Nuveen: i mercati non sembrano preoccuparsi del downgrade del debito USA

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Il mercato dei Treasury USA resta il mercato core del reddito fisso più grande e più liquido al mondo. Inoltre, non ci aspettiamo che i quattro maggiori detentori del debito statunitense cambino idea sulla detenzione di questi titoli.

La Federal Reserve non ha l’obbligo di modificare le proprie partecipazioni in base ai rating.
Le banche detengono titoli di Stato per soddisfare le norme sul capitale di rischio, che non sono destinate a cambiare.

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I detentori stranieri spesso acquistano Treasuries con i capitali generati da operazioni commerciali con controparti americane. Dovrebbero continuare a farlo.
Gli investitori privati manterranno probabilmente il loro interesse per i Treasury, in particolare come asset rifugio nei periodi di stress del mercato.

Dopo aver toccato il recente minimo del 3,75% il 19 luglio, il rendimento di riferimento del Treasury decennale è salito di 43 punti base, al 4,18%, (dato al 3 agosto). Questo rialzo non è stato determinato da un downgrade, ma da dati economici migliori delle previsioni, come l’espansione del PIL del secondo trimestre del 2,4% (annualizzato) e il rapporto ADP sull’occupazione di luglio che ha registrato un aumento di 324.000 posti di lavoro. Altri indicatori positivi sono il calo delle richieste settimanali di disoccupazione per la prima volta e il leggero aumento dell’attività manifatturiera di luglio. A sostenere i rendimenti anche la vendita più ampia del previsto della prossima settimana (oltre 100 miliardi di dollari) di Treasuries a lunga scadenza, oltre a vendite più consistenti di debito in tutto lo spettro delle scadenze. Nel frattempo, l’allentamento del controllo della curva dei rendimenti da parte della Banca del Giappone e le operazioni di acquisto di obbligazioni volte a rallentare l’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato giapponesi hanno incrementato la recente volatilità.

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