Banca Intermobiliare

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Cooptazione e nomina a pesidente del Cda di Pierluigi Bolla e approvazione degli schemi di bilancio consolidato al 31 dicembre 2015

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Intermobiliare, tenutosi in data odierna a Torino, ha cooptato, ai sensi dell’art. 2386 Codice Civile, il dott. Pierluigi Bolla ad Amministratore non esecutivo.

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Il Consiglio di Amministrazione ha altresì deliberato di attribuire al dott. Pierluigi Bolla la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione.
All’atto della nomina il dott. Pierluigi Bolla ha dichiarato di non possedere azioni di Banca Intermobiliare.

Pierluigi Bolla, veronese, è laureato in Economia e Commercio all’Università di Verona e svolge attività industriale nel settore vitivinicolo. É Presidente del Consiglio di Amministrazione di Veneto Banca S.p.A. nonché Presidente e Amministratore Delegato della Spumanti Valdo S.r.l. con sede a Valdobbiadene (TV). In passato, ha ricoperto l’incarico di Vice Presidente nazionale della Federvini, Presidente del Wine&Food Institute di New York, Consigliere di Amministrazione dell’ENIT S.p.A., Commissario Straordinario dell’Ente Fiera di Verona, Presidente di Fattore Leasing S.p.A. e di Fratelli Bolla International Wines Inc.

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Il curriculum vitae del Presidente Bolla è reperibile sul sito www.bancaintermobiliare.com sezione corporate governance.
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Il Consiglio di Amministrazione di Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A. approva gli schemi del bilancio consolidato (stato patrimoniale e conto economico) al 31 dicembre 2015.
– Risultato consolidato negativo per 19,9 Milioni di Euro (Negativo per 9,7 Milioni di Euro al 31.12.2014).
– Risultato della gestione operativa: 33,3 Milioni di Euro (-28% rispetto al 31.12.2014).
– Raccolta complessiva invariata a 12 Miliardi di Euro (-2,2% rispetto al 31.12.2014).
– Confermata l’adeguatezza dei ratios patrimoniali: CET 1 Capital Ratio “pro forma” 14,76%; CET 1 Capital Ratio 14,04%; Tier 1 Capital Ratio 14,04% e Total Capital Ratio 14,23%.
 Cost Income Ratio in aumento: 76% al 31.12.2015 rispetto al 66,7% del 31.12.2014.
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Il Consiglio di Amministrazione di Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A., riunitosi oggi a Torino, ha approvato gli schemi di bilancio consolidati (stato patrimoniale e conto economico) al 31 dicembre 2015.

Banca Intermobiliare registra alla data del 31.12.2015 un risultato consolidato negativo di 19,9 Milioni di Euro (negativo per 9,7 Milioni di Euro al 31.12.2014) fortemente condizionato da significative rettifiche di valore che hanno inciso sul risultato complessivamente per 67,6 Milioni di Euro, di cui principalmente 53,1 Milioni di Euro per rettifiche di valore sui crediti e 6,8 Milioni di Euro per impairment su immobili derivanti da operazioni di recupero crediti.

Il risultato della gestione operativa si attesta a 33,3 Milioni di Euro in riduzione (28% a/a), sia per la contrazione del margine di intermediazione (-5,7% a/a), che ha risentito della contrazione dei ricavi dell’operatività finanziaria seppur in presenza di commissioni nette in aumento dell’8,1% a/a, sia per l’incremento dei costi operativi (+6% a/a), anche per effetto dei contributi ai fondi di risoluzione del sistema bancario sostenuti negli ultimi mesi del 2015.

La raccolta complessiva della clientela, pari a 12 Miliardi di Euro, risulta in lieve diminuzione (-2,2% rispetto al 31.12.2014); gli impieghi vivi, pari a 0,8 Miliardi di Euro, registrano una contrazione (-23,3% rispetto al 31.12.2014); i tassi di copertura della qualità del credito si attestano a livelli superiori ai dati medi del sistema bancario italiano (categoria banche minori); i ratios patrimoniali risultano superiori ai livelli minimi richiesti da Basilea III.

La raccolta complessiva consolidata al 31.12.2015 ammonta a 12 Miliardi di Euro al netto delle duplicazioni e registra una lieve diminuzione rispetto al dato omogeneo del 31.12.2014. Il decremento del comparto della raccolta diretta (pari a 0,42 Miliardi di Euro), è stato parzialmente compensato dalla variazione positiva della raccolta indiretta (0,15 Miliardi di Euro), quest’ultima trainata principalmente dalla crescita della raccolta investita in prodotti gestiti (+4,5% a/a).

