Stefano Guidotti entra a far parte del team di P101

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Dopo oltre 10 anni di esperienze di co-investimento che hanno cementato visioni comuni e allineamento di intenti, Stefano Guidotti si unisce al team “storico” di partner di P101, composto dal fondatore Andrea Di Camillo, Giuseppe Donvito, Glenda Grazioli e Alessandro Tavecchio. Classe 1980, fino al 2020 Stefano Guidotti è stato alla guida di Milano Investment Partners SGR SpA, con cui ha lanciato e gestito da Managing Partner il Fondo MIP I, focalizzato in investimenti in realtà Consumer-Tech in fase di crescita in Italia ed Europa.

In precedenza Guidotti aveva maturato esperienze in ambito sostenibilità e climate-tech, con angoli di consulenza strategica e imprenditoriali (nell’ambito delle energie rinnovabili) negli Stati Uniti e in Svizzera. Dal 2009 al 2012 ha contribuito alla creazione e crescita del maggior network di acceleratori di startup sostenibili in Africa durante la sua collaborazione con ALTIS – Alta Scuola di Impresa e Società dell’Università Cattolica, ricevendo riconoscimenti internazionali tra cui un Ashoka Award. Dal 2012 al 2017 è stato CEO di U-Start, realtà da lui co-fondata, posizionatasi negli anni come uno dei principali attori di Venture Capital in Sud Europa, capace di veicolare investimenti da parte di grandi family office e HNWI verso società tech europee del calibro di Deliveroo, Secret Escapes, Sum Up, Wallapop, Airhelp e molte altre. Successivamente è stato per quattro anni CEO di Milano Investment Partners SGR SpA, con cui ha lanciato e gestito da Managing Partner il Fondo MIP I, focalizzato in investimenti in realtà Consumer-Tech in fase di crescita in Italia ed Europa. Ha all’attivo più di 40 investimenti in alcune delle realtà più di successo del panorama tech italiano ed europeo.

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Stefano Guidotti entra a far parte del team di P101 per supportare nella gestione di fondi esistenti e nuovi prodotti, con un focus su consumer-tech, purpose driven-tech e investimenti early growth.

Ispirato dalle parole della Commissaria Europea alla concorrenzaMargrethe Vestager, secondo cui “i cinesi hanno tutti i dati e gli americani hanno tutti i soldi. Ma quando vedo cosa abbiamo in serbo per noi in Europa, vedo che abbiamo uno scopo”, Guidotti è convinto che avere uno scopo, una ragione che vada oltre il profitto, il “purpose”, sia proprio ciò che può caratterizzare la cultura economica e imprenditoriale d’Europa. Puntare a migliorare il clima globale, combattere il riscaldamento del pianeta, risolvere il problema della povertà educativa, aumentare l’inclusione femminile nel mondo del lavoro, contribuire allo sviluppo di microimprese e attività di vicinato: in una parola, recuperare il capitalismo umanista di olivettiana memoria e traslarlo dentro nuove idee di impresa.

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L’Italia ha un enorme potenziale inespresso in questo ambito. E P101 ha nel proprio dna questo approccio. Lo dimostrano le sue origini (fin dal nome, legato a doppio filo alla cultura olivettiana) e il suo track record negli investimenti. Da Codemotion, piattaforma che ha come obiettivo il facilitare la transizione verso un mondo del lavoro più digitale, connettendo professionisti dell’IT e aziende e occupandosi di formazione settoriale per bambini e donne (oltre a comparire nella top ten del Politecnico di Milano tra le startup più finanziate del 2020, con un valore complessivo di 7,5 milioni). Ma anche Cortilia, il negozio online della spesa a chilometro zero, da poco diventata Società Benefit, e BorsadelCredito.it, che finanzia le pmi italiane sostenendole nel loro percorso di crescita. Ma anche, ancora, nel PropTech in Habyt, startup di housing as a service: una piattaforma che fornisce soluzioni abitative per giovani professionisti e che rende più efficiente e flessibile il processo di scelta e fruizione delle stesse. E nell’Ed-Tech, con Osteocom, la società di servizi educativi digitali per il settore dentale che offre contenuti formativi per conto di dentisti di eccellenza internazionale. O Velasca, che con le proprie calzature ha contribuito a ridare vita al distretto manifatturiero di Montegranaro. O ancora Colvin, che rivoluzionando il settore dei fiori recisi permette una filiera corta e a basso impatto ambientale.

L’obiettivo comune che sta alla base di tutti i progetti nei quali P101 ha investito è quello di rendere più efficienti interi settori o filiere produttive grazie alla tecnologia, con un profondo DNA di sostenibilità e impatto sociale. Questa è l’idea che guida il gestore di Venture Capital in ogni due diligence – al pari del business plan e della prospettiva di mercato – e che con l’ingresso di Stefano Guidotti sarà ulteriormente sviluppata.

“La tecnologia in Europa, per funzionare e poter dire la sua nel mondo dei big tech asiatici e americani, deve essere applicata a uno scopo. – commenta Stefano Guidotti, Partner di P101 – P101 da sempre finanzia e accompagna nello sviluppo soprattutto le persone che stanno dietro alle idee e ai modelli di business, perché una startup e la tecnologia su cui si basa sono di successo se cambiano il mondo e se lo fanno in maniera positiva. Un’idea che insieme a P101 intendiamo potenziare sempre di più.”