Phillips, +25% il fatturato nel 2017 grazie ai clienti asiatici

Walter Quattrocchi -
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La casa d’aste Phillips chiude il 2017 con un fatturato in crescita del 25%, superando i 700 milioni di dollari.

I protagonisti di quest’annata positiva per la casa d’aste inglese, ma in mano ai russi di Mercury Group, sono stati l’arte moderna, i clienti asiatici e il canale digitale .

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La casa d’aste Phillips opera in cinque comparti : contemporary art , design, gioielli/orologi (in partnership con Bacs & Russo), fotografia ed edizioni e batte aste a New York, Londra, Ginevra e Hong Kong.

Importanti opere d’arte moderna provenienti dalle collezioni Scheinbaum e Aberbach hanno consolidato nel 2017 le vendite di arte del XX secolo e contemporanea (421,8 milioni, +32% sul 2016) della casa d’aste inglese.
Un disegno di Picasso è stato venduto da Phillips per 9,3 milioni di dollari, rispetto ad una stima tra 1 e 1,5 milioni, ad un cliente asiatico.

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I clienti asiatici hanno contribuito considerevolmente ai successi di Phillips nel 2017 non solo a Hong Kong ma a livello globale: i clienti asiatici sono cresciuti del 133% dal 2015 e il totale delle vendite in Asia è lievitato del 13%.

Le vendite sul canale digitale da parte di Phillips sono aumentate del 65% rispetto al 2016, facendo registrare un fatturato di 33 milioni di dollari, mentre le offerte non vincenti sono cresciute dell’ 86% , raggiungendo i 110 milioni di dollari e contribuendo a far salire i prezzi delle opere aggiudicate.
Le opere vendute online sono state piu? di un quarto del totale (26%, il 18% in piu? del 2016).

Peter Doig è stato l’artista che con i suoi dipinti ha fatto registrare, durante le aste di Phillips, le vendite con l’importo più alto : “Rosedale” (1991) è stato venduto per 28,8 milioni di dollari e “Red House” (1995-96) per 21,1 milioni di dollari.

La vendita dell’orologio da polso Rolex Daytona di Paul Newman ha fatto registrare il terzo prezzo più alto dell’anno per Phillips , con la cifra record di 17,8 milioni di dollari (Phillips ha per il reparto degli orologi il controllo del mercato di fascia alta).

Da segnalare ancora nel 2017 la vendita di una scultura di Lichtenstein per 10,3 milioni di dollari, quella di un’opera dell’artista cubana Carmen Herrera per 1,18 milioni di dollari e quella del brasiliano He?lio Oiticica per 615.000 dollari.

Per il 2018 Phillips ha deciso di incorporare l’arte latino americana nelle aste di arte del XX secolo e contemporanea dopo il riscontro positivo registrato da parte dei collezionisti nel 2017, con l’apertura di uffici in Brasile e Messico.

Nel 2018 c’è una particolare attesa per l’asta di marzo a Londra dove sarà messo in vendita un Picasso del 1932.