Il Governo accenna all’aumento delle pensioni più basse. Qualcosa si muove

Il vice premier e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, in visita al Salone del Mobile di Milano, ha affermato: “Il primo maggio, durante il prossimo Consiglio dei Ministri, decideremo un altro sostanzioso e sostanziale aumento delle buste paga e delle pensioni più basse”.

Come ci ricorda Andrea Bassi dalle pagine de “Il Messaggero“, il governo sugli assegni minimi era già intervenuto nell’ultima manovra di Bilancio. Alle pensioni minime, oltre al recupero totale dell’inflazione, è stato riconosciuto un aumento extra dell’1,5%, che ha portato l’assegno da 525 a circa 572 euro. Anzi, per gli “over 75” a 600 euro netti al mese (+ 6,4 per cento). Nel 2024 è già previsto un ulteriore aumento straordinario del 2,7%, il che significa però solo 11 euro al mese circa. Salvo che non si proceda come nel novembre 2022, riconoscendo un generico adeguamento al caro vita del 2% sulle pensioni, senza aspettare le stime ufficiali dell’Istat.

Lo scorso ottobre Matteo Salvini, durante un’intervista avvenuta in occasione della presentazione del libro di Bruno Vespa ‘La grande tempesta’ completava la sua posizione in materia, ovvero “L’impegno è a superare la legge Fornero e questo vogliamo fare, c’è assolutamente spazio per farlo”. e aggiungeva questa previsione: “Età minima per andare in pensione 61 anni con 41 di contributi (quota 102). Per realizzare il progetto nel 2023 secondo i calcoli dell’Inps serve poco più di un miliardo. Lo recupereremo sospendendo per sei mesi il reddito di cittadinanza a quei 900mila percettori del reddito che sono in condizioni di lavorare e che già lo percepiscono da diciotto mesi”.

Non era però d’accordo la Confindustria: “Per non scassare i conti dell’Inps, si parla di provvedimenti con una riduzione delle entrate della soglia della pensione. Stiamo creando i prodromi per futuri poveri” diceva il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenendo allora all’assemblea generale di Federchimica.