Perché il tasso decennale statunitense ha raggiunto il 5%?

Natasha Brook-Walters, Co-Head, Investment Strategy di Wellington Management -
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Sono due le ragioni principali per cui i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi sono aumentati di recente. In primo luogo, abbiamo assistito a un aumento dei rendimenti lungo tutta la curva dei tassi, poiché l’economia statunitense si è dimostrata sorprendentemente resistente e i mercati hanno anticipato che la Fed potrebbe mantenere i tassi di interesse più alti più a lungo.

In secondo luogo, i tassi di interesse a lungo termine sono aumentati più di quelli a breve termine, a causa dell’aumento del premio a termine, una componente del rendimento obbligazionario che compensa gli investitori per il rischio di detenere titoli di Stato. Il premio a termine è aumentato per effetto dell’ingente emissione di titoli di Stato statunitensi e delle preoccupazioni per i livelli di debito pubblico degli Stati Uniti.

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Nel lungo periodo, continuiamo a ritenere che i titoli di Stato, e più in generale l’obbligazionario, debbano costituire una componente fondamentale dei portafogli.

Il ruolo dell’obbligazionario: agli attuali livelli di rendimento, le obbligazioni di alta qualità offrono un reddito interessante unito a una liquidità di mercato elevata. Per gli investitori orientati al lungo termine, il reddito è particolarmente importante, data la sua costanza e la possibilità di generare rendimenti cumulati interessanti. Gli investimenti obbligazionari offrono oggi un reddito iniziale molto elevato, e ciò è positivo per i rendimenti complessivi a lungo termine. Oltre a offrire reddito e liquidità, le obbligazioni possono anche costituire un elemento di diversificazione quando il rischio di recessione colpisce altre asset class (e l’inflazione è sotto controllo). Al contempo, quando l’inflazione è elevata, si possono utilizzare altre asset class per ampliare il ruolo di diversificazione dell’obbligazionario.

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Dalla liquidità all’obbligazionario: garantendo rendimenti al 5%, la liquidità è stata un investimento interessante negli ultimi mesi. Tuttavia, quando ci si avvicina al picco dei rendimenti e le banche centrali cessano di aumentare i tassi, la nostra ricerca suggerisce che potrebbe essere opportuno spostarsi sull’obbligazionario. Storicamente, quando i tassi hanno raggiunto il picco dopo che le banche centrali hanno terminato i cicli di rialzo, gli investitori hanno ottenuto risultati migliori nei successivi 1-3 anni spostandosi dalla liquidità all’obbligazionario, e in particolare al credito societario di alta qualità rispetto ai titoli di Stato.

Sfruttare la dispersione a livello regionale: crediamo che la volatilità macroeconomica rimarrà elevata nei prossimi anni, e pertanto le diverse regioni del globo seguiranno andamenti molto diversi, dovendo affrontare contesti di crescita e inflazione differenti. Riteniamo che ciò possa portare un ambiente favorevole alle strategie obbligazionarie dinamiche in grado di sfruttare la dispersione a livello regionale. Ad esempio, al momento riteniamo che sia più opportuno investire in titoli di Stato statunitensi ed europei piuttosto che in titoli di Stato giapponesi, poiché il Giappone presenta un’inflazione più persistente e una politica monetaria ancora accomodante.

In generale, quest’anno i fondi obbligazionari hanno seguito andamenti contrastanti: molti hanno registrato rendimenti negativi a causa dell’esposizione all’aumento dei tassi d’interesse. Tuttavia, in alcuni casi si sono registrate delle performance interessanti, in particolare nel segmento high yield, dove il restringimento degli spread ha più che compensato l’aumento dei rendimenti obbligazionari. Abbiamo anche osservato rendimenti interessanti nei fondi obbligazionari dei mercati emergenti in valuta locale, che hanno beneficiato del fatto che le banche centrali dei paesi emergenti hanno anticipato le loro controparti dei mercati sviluppati nell’aumento i tassi d’interesse.

Nel breve termine, il nostro team multi-asset mantiene una view moderatamente positiva sulle obbligazioni rispetto ad altre asset class come l’azionario. Non prevediamo un ulteriore aumento significativo dei tassi d’interesse e riteniamo che gli attuali livelli di rendimento possano essere sufficienti a rallentare l’economia senza ulteriori rialzi da parte della Fed. Un rischio che stiamo monitorando è che il premio a termine degli Stati Uniti si espanda ulteriormente, dato che i mercati continuano a prestare maggiore attenzione ai livelli del debito statunitense, soprattutto in un mondo multipolare come quello attuale.