Generali

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Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2015

– Utile netto primi 9 mesi a € 1,7 miliardi (+8,7%) superiore al livello di fine 2014
– Premi lordi superano € 54 mld (+5,1%), grazie a ottimo andamento del vita (+7%) e ripresa del segmento danni (+0,8%)
– Risultato operativo oltre € 3,8 mld (+4,7%) grazie al forte sviluppo della redditività danni (+4,8%) e buona tenuta della redditività vita (+3,9%)
– Operating RoE annualizzato al 13,9% in forte crescita
– Combined ratio in ulteriore miglioramento a 92,7% (-0,8 p.p.), nonostante maggiori sinistri catastrofali
– Posizione di capitale stabile: il pro-forma internal model Economic Solvency ratio a 196% (+10 p.p.), mentre il Solvency I ratio raggiunge il 166%

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Il Group CFO di Generali, Alberto Minali, ha commentato: “Nei primi nove mesi del 2015 Generali ha continuato a migliorare la performance tecnica, con una crescita significativa della raccolta premi e della redditività sia nel vita sia, in particolare, nel danni, conseguendo un utile netto di € 1,7 miliardi, già superiore a quello dell’intero esercizio 2014. Nel vita abbiamo proseguito il forte sviluppo dei prodotti Linked e di quelli puro rischio e malattia, con una raccolta netta superiore a € 11 miliardi, che avrà impatti attesi molto positivi sulla redditività dei prossimi anni. Nel business danni il combined ratio è migliorato ulteriormente in questi primi nove mesi, nonostante il maggiore impatto degli eventi catastrofali e la situazione tuttora fortemente competitiva dei mercati. I premi danni sono in crescita, trainati in particolare dai paesi CEE e dal business Non Auto. Questi risultati, uniti alla nostra forte e stabile posizione di capitale, hanno spinto l’operating RoE annualizzato al 13,9%, ben al di sopra del target del 13%. Inoltre la generazione di cassa, che rappresenta uno dei nostri principali target strategici per i prossimi anni, prosegue secondo i piani.
Siamo fiduciosi di poter terminare il 2015 con un utile netto significativamente superiore a quello del 2014, anche per effetto del buon contributo che ci attendiamo dall’ultimo trimestre dell’anno”.

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