Credito al consumo: segnali confortanti e buone aspettative per il medio/lungo termine
— di Francesco Megna —
La maggior parte del debito è a tasso fisso
Negli ultimi tempi la parola d’ordine è “cautela”. Ma si può iniziare a pronunciarla a con discreta fiducia rispetto a qualche mese fa.
Segnali confortanti
Il credito al consumo, infatti, comincia il 2024 con segnali confortanti e con buone aspettative per il medio/lungo termine.
Il 2023 ha registrato un aumento poco superiore al 2% (dati CRIF) soprattutto grazie alla ripresa dei finanziamenti nel settore automotive concessi ai privati presso i concessionari (+16%). Il trend si lega, infatti allo sviluppo crescente del mercato automobilistico, che si è avvalso della disponibilità di nuove autovetture, della ripresa del mercato dell’usato e, seppur parzialmente, degli incentivi governativi per le auto elettriche.
Decisa crescita anche per i prestiti finalizzati all’acquisto di arredamento per la casa e di beni destinati all’efficientamento energetico (+7%), come l’installazione di pannelli solari, l’installazione di pompe di calore ed il montaggio di caldaie a condensazione e, più in generale tutte quelle attività che possono ottimizzare il rapporto tra l’energia immessa e il rendimento espresso in termini di produzione o consumi beneficiando degli incentivi dedicati alle detrazioni fiscali dedicate alla riqualificazione energetica degli immobili e rinnovati con la Legge di Bilancio 2022 prorogati sino al 31.12.2024 ma con una variazione nelle percentuali di spesa detraibili.
L’incertezza macroeconomica, l’inflazione non ancora domata e gli alti tassi di interesse hanno avuto invece un impatto negativo sui prestiti personali non finalizzati che calano del 2,5% circa. Lo stesso dicasi per le operazioni di cessione del quinto dello stipendio/pensione (-1,7%) nonchè per le rateizzazioni via carte di credito (-2,7%). In parallelo salgono invece le domande di finanziamenti per le vacanze: ci sono i futuri sposi che vogliono prenotare il viaggio di nozze o chi vorrebbe partire per le Bahamas, minimo 12 giorni e pensione completa : per ogni necessità c’è sempre disponibile una possibilità di finanziamento rateale.
Mediamente il 65% circa dei prestiti finalizzati ha una durata di 36 mesi; mentre i prestiti personali hanno indicativamente una durata che supera i 60 mesi. Per quanto riguarda invece l’età di chi chiede un prestito, il 50% circa delle richieste riguarda soggetti tra i 25 e i 55 anni. I giovani sino ai 24 anni rappresentano il 10% del totale, mentre la fascia dai 66 anni in su copre quasi il 18% del totale.
Il tasso di default
Il tasso di default è rimasto praticamente invariato rispetto a due anni fa. Un buon segnale che fa ben sperare in una ripresa nel 2024: la maggior parte del debito è a tasso fisso e la liquidità accantonata nel periodo del covid garantisce un ‘cuscinetto’ di liquidità in caso di criticità. Il potenziale ribasso dei tassi di interesse e la ripresa economica a venire sono altri elementi di conforto.