Prospettive d’investimento 2024: UBP dichiara un “ritorno al futuro”

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UBP (Union Bancaire Privée) illustra le prospettive d’investimento 2024 alla luce di una serie di questioni economiche e geopolitiche che hanno caratterizzato il 2022-2023 e che continueranno a rimodellare le fondamenta dell’ordine mondiale per tutto l’ anno venturo.

La crescente influenza delle politiche fiscali mette in discussione l’egemonia che le banche centrali hanno esercitato sin dagli anni Novanta. Sarà il dominio della politica di bilancio a guidare la crescita economica e a determinare i nuovi vincitori e vinti a livello globale: un passaggio del testimone che amplierà i disavanzi pubblici negli Stati Uniti e in Europa.

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La FED e la BCE dovranno scegliere tra cambiare lavoro retorica di lotta all’inflazione o lasciare spazio ad ampi disavanzi pubblici nel 2024 per evitare dolorose recessioni. L’interruzione dei rialzi dei tassi consentirebbe a Stati Uniti ed Europa di accelerare la trasformazione verde delle loro economie, e non solo.

Finirà finalmente un triennio di ribassi dei mercati obbligazionari, favorendo la trasformazione industriale e la crescita economica. Questa normalizzazione del mercato obbligazionario consentirà un’esposizione a lungo termine dei tassi di interesse e modeste plusvalenze.

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Tuttavia, UBP consiglia prudenza negli investimenti del credito a causa del rischio di insolvenza in un contesto di tassi d’interesse più elevati. Gli investitori potrebbero passare dalla liquidità alle obbligazioni con duration più brevi.

Secondo l’outlook 2024, i temi chiavi saranno le tecnologie trasformative, la transizione energetica in corso e il riallineamento geopolitico.

Gli investitori dovrebbero prestare attenzione ai rendimenti derivanti dalla trasformazione a lungo termine dell’economia globale, nella tecnologia e nelle nuove forme di energia, oltre che nel cambiamento dell’ordine globale.

Le big tech rimangono una posizione fondamentale in portafoglio, ma attualmente sono scambiate con un premio di valutazione rispetto alla media storica e alle azioni globali. Il settore del cloud computing è sceso notevolmente dal picco del 2021 di 18x per le vendite a termine a 7x, mentre la crescita dei ricavi dovrebbe accelerare nel 2024 al 13,8%.

Per quanto concerne la transizione energetica, l’indice MSCI New Energy ha lasciato sul terreno quasi il 50% dal 2020, mentre l’installazione di impianti solari ed eolici è quasi raddoppiata su scala globale. Simili dicotomie tra i fondamentali e la performance del mercato non sono inconsuete nei settori di crescita emergenti, soprattutto quando il costo del capitale subisce notevoli variazioni.

A livello geopolitico: se da un lato emergono opportunità per l’India e l’America Latina grazie alla diversificazione delle catene di approvvigionamento, dall’altro il contesto in continua evoluzione introduce anche dei rischi, tra cui guerre cinetiche, spostamenti di potere a livello regionale e sfide impreviste come disordini politici simili a quelli del 2016 e stagflazione.

L’eventualità che Donald Trump venga rieletto introduce una significativa incertezza per il prossimo anno. Potrebbero, infatti, accrescere le tensioni fiscali nell’economia statunitense, riemergere le tensioni tra USA ed Europa (influenzando eventi come la guerra tra Russia e Ucraina), verificarsi tendenze inflazionistiche e deficit fiscali.

Una seconda amministrazione Trump potrebbe riallineare l’ordine geopolitico globale con l’ascesa del “Sud globale” e lo spostamento del potere dai leader storici ai Paesi emergenti in Europa e Medio Oriente. Nel complesso, tali politiche destabilizzanti potrebbero restituire all’oro il suo ruolo di conservazione della ricchezza a lungo termine