AideXa semplifica il finanziamento di chi fa impresa

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Chi fa impresa ha una serie di costi da mettere in cantiere: un insieme di spese da calendarizzare nel corso dell’anno tra costi fissi e variabili. Senza contare tutto quanto ruota intorno al segmento fiscale e contestualizzando per di più l’intero ammontare dei costi da fronteggiare all’interno di uno scenario post-pandemico che ha zavorrato l’andamento dell’intero settore PMI al netto di pochissimi segmenti di mercato. Non è lontana la data di pagamento da parte delle aziende italiane delle quattordicesime, che avviene tra giugno e luglio a seconda del settore di competenza o salvo accordi ad hoc che ne disciplinino il pagamento in altri periodi. Siamo prossimi alla scadenza della prima rata IMU (oltre agli obblighi che riguardano TASI e TARI) e il quadro fin qui delineato si completa con le scadenze delle principali imposte che un’impresa in Italia deve versare al Fisco: IVA, IRPEF, addizionale IRPEF, IRI, IRES e IRAP.

L’emergenza pandemica da cui stiamo faticosamente uscendo appesantisce ulteriormente il quadro economico delle PMI italiane: dall’ultimo rapporto Cerved sul tema emerge un calo atteso dell’11% sul fatturato annuo mentre la redditività lorda dovrebbe flettere addirittura di quasi il 20%. Ancora: quasi raddoppiata la quota di PMI a rischio default che sale dall’8,4% al 16,3% nel giro di un anno. Da un’analisi della CGIA di Mestre, inoltre, viene evidenziato l’onere fiscale cui le piccole e medie imprese vanno incontro nel nostro Paese: già due anni fa il carico fiscale complessivo si attestava in media al 59,1% dei profitti.

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Tutto ciò senza prendere in considerazione le voci di spesa che riguardano l’ammodernamento in azienda, che possono andare dall’acquisto di macchinari fino alla ristrutturazione o all’ampliamento degli spazi.

Uno scenario pieno di bucce di banana dunque, quello cui si affacciano ogni giorno i titolari delle PMI – ma anche delle partite IVA naturalmente – all’interno del nostro Paese. Un quadro, potremmo dire, in cui una boccata d’ossigeno è quella che può arrivare al tessuto imprenditoriale nostrano da parte di AideXa, una nuova fintech con un focus specifico sulle piccole imprese e le partite IVA. Nella fattispecie stiamo parlando del progetto che porta la firma di Roberto Nicastro (Chairman, Co-founder) e Federico Sforza (Chief Executive Officer, Co-founder), un progetto che ha già vissuto una prima tappa di grande successo perché i numeri non mentono. AideXa ha infatti chiuso una raccolta di 45 milioni di euro, di fatto il più grande primo round di finanziamento per una start-up fintech all’interno del nostro Paese.

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Nello specifico stiamo parlando di un player di settore che si presenta come un partner affidabile ed innovativo, in grado di favorire lo sviluppo dell’attività di aziende di piccole e medie dimensioni in Italia grazie al ricorso a strumenti innovativi nel campo dell’open banking e ad elevato contenuto tecnologico. AideXa può essere un valido aiuto in quanto permette di non incorrere ad esempio in ritardi e inadempienze dal punto di vista fiscale, fungendo da supporto per i pagamenti delle principali scadenze per professionisti ed imprese: prossimi appuntamenti, ad esempio, i già citati pagamenti dell’acconto Imu e del versamento dell’IVA nel mese di giugno.

Dal punto di vista operativo, ad esempio, una delle soluzioni più competitive sul mercato è X Instant. Si tratta di una modalità di finanziamento molto veloce ed altrettanto semplice. Semplice perché, per accedere alla richiesta, occorrono solo carta d’identità, codice fiscale, partita IVA e il collegamento al conto concorrente della banca con cui lavora l’azienda; veloce, anzi istantaneo, perché a fronte di un tempo di richiesta e compilazione delle relative pratiche che non supera nel complesso i 20 minuti, la risposta si ottiene in 48 ore. Da sottolineare anche la grande flessibilità garantita dal finanziamento X Instant che varia dai 10.000 ai 100.00 euro. Come a dire, una soluzione su misura per intercettare le più svariate esigenze proprie di questa fase (e non solo).

Alla base del successo del modello di prestito alle aziende e finanziamento d’impresa di AideXa, da un lato il trend del momento, che spinge sull’acceleratore del ricorso all’intelligenza artificiale e del segmento del Fintech anche nel mondo del finanziamento alle imprese. Dall’altro, e in misura di certo ancora più determinante, alcuni dei valori propri di AideXa: la capacità d’innovazione attraverso lo sviluppo di soluzioni di mercato, la velocità d’esecuzione affiancata all’affidabilità, la sicurezza e l’efficacia della gestione del rischio, insieme ad un rapporto di fiducia costruito con una rete di investitori e partner di alto profilo.

Il target cui si rivolge potenzialmente AideXa è una platea molto ampia, sulla carta 7 milioni di soggetti in Italia tra PMI, liberi professionisti e partite IVA. In una fase, di mercato e di economia in senso più lato, ricca di sfide da fronteggiare da parte della classe imprenditoriale italiana, l’obiettivo è quello di sfruttare i modelli di open banking, riuscendo a dare nuova linfa in termini d’impresa e di finanziamento alle aziende.