milioni.