L’andamento del mercato salute e infortuni

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L’IVASS ha pubblicato il Bollettino statistico con i principali dati sull’attività assicurativa delle imprese vigilate nel comparto salute, rami infortuni e malattia. Quali sono le principali evidenze? Nel 2021, i premi contabilizzati si sono attestati a 6.418 milioni di euro, pari al 18,8% della produzione dei rami danni, quota pressoché invariata rispetto al 2020 e in crescita rispetto al 2016 (16,8%). Il comparto chiude il 2021 con un risultato tecnico positivo, pari a 524 milioni di euro, in riduzione del -45,6% sul 2020. La flessione è essenzialmente dovuta all’aumento della frequenza sinistri del ramo malattia.

Andando più nello specifico e partendo dal ramo infortuni le 63 imprese operanti hanno contabilizzato premi per 3.274 milioni di euro (9,6% sul totale dei rami danni e 51% del comparto salute), in aumento del +3,2% rispetto all’anno precedente.

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I sinistri si incrementano più della produzione raccolta e aumentano in confronto al 2020 del +15,4%. La frequenza sinistri complessiva1 è dello 0,52%, contro lo 0,45% del 2020.
A prezzi costanti 2021, il premio medio per unità di rischio assicurata, al netto degli oneri fiscali, si attesta a 57,8 euro, in aumento rispetto ai 56,9 dell’anno precedente. Nel 2016 il premio medio era pari a 64,8 euro. Il pagamento medio per sinistro è di 3.108 euro, in riduzione rispetto al 2020 (-8%), ma in aumento rispetto al 2016 (+19,6%). L’utile del ramo è pari a 712 milioni di euro, in riduzione del -9,3% rispetto al precedente esercizio.

Per quel che riguarda il ramo malattia i premi contabilizzati raccolti dalle 58 imprese operanti nel ramo malattia ammontano a 3.144 milioni di euro (9,2% sul totale dei premi danni e 49% del comparto salute), in aumento rispetto al 2020 del +5,3%.
I sinistri sono in totale 10.714.867, in forte crescita (+39,1%) rispetto al 2020. La frequenza sinistri complessiva è del 45%, in rilevante incremento (+31,1%).

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Il premio medio per unità di rischio assicurata, al netto degli oneri fiscali, è pari a 132 euro, in aumento, a prezzi costanti 2021, rispetto al 2020 quando era pari a 122,8 euro. Nel 2016 era pari a 150 euro. Per ogni sinistro sono stati pagati in media 203 euro, in riduzione rispetto allo scorso esercizio (- 9,0%) e al 2016 (-25,4%).

Il risultato del ramo denota una perdita al netto della cessione in riassicurazione pari a -188 milioni di euro. Nel 2020 l’esercizio si era chiuso con un utile di 178 milioni di euro.