Quali sono i conti esteri non pignorabili

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Trovandosi di fronte a quote non riscosse di un debito, diverse aziende si domandano se sia possibile procedere con il pignoramento di un conto corrente all’estero per estinguere quanto dovuto.

Benché la risposta sia affermativa, è importante segnalare che la procedura è complessa e presenta diverse criticità.

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Questo articolo fornisce chiarimenti riguardanti il pignoramento del conto corrente estero e le corrette procedure per verificarne l’esistenza.

Conto corrente estero: quando non è pignorabile e quando invece lo è

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Innanzitutto, è bene sapere che un cittadino italiano può aprire legalmente un conto corrente all’estero, ma deve rispettare le normative fiscali ed includerlo nella sua dichiarazione annuale dei redditi.

Tuttavia, accade frequentemente che molti individui nascondano i loro conti esteri al fine di aggirare l’adempimento fiscale, offuscandone il rintracciamento e complicando le operazioni finalizzate a saldare il debito.

In materia di recupero dei crediti, la legge italiana ha disposto anche le norme a cui attenersi per quando il conto corrente estero non è pignorabile e quando invece lo è.

Per potere procedere, è in primo luogo necessario un atto di precetto, che sollecita il debitore a saldare il debito contratto entro una finestra temporale indicata (solitamente 10 giorni). In caso di inadempienza anche a seguito della notifica, la banca può procedere direttamente a sbloccare la somma dovuta al creditore presente sul conto corrente.

Tuttavia, prima di attivarsi, è essenziale condurre delle indagini patrimoniali finalizzate ad ottenere una panoramica completa del patrimonio appunto del debitore, inclusa l’individuazione di eventuali conti correnti esteri.

Come identificare i conti correnti esteri

Poiché non esiste un registro centralizzato dei conti correnti esteri – cosa che invece accade per quelli italiani -, scoprire l’esistenza stessa di questi conti rappresenta solitamente la difficoltà principale per il creditore.

L’indagine risulta estremamente complessa: richiedendo competenze specifiche e, soprattutto, autorizzazioni legali, non è una procedura facilmente accessibile a chiunque.

Tuttavia, è possibile ottenere queste informazioni tramite ricerche condotte da professionisti specializzati, come agenzie che eseguono indagini patrimoniali a supporto di attività di recupero crediti.

La procedura per il pignoramento del conto corrente estero

Solo esibendo la documentazione rilevante, dettagliata e prodotta nel rispetto delle normative vigenti sarà possibile avviare le pratiche per il pignoramento di un conto corrente estero e recuperare un credito da parte di un debitore non pagante.

Una volta identificato il conto corrente estero, il creditore deve seguire una procedura complessa. La sentenza di condanna emessa dal giudice italiano funge da titolo per l’espropriazione in un Paese estero che ha aderito alla convenzione concernente l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale. Per i Paesi al di fuori di questa convenzione, sono invece previsti accordi bilaterali.

La procedura può richiedere l’intervento di avvocati esperti in diritto internazionale e può comportare costi maggiorati rispetto ai conti nazionali, a causa delle notifiche internazionali e delle spese legali aggiuntive.

In conclusione, se è vero che di base è possibile pignorare un conto corrente estero, si tratta pur sempre di un processo complesso che richiede conoscenze specializzate e risorse aggiuntive. Tuttavia, con le informazioni giuste ed il supporto di professionisti adeguati, si ha modo di recuperare un credito da un debitore non pagante anche attraverso i conti correnti esteri.