FinecoBank

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Approvati risultati al 31 dicembre 2015. Miglior anno di sempre

– Utile netto: €191,1 milioni (+27,4% a/a)
– Utile netto rettificato per le poste non ricorrenti1 : €193,4 milioni (+28,2% a/a)
– Ricavi totali: €544,3 milioni (+20,6% a/a)
– Dividendo proposto: €0,255 per azione (+27,5% a/a, pay-out ratio 81%)
– Cost/Income ratio al 43%
– CET1 ratio al 21,39% (transitional)
– Raccolta netta: €5.490 milioni (+37% a/a)
– Più di 112 mila nuovi clienti (+9,1% a/a)
– 27,9 milioni di ordini eseguiti (+14,5%a/a)

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DATI AL 31 GENNAIO 2016
– Raccolta netta mese di gennaio 2016: €501,2 milioni (+28% a/a)
– 10.500 nuovi clienti da inizio 2016, +29% a/a. 1.057.000 i clienti totali (+9% a/a)
– Uno dei migliori mesi di sempre per il brokerage

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank S.p.A., ha approvato i risultati al 31 dicembre 2015.

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Alessandro Foti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank, dichiara: “Abbiamo chiuso un 2015 straordinario sotto tutti i punti di vista per Fineco, con risultati finanziari e commerciali che segnano nuovi record grazie alla forte crescita di tutte le aree della Banca. Un anno che ha confermato la solidità di un modello di business equilibrato e ben diversificato, in grado di affrontare con successo anche le fasi di mercato più complesse. Il 2016 si è aperto con dati molto solidi sia sul fronte della raccolta che del brokerage. Siamo molto soddisfatti anche per la crescita del numero di nuovi clienti, a conferma della solida customer experience. Risultati che ci permettono di guardare con ottimismo al 2016”.

TOTAL FINANCIAL ASSETS E RACCOLTA NETTA AL 31.12.15
Il totale delle attività finanziarie al 31 dicembre 2015 ha raggiunto i €55,3 miliardi, con un incremento del 12,1% rispetto a fine 2014, grazie a una raccolta netta nel 2015 di €5.490 milioni (+37% rispetto al 2014). Il dato di raccolta del 2015 rappresenta il miglior risultato annuale di sempre nella storia di Fineco confermando la forza di un modello di business in grado di cogliere in pieno alcuni dei principali trend strutturali in atto in Italia, quali la crescente domanda di consulenza evoluta e la digitalizzazione della società.

Nel 2015 il saldo della raccolta gestita si è attestato a €26,3 miliardi, con un incremento dell’ 11,2% rispetto ai €23,6 miliardi al 31 dicembre 2014, grazie alla raccolta sostenuta dai fondi comuni e, in particolare, dai prodotti ad open architecture guidata. Si evidenzia, in particolare, l’incremento dell’incidenza percentuale dei “Guided products & services” sul risparmio gestito, passata dal 36% del 31 dicembre 2014 al 45% al 31 dicembre 2015.

Il saldo della raccolta diretta è pari a €15,6 miliardi, in rialzo del 13,6% rispetto ai €13,8 miliardi al 31 dicembre 2014, grazie alla continua crescita della base di nuovi clienti e dei depositi “transazionali”, dati che confermano l’elevato e crescente grado di fidelizzazione della clientela.

Il saldo della raccolta amministrata è pari a €13,4 miliardi, corrispondente ad un incremento del 12,3% rispetto ai €12 miliardi al 31 dicembre 2014.

Il numero di promotori finanziari della rete Fineco al 31 dicembre 2015 è salito a 2.622 unità, in aumento del 3,5% rispetto a fine dicembre 2014.

Nel 2015 sono stati acquisiti più di 112 mila nuovi clienti, in crescita del 9,1% rispetto al 2014. Il numero dei clienti di Fineco al 31 dicembre 2015 si attesta a 1.048.000.

PRINCIPALI RISULTATI ECONOMICI AL 31.12.15
Il margine d’interesse si attesta a €245,2 milioni, in crescita del 7,4% rispetto al 2014 nonostante il contesto caratterizzato da tassi d’interesse in continua riduzione. Questo risultato è stato possibile grazie all’incremento dei volumi dei depositi e alla riduzione del costo della raccolta, che hanno più che compensato la riduzione degli interessi attivi collegata alla discesa dei tassi di mercato.

Le commissioni nette sono pari a €248,2 milioni e registrano una crescita del 26,8% rispetto al 2014. L’incremento è da imputare alla crescita in tutte le aree di business e in particolare delle commissioni relative ai prodotti di risparmio gestito, conseguente all’incremento della raccolta gestita e della penetrazione dei “Guided products & services”, la cui incidenza sul risparmio gestito è passata dal 36% al 45% nel corso dell’anno. Positivo anche l’andamento delle commissioni di distribuzione di prodotti assicurativi e delle commissioni di negoziazione e raccolta ordini strumenti finanziari, sostenuta dall’incremento del numero degli ordini eseguiti (27,9 milioni, +14,5% rispetto al 2014) a seguito di una maggiore volatilità dei mercati e dall’apprezzamento della piattaforma Fineco da parte della clientela.

I ricavi totali crescono a €544,3 milioni, in aumento del 20,6% rispetto ai €451,1 milioni riportati nel 2014. Ricavi ben distribuiti tra tutte le aree di business della Banca: l’attività di Investing ha contribuito con €156,5 milioni (+33%), il Brokerage con €149,7 milioni (+31,5% rispetto al 2014 dei ricavi ‘core’ escludendo il margine di interesse), e il Banking con €239,7 milioni (+11%).

