Il dollaro ritraccia dopo i toni accomodanti di Powell

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L’allentamento delle preoccupazioni sulla diffusione della variante delta e i toni accomodanti della Federal Reserve hanno supportato le valute rischiose e hanno fatto ritracciare il dollaro dopo i suoi recenti guadagni.

La riunione della FED di mercoledì scorso ha trasmesso messaggi piuttosto contrastanti, ma gli investitori si sono focalizzati sulle parole del presidente Powell. Il governatore ritiene che il recente picco dell’inflazione negli Stati Uniti sia solo temporaneo e che gli aumenti dei tassi di interesse siano ancora “molto lontani”. Powell è apparso in gran parte indifferente alla diffusione della variante delta, anche se pensiamo che le maggiori preoccupazioni per il virus abbiano fornito alle banche centrali almeno un motivo per ritardare qualsiasi misura restrittiva. La Banca d’Inghilterra si riunirà giovedì prossimo ma ci aspettiamo poche novità e probabilmente attenderà fino alla riunione di settembre prima di delineare i piani per normalizzare la politica monetaria.

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Salvo sorprese dalla BoE, il rapporto sui salari degli Stati Uniti di questo venerdì sarà probabilmente il principale evento nel mercato FX di questa settimana. Tuttavia, presteremo attenzione ai dati PMI rivisti per l’Eurozona (lunedì e mercoledì) e alla riunione della Reserve Bank of Australia di martedì. Quest’ultima dovrebbe rivedere la recente decisione di ridurre gli acquisti di asset.

EUR

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Una serie di dati macroeconomici relativamente incoraggianti ha aiutato a riportare l’euro brevemente al di sopra del livello di 1,19 rispetto al dollaro la scorsa settimana. Il dato sul PIL del secondo trimestre ha sorpreso al rialzo, con una crescita del 2% su base trimestrale rispetto all’1,5% previsto. C’è stato anche un calo più grande del previsto del tasso di disoccupazione e un forte aumento dell’inflazione tedesca. Finora, le pressioni inflazionistiche nell’area dell’euro sono state meno importanti rispetto a molti altri paesi, ma sarà interessante vedere come reagirà la BCE, finora accomodante, se questa ripresa dei prezzi si dimostrasse diffusa e sostenuta.

È improbabile che i dati PMI dell’Eurozona per questa settimana possano scuotere il mercato, quindi l’euro potrebbe muoversi per altri eventi, in particolare per il rapporto sui salari degli Stati Uniti di venerdì.

USD

La riunione del FOMC della scorsa settimana ha indebolito il dollaro rispetto a quasi tutte le altre valute, con l’indice del dollaro che è tornato a scambiare questa mattina intorno al minimo da un mese. Powell non sembrava particolarmente preoccupato per la recente diffusione della variante delta. Secondo il governatore le implicazioni negative sull’economia sono state via via minori durante le diverse ondate della pandemia degli ultimi mesi ed è ragionevole presumere che sarà così anche questa volta. Ha anche minimizzato l’impatto dell’aumento dell’inflazione negli Stati Uniti. A nostro avviso, questa insistenza sul fatto che il recente picco dell’inflazione sarà transitorio rende improbabile il rilascio di notizie sul tapering alla conferenza di Jackson Hole di agosto. Potremmo invece dover aspettare fino alla riunione del FOMC di settembre.

Nel frattempo, il rapporto sui salari di questo venerdì sarà fondamentale per il dollaro. Sembra che il mercato abbia aspettative relativamente elevate per il dato, quindi il rischio per il dollaro potrebbe essere di un ulteriore ribasso.

GBP

Le ultime due settimane sono state movimentate per la sterlina che è scesa drasticamente dopo il “Freedom Day” nel Regno Unito, poiché gli investitori temevano che una rapida rimozione di quasi tutte le misure restrittive avrebbe portato ad un aumento delle infezioni e ad una reimposizione delle misure in un futuro non troppo lontano. In realtà, ciò a cui abbiamo assistito finora è stato l’esatto contrario, con nuovi casi in calo di circa la metà rispetto al picco del 17 luglio. Siamo all’inizio, ma questo è un segnale incoraggiante e ha permesso alla sterlina di tornare ai massimi da cinque settimane sul dollaro.

Come accennato, non ci aspettiamo troppe novità dalla Banca d’Inghilterra questa settimana. Continua ad esserci una divisione tra i membri del MPC sulla natura del recente picco di inflazione ma con le preoccupazioni in merito alla variante delta, probabilmente dovremo aspettare fino alla riunione di settembre per un’eventuale revisione della politica monetaria.