La nuova visione del lavoro. Il parere di Brain Computing

L’Italia, da sempre crocevia di migrazioni interne, ha visto frotte di giovani laureati del Sud costretti a migrare al Nord in cerca di lavoro. Questa migrazione, sebbene abbia offerto opportunità lavorative nelle principali città italiane come Milano, Bologna, Torino e Firenze, ha portato con sé un pesante fardello: un costo della vita notevolmente più alto, spesso raddoppiato rispetto alle regioni di provenienza. L’inflazione ha ulteriormente aggravato la situazione, rendendo la vita nelle grandi città italiane quasi insostenibile, con affitti alle stelle e spese quotidiane esorbitanti.

Lo smart working

Tuttavia, gli eventi degli ultimi anni hanno temporaneamente ribaltato questo scenario. Grazie allo smart working, molti giovani hanno potuto lavorare da casa, spesso ritornando nelle proprie residenze. Questo ha dato vita al fenomeno del “south working”: lavoratori assunti al Nord che operano dal Sud, godendo di uno stipendio settentrionale ma con un costo della vita meridionale, beneficiando così di un tenore di vita più sostenibile e vantaggioso economicamente.

Con la fine dell’emergenza, molte aziende del Nord Italia hanno iniziato però a contrastare questa flessibilità. Hanno imposto un ritorno al tradizionale lavoro in ufficio, con orari rigidi e poche, se non nulle, opzioni di smart working. Questo controesodo lavorativo forzato ha spinto quasi il 60% dei giovani lavoratori a dimettersi, alla ricerca di aziende più inclini a modelli lavorativi flessibili.

In questo contesto, aziende come Brain Computing diventano fortemente attrattive, soprattutto per la Gen Z, ossia i giovani lavoratori nati dal 1995 in poi. Contrariamente alla tendenza generale, essa infatti ha scelto di abbracciare un modello completamente basato sul remote working, diventando pioniera della Fully Liquid Enterprise.

Mentre molte aziende si aggrappano ostinatamente a modelli lavorativi obsoleti, imponendo ai propri dipendenti di tornare in ufficio, Brain Computing dimostra che un approccio più moderno e flessibile non solo è possibile, ma potrebbe rappresentare il futuro del lavoro in Italia.

Il modello di lavoro Fully Liquid di Brain Computing

Il modello di lavoro Fully Liquid di Brain Computing, la rivoluzionaria Software, IT & Marketing Factory capitanata dal suo visionario CEO Carmine Lamberti, permette ai dipendenti di operare in modo flessibile da casa o da qualsiasi luogo. Ciò non solo offre un approccio moderno e adattabile alle esigenze attuali ma rappresenta anche una soluzione pratica e innovativa al carico economico che stanno vivendo migliaia di lavoratori in seguito al caro affitti e all’inflazione. Se si prende in considerazione solo Milano, in cui il 62% dei residenti under 40 a fine mese dichiara di spendere più di quanto ha guadagnato, si ha una dimensione chiara di quanto la rivoluzione lavorativa di Brain Computing sia ossigeno per tantissime famiglie italiane.

I vantaggi, inoltre, non si fermano ai soli dipendenti.

Il paradigma Fully Liquid Enterprise di Brain Computing, liberando le aziende e i lavoratori dalle catene degli uffici tradizionali, consente anche alle imprese di abbattere i costi operativi e, allo stesso tempo, incrementare la produttività delle risorse.

Consentendo ai dipendenti di lavorare in modo completamente flessibile, da casa o da qualsiasi luogo, si libera inoltre un potenziale di produttività e creatività fino ad ora inesplorato. La comunicazione tra i membri del team diventa più dinamica, incoraggiando la condivisione rapida delle idee e una maggiore collaborazione, il che si traduce inevitabilmente in una crescita organizzativa senza precedenti.

Inoltre, con la possibilità di bilanciare meglio vita e lavoro, lo stress legato agli spostamenti e agli orari fissi si riduce significativamente. Questa flessibilità non solo migliora il benessere generale dei lavoratori, ma contribuisce a renderli anche più soddisfatti e motivati.

Ecco, quindi, perché l’idea di una Fully Liquid Enterprise rappresenta un cambio di paradigma totale che si prefissa di andare oltre il mero telelavoro.

Mentre il giuslavorismo italiano spesso impone rigidi orari di lavoro e limiti spazio-temporali, il modello Fully Liquid proposto dall’azienda di Carmine Lamberti permette ai dipendenti di trovare un equilibrio tra vita privata e vita lavorativa. I lavoratori, così, non sono più costretti a trasferirsi per mantenere il proprio impiego, non sono obbligati ad incorrere in oneri legati a traslochi costosi e a rinunciare ai legami familiari.

In contrasto con le rigidità del sistema corrente, che sta dando prova di essere meno adattabile ai cambiamenti tecnologici e poco allineato alle aspettative e ai bisogni dei lavoratori moderni, la Fully Liquid Enterprise di Brain Computing si rivela essere una risposta alle esigenze attuali dei lavoratori e alle dinamiche del mondo contemporaneo.

Infine, se il giuslavorismo italiano spesso si ritrova a trascurare la questione ambientale, al contrario il modello Fully Liquid promuove effettive pratiche aziendali sostenibili. Riducendo la necessità di spazi di lavoro tradizionali, l’azienda liquida contribuisce attivamente alla riduzione delle emissioni di gas serra e dimostra un impegno tangibile verso la sostenibilità.

Basti pensare che da parte dell’azienda Brain Computing sono 3 i quintali di emissioni di anidride carbonica evitati in un anno. Ma i numeri non si fermano qui: ammonta a circa 125.000 euro la cifra risparmiata dai dipendenti aziendali in termini di carburante, parcheggi, pedaggi e manutenzione d’auto.

Considerando il tragico impatto che il carovita sta avendo sulle abitudini dei nostri connazionali, poiché secondo dati Eurostat in Italia il 63% delle famiglie sta faticando ad arrivare a fine mese, è ora che lo Stato prenda in seria considerazione le soluzioni pratiche di quest’azienda ed apra la strada a una legislazione che sostenga attivamente modelli aziendali come quello di Brain Computing, contribuendo così a costruire un futuro del lavoro più sostenibile, efficiente e adattabile alle esigenze della società contemporanea.