Come procede la digitalizzazione delle PMI in Italia? Intervista a Francesco Megna

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La pandemia ha velocizzato la digitalizzazione delle imprese; infatti la spesa per la digitalizzazione in ambito aziendale si stima che passerà da 520 a 1.250 miliardi di dollari a livello globale entro il 2026, con una crescita media annua del 20% circa.

Digitalizzazione delle imprese. Intervista a Francesco Megna

Francesco Megna è referente commerciale in banca, per oltre vent’anni negli Istituti di Credito.

Come si sta muovendo questo importante fenomeno in Italia?

“Anche nel nostro Paese le imprese cercano di stare al passo col fenomeno della digitalizzazione, ma con difficoltà dovute al fatto che il tessuto imprenditoriale in Italia  è formato per più del 90% da piccole e medie aziende. Ciononostante, negli ultimi 24 mesi proprio queste imprese hanno avviato un processo di digitalizzazione come soluzione  per sopravvivere alla crisi”.

A che punto siamo?

“Lo scorso anno, il 60% circa delle nostre Pmi hanno acquisito un livello base di efficacia digitale e hanno anche attivato canali di shopping online per non sospendere le vendite. Discreto  anche il ricorso al  canale  fintech per richiedere i finanziamenti garantiti dallo Stato: siamo di fronte a un quadro economico complicato ma che ha realmente creato vantaggi ed un momento di svolta”.

Possiamo allora essere ottimisti?

“Non proprio … Nonostante si possa parlare di un momento di svolta, per quasi due aziende su tre l’infrastruttura digitale resta un’incognita: la digitalizzazione delle PMI in Italia è purtroppo ancora a livelli inferiori alla media europea; uno dei problemi  sembra essere quello delle competenze. Inoltre, solo poche imprese erogano ai propri collaboratori formazione adeguata in materia di tecnologia informatica. La digitalizzazione è poco utilizzata anche nella produzione e nell’amministrazione”.

Che cosa ostacola in Italia lo sviluppo della digitalizzazione?

“Spesso gli strumenti digitali sono visti come qualcosa di aggiuntivo che non condiziona il core business. Ma i dati dimostrano che le realtà più favorevoli alla digitalizzazione ottengono performance economico-finanziarie migliori: in media +30% di utile netto, +18% di profitti. Le imprese dovrebbero quindi portare la digitalizzazione in ogni comparto: dall’amministrazione e risorse umane ai finanziamenti sino alle linee di produzione. Queste ultime sono parallele all’efficientamento dei consumi che comportano un forte calo delle spese di produzione”.

Le Piccole e Medie Imprese

Che cosa suggeriresti alle PMI?

“Occorre creare algoritmi che il computer utilizza al massimo per prevedere il verificarsi di un guasto nel futuro. Un progetto che offre risparmi sino al 15% rispetto ad una semplice strategia preventiva. E’ il momento giusto per investire nel digitale; nei prossimi anni verranno anche messi a disposizione delle nostre aziende, grazie al PNRR quasi 50 miliardi di euro da impiegare nell’infrastruttura digitale con lo scopo di coadiuvarle in un percorso di evoluzione tecnologica efficace ed efficiente”.