Sotheby’s Milano, all’asta 50 anni di Arte Povera
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Il 29 e 30 novembre a Milano presso Palazzo Serbelloni
Mentre la galleria Levy Gorvy su Madison Avenue a New York ospita fino al 23 dicembre una rassegna curata dal critico e storico dell’arte italiano Germano Celant, che nel novembre 1967 sulla rivista Flash Art tenne a battesimo il movimento artistico italiano dell’Arte Povera ( movimento artistico di un gruppo di giovani creativi che lavoravano tra Torino, Bologna, Genova e Roma), Sotheby’s Milano batterà, in due tornate il 29 e 30 novembre, negli splendidi spazi di Palazzo Serbelloni, una selezione che omaggia il 50° anniversario di questa corrente oggi presente nelle collezioni più illustri del mondo.
Si tratta di fatto dell’unico appuntamento internazionale del secondo semestre per quanto riguarda il mercato italiano.
Beatrice Botta e Marta Giani, responsabili dell’asta per Sotheby, sono convinte che sia importante, per la buona salute del mercato dell’arte italiana pre e post war, mantenere a Milano questo appuntamento d’asta internazionale.
Il catalogo presentato da Sotheby’s Milano conta complessivamente 165 lotti e in fatto di qualità, ha ben poco da invidiare quelli proposti fino al 17 dicembre presso la mostra alla Estorick Collection di Londra, in particolare considerando il grande ritorno di interesse per l’Arte Povera a cui si sta assistendo sia in Italia che all’estero.
Un interesse, quello per l’Arte Povera, secondo Beatrice Botta, che non ha ancora raggiunto certamente il suo apice e che, molto probabilmente, si svilupperà a livello internazionale, specialmente americano, grazie anche ad una serie di mostre che stanno riportando l’opera del gruppo nato nel 1967 all’attenzione del pubblico.
I lavori dell’Arte Povera dagli anni sessanta, pur avendo conquistato una base molto solida di collezionisti, soprattutto in Italia, hanno mantenuto nel tempo prezzi d’asta contenuti, ad eccezione di alcune vendite della metà degli anni settanta, quando la fama del gruppo era al suo apice, e i recenti record milionari di Alighiero Boetti, Michelangelo Pistoletto, Mario e Marisa Merz e Jannis Kounellis.
Il catalogo e le quotazioni
Tra gli esponenti dell’Arte Povera presenti all’asta di Sotheby’s Milano
da evidenziare i lotti a firma di Salvatore Scarpitta che, a dieci anni dalla sua scomparsa, è presente in catalogo con due opere storiche: Goal Tender (lotto 31, stima: 180-250.000 euro) e Gravity ( lotto 25, stima: 450-600.000 euro ).
In catalogo, a Palazzo Serbelloni, ci sono anche i nomi che, in questi anni, hanno fatto grande l’arte italiana sul mercato internazionale.
Da Lucio Fontana, presente con varie opere, tra le quali un Concetto Spaziale, Attese del 1962 con tre tagli gialli (lotto 12, stima: 500-700.000 euro), Piero Manzoni (Achrome, fibra artificiale del 1961-62, stima euro250.000-350.000),
Enrico Castellani, Paolo Scheggi e Alberto Burri ( presente con “ La combustione plastica ”- lotto 28, valutazione: 280-350.000 euro).
I lavori presenti all’asta, per lo più appartenuti a collezioni private italiane, sono stati acquistati prevalentemente da parte di collezionisti amici direttamente dagli artisti, e sono rimasti di proprietà degli stessi fino ad oggi.
Michelangelo Pistoletto è presente con l’opera “Il Fotografo ”, quadro specchiante del 1975, stimato tra i 280.000 e i 350.000 euro.
Da segnalare la presenza anche di opere di Alighiero Boetti, reduce dal record londinese di ottobre registrato per un suo arazzo (Addizione, 1982), venduto per oltre 2 milioni e mezzo di euro.
All’asta milanese si possono trovare sue 14 opere, alcune di queste iconiche come “Alternando da uno a cento e viceversa” del 1977-78 ( stima euro 400.00-600.000) e “Senza titolo”, grande arazzo del 1988, stimato euro 250,000-350,000.
E ancora l’opera “ Il Vettore” di Agnetti presentata alla Galleria Sonnabend di Parigi nel 1975. Si tratta di 6 bacheliti che andavano a comporre un trittico. La sua valutazione oscilla dai 200.000 ai 250.000 euro ( lotto 6 ).
Inoltre da sottolineare la presenza della terracotta policroma smaltata di Leoncillo del 1949 “Senza titolo (donna con bambino)” , stimata euro 100.000-150.000.
Sotheby’s informa che l’esposizione nella giornata del 29 novembre è solo su appuntamento.
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