FESE Convention 2022. Una maggiore protezione per gli investitori

-

Alla FESE Convention 2022 tenutasi il 31 maggio e 1° giugno il CEO dell’associazione Better Finance Guillaume Prache ha affermato che “la velocità è una priorità” nell’attuazione del piano d’azione CMU della Commissione europea, in particolare in tempi di “costrizioni finanziarie”.

FESE Convention 2022

Nel corso della Convention si sono affrontati tempi di grande attualità: dalla Corporate Sustainability Reporting Directive che mira a rendere più chiaro per le aziende il rispetto delle metriche ESG, ma solleva anche alcune sfide, alla trasformazione digitale. Il punto di accesso unico europeo (ESAP) contribuirà ad alleviare queste sfide o porterà ulteriore complessità? Quali vantaggi porterà l’EU Green Bond Standard a emittenti e investitori? La proposta sulla Due Diligence di Sostenibilità d’Impresa è stata presentata a febbraio dopo molti rinvii: quali sono le priorità e le sfide chiave?

L’Unione dei mercati dei capitali

Altro argomento trattato è la necessità di responsabilizzare maggiormente sia le aziende europee, sia i privati investitori. Questi sono tempi importanti per l’Europa, dal punto di vista geopolitico, ambientale ed economico. Se vogliamo garantire la competitività dell’Europa, attraverso una crescita sostenibile e inclusiva, dobbiamo accelerare e rafforzare l’Unione dei mercati dei capitali (CMU). Qual è il modo migliore per contribuire alla quotazione delle società europee, dalle large cap alle PMI? Cosa offrirà migliori opportunità di investimento a tutti gli investitori? In che modo l’Europa può incentivare e aumentare in particolare la partecipazione dei risparmiatori?

Trasformazione digitale

Sfidando le strutture e le idee consolidate, la trasformazione digitale sta avendo profonde conseguenze per il settore dei servizi finanziari, con i responsabili politici che si adoperano per garantire la competitività dell’Europa sulle risorse digitali. Come possiamo costruire il ponte tra i servizi finanziari tradizionali e un ecosistema di asset digitali in rapida evoluzione? Come portare alla luce un mercato delle criptovalute che ha funzionato, ma senza regolamentazione? Quali sono i pro e i contro dell’utilizzo di infrastrutture finanziarie regolamentate per le risorse digitali? Quali lacune normative devono ancora essere colmate dai responsabili politici?

MiFIR, una migliore struttura del mercato

Infine la riforma del MIFIR. Una struttura di mercato efficiente e trasparente è un prerequisito per un’unione dei mercati dei capitali di successo. L’UE ha bisogno di mercati dei capitali che finanzino l’economia nel modo più inclusivo ed equo per tutti gli investitori, con la realizzazione di un processo di formazione dei prezzi solido ed efficiente, da cui l’economia e la società traggono enormi benefici. La proposta di revisione del MiFIR della Commissione europea corrisponde a una visione in grado di correggere gli squilibri della struttura del mercato europeo

Problemi per i risparmiatori

EUROSTAT ha annunciato il tasso di inflazione annuale a fine maggio per l’Eurozona: +8,1%, mentre il tasso di interesse sui titoli di Stato tedeschi a 10 anni è dell’1,05%. Segnali pericolosi per i risparmiatori a lungo termine (perdita di potere d’acquisto) che sono indirizzati verso prodotti a reddito fisso preassemblati e per gli investitori che pagano commissioni elevate. Al giorno d’oggi, il “rendimento reale” al netto delle commissioni e corretto per l’inflazione mostra un’importante distruzione di valore (impoverimento dei risparmiatori).
La strategia EU per i piccoli investitori deve garantire migliori risultati di mercato (“rapporto qualità-prezzo”) e consentire la partecipazione diretta ai mercati dei capitali (azioni, obbligazioni, ETF). “E’ importante migliorare l’accesso a prodotti più semplici, economici e privi di complicazioni … Nel 2022 siamo purtroppo ancora molto lontani dal raggiungimento di questi obiettivi”.

L’opinione di Guillaume Prache

“Come priorità, miriamo a un approccio pratico alla consulenza priva di conflitti d’interesse (armonizzazione della protezione/regole di condotta tra le categorie di prodotti, basandosi su quelle MiFiD esistenti); vietare l’incentivo agli investimenti di sola esecuzione; una maggiore protezione degli investitori (es. le class action, che non sono uguali in tutta Europa); prodotti più efficienti in termini di costi; e informazioni più trasparenti (ad esempio, rivedere i PRIIP verificando che le informazioni non siano fuorvianti e promuovendo una maggiore trasparenza, anche facendo affidamento sulla digitalizzazione” e conclude “La legislazione dell’UE dovrebbe essere lungimirante e riflettere gli sviluppi in corso in materia di digitalizzazione e sostenibilità”.