Il totale costi operativi si è attestato a €232,5 milioni rispetto ai €212,1 milioni al 31 dicembre 2014, con un calo del cost / income ratio al 43% dal 47% al 31 dicembre 2014.

Tra le spese si evidenzia il costo derivante dall’adozione di piani di stock granting a favore del top management, delle risorse chiave della banca e dei promotori finanziari (pari a €13,6 milioni), che nell’esercizio precedente aveva impattato per soli sei mesi.

I costi del personale si attestano a €75 milioni e i costi amministrativi a €148,5 milioni, comprensivi di spese a sostegno dello sviluppo della rete e di una Tobin Tax più elevata rispetto al 2014 (coerente con l’incremento dell’attività di brokerage). I costi di gestione correlati alla macchina operativa sono cresciuti nell’anno solo di €3,3 milioni a conferma dell’efficace leva operativa della Banca.

In crescita del 30,4% rispetto al 2014, il margine operativo lordo si attesta a €311,7 milioni.

L’utile ante imposte è pari a €288,1 milioni, in crescita del 25,4% rispetto al 2014.

L’utile netto del periodo è pari a €191,1 milioni con un incremento del 27,4% rispetto ai €149,9 milioni registrati al 31 dicembre 2014, grazie principalmente all’incremento delle commissioni nette e al risultato di negoziazione, coperture e fair value che hanno ampiamente compensato l’incremento dei costi.

L’utile netto rettificato dell’accantonamento al Fondo di Solidarietà istituito in relazione alle perdite subite dai portatori dei prestiti subordinati delle quattro banche italiane oggetto di risoluzione e degli oneri per il Piano Industriale del Gruppo UniCredit è pari a €193,4 milioni, in rialzo del 28,2% rispetto all’utile 2014 (rettificato per il Fondo Interbancario Tutela Depositi) pur includendo il contributo per il Deposit Guarantee Scheme.

Fineco nel corso del 2015 conferma la sua solida posizione patrimoniale con un CET1 ratio (transitional) che si colloca al 21,39% al 31 dicembre 2015.

Nello stesso periodo il patrimonio netto si è attestato a €632,8 milioni, in aumento del 14,6% rispetto al dato a fine 31 dicembre 2014 di €552,3 milioni.

PRINCIPALI RISULTATI ECONOMICI DEL QUARTO TRIMESTRE 2015
Il margine d’interesse nel quarto trimestre si attesta a €63,2 milioni, stabile rispetto al terzo trimestre 2015 nonostante la continua riduzione dei tassi d’interesse e in crescita del 13,2% rispetto al quarto trimestre del 2014 supportato da volumi in aumento e da un minore costo della raccolta.

Le commissioni nette nel quarto trimestre sono pari a €62,5 milioni, in crescita del 2,4% rispetto al terzo trimestre 2015 e del 18,2% rispetto al quarto trimestre del 2014 principalmente supportata dall’incremento delle commissioni ricorrenti del risparmio gestito.

I ricavi totali crescono a €136,8 milioni, in aumento del 16,2% rispetto ai €117,8 milioni riportati nel quarto trimestre del 2014 con una positiva contribuzione da parte di tutte le aree di prodotto. Il leggero calo rispetto al terzo trimestre 2015 (-2,1%) è principalmente riconducibile alla voce saldo altri proventi/oneri a seguito di rimborsi assicurativi avvenuti nel terzo trimestre.

Il totale dei costi operativi nel quarto trimestre si è attestato a €58,9 milioni rispetto a €54,1 milioni nel terzo trimestre 2015 e a €53,8 milioni del quarto trimestre 2014, tornando al suo livello fisiologico del 2015 dopo il rallentamento delle spese di marketing durante la stagione estiva.

Il margine operativo lordo nel trimestre si attesta a €77,9 milioni, in riduzione del 9,1% rispetto al terzo trimestre 2015 e in crescita del 21,7% rispetto al quarto trimestre del 2014.

L’utile ante imposte è pari a €63,6 milioni, in crescita del 5,5% rispetto al quarto trimestre del 2014 e in calo del 23,3% rispetto al terzo trimestre 2015 principalmente per le poste non ricorrenti e il contributo per il Deposit Guarantee Scheme.

L’utile netto del quarto trimestre è stato pari a €42,2 milioni, in calo del 23,4% rispetto al terzo trimestre 2015 e in rialzo del 3,9% rispetto ai €40,6 milioni registrati nel quarto trimestre del 2014.

DATI AL 31 GENNAIO 2016
Il forte trend di crescita prosegue anche nel 2016: la raccolta netta relativa al mese di gennaio si è attestata a €501 milioni, con un incremento del 28% rispetto a gennaio 2015. Il mix della raccolta risulta coerente con la forte volatilità registrata sui mercati: la raccolta amministrata è stata pari infatti a €414 milioni a seguito dell’aumento dell’attività di brokerage da parte della clientela, mentre la raccolta diretta si è attestata a quota €259 milioni e la raccolta gestita a €-171 milioni

La raccolta tramite la rete di promotori finanziari è stata pari a €429 milioni, in crescita del 20% rispetto a gennaio 2015.

In continua accelerazione anche l’acquisizione della clientela: nel mese di gennaio 2016 sono stati acquisiti circa 10.500 nuovi clienti, +29% rispetto a gennaio 2015 portando cosi il numero dei clienti totali al 31 gennaio 2016 a circa 1.057.000, in crescita del 9% rispetto ai circa 970.000 al 31 gennaio 2015.

Si evidenzia, inoltre, che gennaio 2016 è risultato uno dei migliori mesi di sempre per l’attività di brokerage a conferma della solidità del modello di business di Fineco.


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