Velvet. Il nuovo linguaggio LLM. Gestire testi, audio e immagini in modalità multilingua

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“Stiamo usando l’intelligenza artificiale a lume di candela” dichiara al Corriere della Sera il Ceo di Almawave, Valeria Sandei (nella foto) bocconiana, membro del B7 Italy Advisory Board: “Questa trasformazione tecnologica potrà avere su tutti i comparti della nostra economia. E per cogliere la strategicità di questa strada ci devono essere società in grado di metterla in campo e produrla per conquistare il ruolo di attori protagonisti di questa “energia elettrica” del nuovo millennio».

Velvet. Il nuovo linguaggio LLM

Velvet, un modello di Large Language Model multimodale e multilingua si sta addestrando sull’infrastruttura di supercalcolo del Cineca di Bologna: sarà rilasciato al pubblico a fine 2024 in versione open source. “Spero che continui a crescere la consapevolezza che dobbiamo essere parte attiva di questa trasformazione” aggiunge Valeria Sandei: “Almawave è un pezzo di questa industria e vogliamo giocare un ruolo da protagonisti. È determinante che ci sia un contesto, un ecosistema che sia orientato a consolidare le competenze, a far crescere il settore da vari punti di vista, e una finanza che sostenga e supporti questo tipo di innovazione. Se pensiamo che l’AI avrà un impatto disruptive in tutti i settori, è evidente che sia essa stessa un settore che merita grande attenzione e investimenti”.

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Velvet è un grande modello del linguaggio che si caratterizzerà per la capacità di gestire testi, audio e immagini in modalità multilingua, con un focus importante su quella italiana. Sarà open source, accessibile a tutti, e verrà sviluppato utilizzando il supercomputer Leonardo del Cineca. “È una sfida tecnologica molto importante dalla quale non vogliamo esimerci” conclude Valeria Sandei: “Se pensiamo che queste tecnologie siano quelle del futuro e che siamo ancora all’inizio con tanti ambiti da migliorare e potenziare. E se conveniamo che questo tipo di tecnologia avrà un impatto così forte su tutti i mercati, vogliamo essere presenti non solo come adopter ma anche come produttori della nostra AI, così come abbiamo fatto nel corso di questi anni su altri fronti”.