PLEF, Altavia e Distribuzione Moderna al Green Retail Forum. Qualità e sostenibilità

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PLEF Retail e largo consumo –

— di Luisa Melzi d’Eril  – Trendiest Media Agenzia di stampa —

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GREEN RETAIL FORUM: QUALITA’ E RETAIL: La migliore offerta

Mercoledì 13 luglio si è tenuto il secondo appuntamento del ciclo di webinar promossi da PLEF e Greenretail  per approfondire i vari aspetti della Transizione Ecologica nel retail e nel largo consumo, Si è cercato di far luce, insieme ad esperti ed esponenti del mondo dell’industria e della Gdo, su come le aziende si muovono, quali iniziative hanno avviato e quali hanno in programma.

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La circolarità: la transizione ecologica dipende dal successo del passaggio da un’economia lineare a una circolare.

A che punto siamo nel Retail e nel largo consumo?

Ne hanno discusso:

Luca Cassani – Corporate Sustainability Manager EPSON
Francesca Ceruti – Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi produttivi e territoriali ENEA
Alfio Fontana – Corporate Sustainability Manager HUMANA People To People

Moderatore:
Fabrizio Vallari – Direttore editoriale GreenRetail.news

Conclusioni:
Emanuele Plata – Consigliere Planet Life Economy Foundation

Qualità e sostenibilità

Qualità e sostenibilità sono sovrapponibili? “Certo, lo sono e dovrebbero, perché è ciò che il consumatore e cittadino chiede”. Così risponde Paolo Mamo, Presidente PLEF e CEO di Altavia, il 5 luglio al terzo talk organizzato da PLEF, Altavia e Distribuzione Moderna.

Case histories

Con i cambiamenti dovuti a guerre, pandemie e criticità climatiche affiorano nuove accezioni del concetto di qualità, che includono la ricerca e l’applicazione di nuove pratiche sostenibili.  La qualità è da ricercare nella filiera corta, locale e territoriale e l’Italia è certamente avvantaggiata in questo campo. Ma ciò significa operare un cambiamento sensibile in tutto il sistema di produzione. Ne parla Maurizio Nicolello, direttore commerciale di Etruria Retail: bisogna dare importanza anche ai produttori e al rapporto umano. Dietro al commercio ci devono essere principi etici che si distaccano dal puro interesse economico. Per valorizzare la filiera è necessario dare rilievo ai prodotti locali con un prezzo di acquisto e di vendita sostenibili sia per il produttore che per il consumatore.

Mario Gasbarrino, amministratore delegato di Decò Italia, a cui si deve la linea di successo Viaggiator goloso, ha affermato: “La qualità non deve per forza costare di più”. È vero che siamo in un sistema competitivo, ma non tutta la competizione vien per nuocere. Ormai la maggioranza delle catene di supermercati (Iper, Esselunga, Coop, Carrefour…) compete per fornire servizi sociali come sportelli di ascolto, punti ristoro e campus per i lavoratori che puntino sempre più alla cura dei dipendenti e del cliente.

Qualità e Made in Italy

La conferenza, oltre ai tre citati sopra, ha visto la partecipazione di Eleonora Graffione, Presidente e Amministratore Delegato CORALIS; Gregoire Kaufman, Head of South Europe di Interstore Schweitzer; Elena Lattuada, Delegata del Sindaco del Comune di Milano per le pari opportunità; Alessandro Sessa, Direttore delle pubblicazioni per Altroconsumo; Riccardo Taverna, CSR & Sostenibilità Freebly.

Il concetto di qualità non ha una definizione univoca secondo quanto afferma Kaufman: fino a pochi anni fa si consideravano l’igiene e le proprietà organolettiche per determinare un prodotto di eccellenza. Recentemente il termine “qualità” ha cominciato a connotare il gourmet, ciò che è prezioso e caro. E il localismo: il modo in cui sono fatti i prodotti e da dove provengono. Il made in Italy è un vero valore e ha un minore impatto sul clima (la sostenibilità è sempre più rilevante).

TEMPO DI PANDEMIA

Alessandro Sessa ci parla delle conseguenze della pandemia sulle abitudini dei consumatori. Prima l’attenzione si focalizzava sulla sostenibilità. Nel corso della crisi Covid-19 l’obiettivo era fare scorte e concentrarsi sulla salute mangiando sano. Oggi il cliente punta al risparmio. Secondo il direttore di Altroconsumo questo periodo storico è una “tempesta perfetta” contro il cliente in difficoltà economica. Indagini e statistiche riportano un generale timore per il futuro. Si teme un aumento ulteriore dei prezzi e perciò cambiano le abitudini di acquisto. Cambiamenti virtuosi (più attenzione nello spreco delle risorse, elettricità, benzina…) ma anche a scapito della qualità del carrello spesa.

PREZZO E LAVORO

La qualità sta diventando un surplus per pochi? Secondo Eleonora Graffione non è detto. Ai produttori, però, spetta una comunicazione trasparente che mostri l’importanza della filiera: un sistema di controllo imprescindibile. Dello stesso avviso è Elena Lattuada:Dietro al prezzo c’è la qualità del lavoro; dove ci sono meno diritti ed etica, il prezzo è più basso. Il lavoro deve essere riconosciuto nuovamente come un valore”.

PLEF – Planet Life Economy Foundation

PLEF è una libera associazione che, dal 2003, si occupa di dare concretezza ai principi della Sostenibilità al fine di includerli nelle dinamiche gestionali dell’impresa (strategie, competitività, valore aggiunto, finanza, ecc.) facendo attenzione alle reali aspettative dei cittadini/consumatori (qualità di vita, emozione, piacere, soddisfazione). PLEF nasce da un’idea di Paolo Ricotti e di una compagine di uomini d’azienda e consulenti d’impresa. La Fondazione promuove la realizzazione di un nuovo modello economico e sociale (Renaissance Capitalism) che evolve l’attuale in via di degenerazione (Financial Capitalism) in grado di creare vero “Valore“(economico, sociale, ambientale, umano) e occupazione, superando le tesi contrapposte della “Crescita” o della “Decrescita”. Dal 2013 è membro del Consiglio Nazionale della Green Economy.