Auto elettriche. Carlos Tavares, CEO di Stellantis: “Senza domanda, non c’è mercato”

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Auto elettriche, secondo Tavares servono incentivi – tratto da www.autoappassionati.it

carlos tavares

Sono dichiarazioni decisamente forti e considerevoli quelle rilasciate da Carlos TavaresCEO di Stellantis, il quale durante un tavolo con il Ministro delle Imprese e del Made in ItalyAdolfo Urso, ha affrontato svariati temi a cominciare dal mercato dell’auto elettrica.

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Il manager del colosso automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA ha evidenziato che il mercato italiano della auto elettriche presenta ancora una quota inferiore rispetto alle aspettative a causa di una clientela che è restia nel passaggio all’elettrico e che non gode della giusta quantità di incentivi per accelerare la transizione elettrica. Il mese scorso le quote delle vetture a batteria hanno superato i Diesel a livello europeo, ma questo non sta avendo la giusta rilevanza, in quanto i dati di vendita non stanno rispettando le previsioni.

Tavares lancia l’allarme: “L’anno scorso ho fatto le mie raccomandazioni e non sono stato ascoltato”
Per Carlos TavaresCEO di Stellantis, è indispensabile il sostegno economico dei governi affinché all’offerta delle case automobilistiche vengono affiancati non solo incentivi ma anche costi dell’energia e dei servizi che invoglino i clienti a passare all’elettrico. Il manager ha detto:

“Per noi non si tratta di un problema di capacità produttiva o di forniture, è un problema di dimensioni del mercato in generale e di quote di mercato in particolare. Senza domanda, non c’è mercato. Da parte nostra possiamo mettere sul piatto di tutto: competenze, capacità produttiva, prodotti e via discorrendo. Tuttavia, non possiamo influenzare in modo significativo le dimensioni del mercato perché queste sono la conseguenza di diversi fattori: i costi della mobilità, l’accessibilità dei veicoli oppure i costi dell’energia. L’anno scorso ho fatto le mie raccomandazioni e non sono stato ascoltato. Noi ora dobbiamo solo lottare per convincere i consumatori che i nostri prodotti sono migliori di quelli cinesi. Siamo pronti per la battaglia: è finito il tempo delle discussioni e noi dobbiamo solo agire”.