Il nuovo prospetto informativo per il massimale contributivo

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Un profilo di particolare delicatezza nel nostro sistema pensionistico è rappresentato dal massimale contributivo.  Per i lavoratori privi di anzianità contributiva che si iscrivono a fare data dal 1° gennaio 1996 a forme pensionistiche obbligatorie e per coloro che esercitano l’opzione al sistema contributivo si prevede cioè un massimale annuo della base contributiva e pensionabile (annualmente rivalutato), oltre il quale la retribuzione non deve essere assoggettata a prelievo di contribuzione previdenziale. Per il 2024 la “soglia” applicata è pari a 119.650 euro. Come specifica l’Inps in una recente Circolare costituiscono forme pensionistiche obbligatorie le diverse gestioni pensionistiche obbligatorie a cui sono iscritti i lavoratori dipendenti, le gestioni pensionistiche obbligatorie a cui sono iscritti i lavoratori autonomi, le Casse per i liberi professionisti.

Il presupposto è che il datore di lavoro abbia contezza dell’anzianità assicurativa del lavoratore in relazione al quale effettua gli adempimenti ai fini previdenziali, ragion per cui è tenuto ad acquisire una dichiarazione del lavoratore attestante l’esistenza o meno di periodi utili o utilizzabili ai fini assicurativi anteriori al 1° gennaio 1996; detta dichiarazione deve essere rilasciata anche nei casi in cui l’anzianità contributiva sia maturata anteriormente al 1° gennaio 1996 in Paesi dell’Unione europea o convenzionati con l’Italia . Nel caso di diversi rapporti di lavoro che si susseguono nel corso dell’anno, tenuto conto che le retribuzioni percepite in costanza di medesimi rapporti si cumulano ai fini dell’applicazione del massimale, il lavoratore deve esibire ai datori di lavoro successivi al primo la certificazione delle retribuzioni rilasciata dai precedenti datori di lavoro, nonché fornire gli elementi occorrenti per effettuare le relative operazioni nel caso di rapporti di lavoro simultanei

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Come evidenzia l’Ente previdenziale è emersa l’esigenza di procedere alla definizione di una piattaforma informativa finalizzata a estrapolare un prospetto che raccolga in maniera esaustiva tutti gli elementi informativi, noti all’Istituto, utili ad assolvere correttamente l’obbligo contributivo sia con riferimento alla presenza di periodi utili o utilizzabili ai fini dell’anzianità assicurativa collocata anteriormente al 1° gennaio 1996, sia in relazione all’avvenuta presentazione e/o autorizzazione della domanda di opzione al sistema contributivo. E’ stata allora  definita la nuova funzione denominata “PRISMA” (prospetto informativo sintetico per il corretto adempimento contributivo in relazione al massimale), che ha lo scopo di fornire le informazioni presenti negli archivi informatici dell’Istituto al momento della consultazione, utili a supportare il datore di lavoro nella valutazione del corretto adempimento dell’obbligo contributivo. La piattaforma, disponibile sia per i datori di lavoro che per gli operatori di Sede, fornisce un prospetto di sintesi dei dati riferiti all’anzianità assicurativa del lavoratore.   L’ Inps segnala che, in fase di prima applicazione, e a partire dal 10 aprile 2024, sono abilitati all’utilizzo della piattaforma “PRISMA” i datori di lavoro privati ,quali soggetti obbligati legalmente all’adempimento contributivo , che hanno alle dipendenze lavoratori iscritti alle forme pensionistiche obbligatorie gestite dall’INPS – Gestione privata.