Gli impieghi vivi verso la clientela sono pari a circa 0,8 Miliardi di Euro in diminuzione del 23,3% rispetto ad 1,1 Miliardi di Euro al 31.12.2014. In termini assoluti il decremento è pari a 247 Milioni di Euro ed è riconducibile sia al deterioramento intervenuto nell’esercizio di posizioni classificate in bonis al 31.12.2014, sia alla riduzione dell’esposizione creditizia verso la clientela nell’ottica del costante contenimento del rischio di credito.

L’esposizione delle attività creditizie deteriorate nette ammonta a 338,9 Milioni di Euro al 31.12.2015 in aumento del 12,9% rispetto ad 300,1 Milioni di Euro relativi al 31.12.2014. In particolare la crescita di 38,8 Milioni di Euro è riconducibile principalmente alle maggiori esposizioni creditizie classificate a sofferenza nell’esercizio pari a 34,2 Milioni di Euro. Per quanto riguarda i “coverage ratio” al 31.12.2015 si segnale che: il “tasso di copertura delle esposizioni creditizie in bonis” è pari al 0,77% (0,83% al 31.12.2014) superiore al dato di sistema pari al 0,6% ed il “tasso di copertura delle esposizioni deteriorate” è pari al 41,6% (39% al 31.12.2014) anch’esso superiore al dato di sistema pari al 38,2%.

Si conferma l’adeguatezza e la solidità patrimoniale della Banca relativamente ai criteri previsti dall’accordo di Basilea III. Il patrimonio di vigilanza complessivo (Fondi Propri), calcolato su base volontaria – data l’appartenenza al Gruppo Veneto Banca – ammonta a 272,7 Milioni di Euro (292,5 Milioni di Euro al 31.12.2014), l’eccedenza di Fondi Propri è pari a 127,1 Milioni di Euro (114,7 Milioni di Euro al 31.12.2014) e la Riserva di conservazione del capitale si attesta a 11,4 Milioni di Euro (13,9 Milioni di Euro al 31.12.2014). I coefficienti di vigilanza consolidati (determinati secondo i criteri transitori in vigore dal 2014) risultano adeguati alle soglie stabilite dall’accordo di Basilea III, il CET1 Capital Ratio si attesta a 14,04% (soglia minima a regime 7%), il Tier 1 Capital Ratio a 14,04% (soglia minima a regime 8,5%) e il Total Capital Ratio a 14,23% (soglia minima a regime 10,5%). Il Tier 1 Capital Ratio ed il Total Capital Ratio sono comprensivi dei requisiti propri per fondi specifici. Infine, si segnala che il CET1 Capital Ratio “pro forma” al 31.12.2015, stimato applicando i parametri indicati a regime, si attesterebbe al 14,76%.

In merito ai risultati economici consolidati del periodo si fornisce la seguente informativa di sintesi.

Alla data del 31.12.2015 il margine di interesse si attesta a €/Mln. 26,2, in riduzione del 5,8% rispetto a €/Mln. 27,7 relativi all’esercizio 2014, principalmente per il calo generalizzato dei tassi di interesse che ha condizionato il contributo degli interessi della clientela e del portafoglio di proprietà per l’intero periodo.

Il margine di intermediazione si attesta a 126,6 Milioni di Euro in diminuzione del 5,7% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente. La riduzione è riconducibile, pur in presenza di un buon andamento del margine commissionale (in crescita del 8,1%), al decremento del 5,8% del margine di interesse ed alla contrazione del 42,2% della redditività derivante dall’operatività finanziaria, che nel corso del 2014 era stata positivamente condizionata da eventi straordinari, quali incassi di dividendi significativi su alcuni titoli e da importanti realizzi sul ”banking book”.

Le commissioni nette realizzate nel 2015 ammontano a 83,6 Milioni di Euro, in aumento dell’8,1% (77,3 Milioni di Euro al 31.12.2014) principalmente per effetto delle commissioni generate dalla raccolta gestita che si attestano a 77,5 Milioni di Euro (+10,6% rispetto al 31.12.2014), anche grazie alle commissioni di performance registrate nel primo e nel quarto trimestre del 2015. Riguardo alle commissioni attive generate dalla raccolta amministrata, si registra una lieve calo del 3,4% rispetto all’analogo comparto nel periodo precedente, così come per le commissioni riconducibili alla consulenza finanziaria che risultano in flessione del 4,2%. Le altre commissioni registrano un buon incremento passando da 4,7 Milioni di Euro agli attuali 5,2 Milioni di Euro.

