Ransomware sempre più diffusi

-

La storia insegna. Secondo quanto rivelato dal Data Breach Investigation Report 2018, quando il National Healthcare Service (NHS), il sistema sanitario nazionale del Regno Unito, fu colpito da attacchi Ransomware, insieme ad altre 786 società, fu una corsa contro il tempo per riprendere rapidamente il controllo delle operazioni mediche e per riconquistare la fiducia dei clienti.

Con l’avvento della Digital Transformation, i dati hanno assunto un ruolo chiave per le aziende. Per questo motivo è importantissimo prepararsi al meglio agli attacchi ransomware, nonché ai problemi di perdita e integrità dei dati, al fine di garantire tempi di recupero rapidi. Nell’era della societa’ “Always On” abituata alla gratificazione istantanea, infatti, i clienti si aspettano un servizio sempre disponibile, indipendentemente dalle problematiche informatiche in atto.

Nella frenesia del mondo digitale, gli utenti hanno accesso a tutto ciò di cui hanno bisogno, sempre più velocemente e ad un livello più avanzato che mai, e, di conseguenza, anche le aspettative sono più elevate; diventa pertanto essenziale riuscire a fidelizzare il cliente al proprio brand. Salesforce ha rivelato nel suo recente report “State of the Connected Customer”  che “il 92% dei clienti ritiene che l’esperienza fornita da un’azienda sia importante quanto il prodotto o il servizio che offre”.

In questo scenario, offrire un rapido ripristino dei servizi aziendali durante tutti i processi critici è l’obiettivo della maggior parte dei CIO e dei CTO. Infatti, visto l’elevato investimento nell’acquisizione di nuovi clienti (una recente ricerca di Hubspot mostra che il costo è aumentato di oltre il 50% negli ultimi 5 anni) è necessario attuare strategie adeguate ad assicurarne la fidelizzazione. Diventa, quindi, di primaria importanza garantire sempre la disponibilità dei dati, la loro perfetta gestione e il veloce recupero.

Per molti anni, le imprese hanno implementato soluzioni incentrate sul backup, ma ora è tempo di abbandonare questo approccio per assumerne uno più incentrato sulla recovery dei dati.

Quindi, oggi cosa devono cercare le aziende in un’infrastruttura di backup e ripristino?

  • Tempi di recupero: questa è un’area di interesse crescente, in quanto la maggior parte delle realtà fatica a rendere più rapidi i tempi di recupero. L’attesa del completamento della recovery, infatti, è uno dei fattori che influenza più significativamente l’esperienza del cliente.
  • High Availability: la necessità di ripristinare rapidamente i dati implica che l’infrastruttura sia altamente disponibile. Nessuna impresa può attendere diverse ore per il recupero dei dati, pena la scelta della concorrenza da parte dei clienti.
  • Bilanciamento di costi e prestazioni: il costo non può essere troppo elevato, ma con le soluzioni Flash la sostituzione di supporti a basso costo/alta capacità per velocizzare i backup non è praticabile a causa dei prezzi. I problemi di prestazioni andrebbero pertanto risolti attraverso una migliore architettura di rete.
  • Flessibilità (“Elasticità”): un modello di Capacity on Demand (COD) significa maggiore flessibilità aziendale e un aumento dei ricavi.

A causa di una sempre maggiore dipendenza dai dati, le imprese sono ora obbligate a pianificare e costruire infrastrutture IT che consentano un recupero dei dati sensibili sempre più rapido. Questo significa dover rivalutare le decisioni prese in passato e implementare strumenti di recovery adeguati a soddisfare SLA sempre più rigorosi. Il focus si sta, quindi, spostando dalla velocità di backup alla velocità di restore, al fine di fornire una maggiore flessibilità per rispondere adeguatamente alle trasformazioni digitali in atto.

I clienti si aspettano che il proprio business viaggi sempre veloce: la flessibilità dell’infrastruttura di backup, insieme alla velocità di backup e restore, è oggi forse la componente più importante per raggiungere l’efficienza operativa.