Le commissioni passive si sono attestate a 33,1 Milioni di Euro, in aumento dell’1,3% rispetto al 31.12.2014.

Il risultato dell’operatività finanziaria si attesta a 16,9 Milioni di Euro in forte decremento rispetto a 29,2 Milioni di Euro registrati nel 2014, anno che era stato condizionato, come precedentemente indicato, sia dall’incasso di dividendi significativi, sia da importanti realizzi sul ”banking book”.

In particolare i dividendi si riducono a 1,4 Milioni di Euro (8,1 Milioni di Euro, al 31.12.2014), il risultato netto della negoziazione registra un calo del 3,8% attestandosi a 10 Milioni di Euro ed il risultato da cessione di altri strumenti finanziari è risultato pari a 5,4 Milioni di Euro, in forte diminuzione rispetto ai 10,6 Milioni di Euro relativi al 31.12.2014.

Il risultato della gestione operativa al 31.12.2015 si attesta a 33,3 Milioni di Euro (-28% a/a) per effetto sia della contrazione del margine di intermediazione del 5,7%, sia per l’aumento dei costi operativi del 6%.

In merito alle spese amministrative, si segnala una crescita delle spese per il personale del 3,4% e delle altre spese amministrative del 15,2%, quest’ultime anche a fronte dei contributi relativi al meccanismo di risoluzione unico (c.d. Direttiva BRRD) e al sistema di garanzia dei depositi (c.d. Direttiva DGS), pari a un totale di 3,6 Milioni di Euro, che hanno appesantito i bilanci bancari negli ultimi mesi del 2015. A fronte di tali dinamiche il “cost income ratio” sale al 73,7% rispetto al 65,5% relativo al dato omogeneo relativo al 31.12.2014. Al netto degli oneri relativi a suddetti contributi, le altre spese amministrative sono risultate in crescita del 5,7%, in linea con le previsioni di budget.

Il risultato ante imposte al 31.12.2015 registra una perdita di 32,7 Milioni di Euro (perdita di 8,8 Milioni di Euro al 31.12.2014) a fronte principalmente di rettifiche di valore e accantonamenti complessivi per 67,6 Milioni di Euro (56,1 Milioni di Euro al 31.12.2014).

Detti oneri hanno riguardato rettifiche di valore nette su crediti ed altre operazioni finanziarie per 53,1 Milioni di Euro (44,5 Milioni di Euro al 31.12.2014), impairment su immobili derivanti da operazioni di recupero crediti per 6,8 Milioni di Euro, impairment su titoli “afs” per 3,6 Milioni di Euro (3,4 Milioni di Euro al 31.12.2014) ed accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri ed altri oneri per 4,1 Milioni di Euro (7,6 Milioni di Euro al 31.12.2014).

Il risultato ante imposte è stato invece positivamente condizionato dal contributo derivante dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto della partecipazione in Bim Vita pari a 1,6 Milioni di Euro (1 Milioni di Euro al 31.12.2014), detenuta pariteticamente al 50% con UnipolSai (Gruppo UGF).

Il risultato consolidato dell’operatività corrente al netto delle imposte segnala una perdita pari a 25,7 Milioni di Euro (perdita pari a 8,5 Milioni di Euro al 31.12.2014), dopo aver determinato puntualmente il carico fiscale corrente e differito di periodo per positivi 7 Milioni di Euro (positivi 0,3 Milioni di Euro al 31.12.2014).

A seguito del perfezionamento della cessione della controllata Banca Ipibi (ora Banca Consulia S.p.A.), avvenuto in data 5 marzo 2015 e per effetto di altri proventi e oneri relativi ai cespiti classificati in via di dismissione, il bilancio consolidato di Banca Intermobiliare beneficia di un risultato positivo delle attività in via di dismissione al netto delle imposte pari a 5,9 Milioni di Euro (negativo per 1,6 Milioni di Euro al 31.12.2014).

La perdita di periodo consolidato al 31.12.2015 ammonta pertanto a 19,8 Milioni di Euro (perdita di 10,1 Milioni di Euro al 31.12.2014) e – dopo aver determinato in negativi 0,089 Milioni di Euro il risultato di pertinenza di terzi (positivi 0,432 Milioni di Euro al 31.12.2014) – si rileva una perdita di periodo del gruppo pari a 19,9 Milioni di Euro (perdita di 9,7 Milioni di Euro al 31.12.2014).


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