Cosa fa Ebury, la fintech globale?

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Ce lo dice Marta Bonati, Country Manager Italia di Ebury

D: Chi è Ebury e quale vantaggio competitivo offre?

Ebury è una società fintech specializzata in pagamenti e incassi internazionali in valute estere, soluzioni di gestione del rischio cambio e finanziamenti all’importazione. Tratta più di 140 valute, sia per i mercati principali sia per quelli emergenti, offre soluzioni di gestione della liquidità, tra cui conti in più di 30 valute, e del rischio di cambio. Da più di 10 anni Ebury aiuta le organizzazioni ad eliminare le frontiere con soluzioni personalizzate di gestione valutaria contribuendo ad accelerare e semplificare le loro operazioni internazionali.

Ebury è stata fondata da Salvador García e Juan Lobato nel 2009 a Londra (nel 2018 in Italia). Da allora, l’azienda ha ampliato la propria presenza sul mercato globale fino a una rete di 24 uffici in 20 paesi e oltre 1.200 dipendenti. La fintech offre soluzioni finanziarie rivolte principalmente a piccole e medie imprese e midcaps nel campo del commercio internazionale, fornendo competenze e servizi normalmente riservati solo alle grandi aziende.

A differenza di altre società di servizi finanziari, abbiamo sviluppato una tecnologia interna che ci permette di offrire una combinazione unica di soluzioni di pagamento, gestione valutaria e di finanziamento per soddisfare le esigenze delle imprese internazionali e accelerare la loro crescita; ad esempio Ebury consente di sterilizzare il rischio di eventuali perdite dovute all’oscillazione dei cambi, offrendo prodotti che fissano fin da subito il tasso di cambio, utilizzato per convertire in futuro flussi in valuta estera. Il tutto ad un prezzo più  competitivo rispetto a quello applicato alle medie e piccole imprese dal sistema bancario tradizionale. Per quanto riguarda, invece, la gestione dei flussi internazionali, il nostro punto di forza risiede nella possibilità di trattare oltre 140 valute ed aprire conti correnti in tempi molto rapidi in oltre 20 paesi. Nell’ultimo anno, il volume delle operazioni transate da Ebury è stato di 21 miliardi di dollari.

D: L’innovazione di Ebury ha attirato anche l’interesse di partner e investitori strategici?

Certamente, nel 2015 Ebury è stata protagonista di una delle più grandi operazioni di aumento di capitale nel settore fintech in Europa – valutata in 77 milioni di euro – che ha portato tra i partner del progetto alcuni tra i più stimati investitori nel settore delle nuove tecnologie a livello mondiale, come Vitruvian Partners e 83North.  Allo stesso modo, nel novembre 2019, Banco Santander ha fatto un investimento strategico in Ebury di 350 milioni di sterline (circa 400 milioni di euro), che ha consentito alla società di rafforzare la propria posizione nel mercato e accelerare la crescita, oltre che a migliorare il valore della sua proposta.

Relativamente alle partnership, tra i principali partner di Ebury c’è SACE, l’Export Credit Agency italiana che sostiene le imprese italiane nelle loro attività di export e internazionalizzazione, attiva anche nelle garanzie finanziarie sul mercato domestico e sui progetti green. Ebury è inoltre partner di Azimut nella piattaforma Azimut Marketplace, la nuova iniziativa di Azimut Group e Step che aggrega ed offre i migliori servizi finanziari presenti sul mercato a sostegno delle PMI e si affida ad Ebury come fornitore di soluzioni di gestione dei pagamenti cross border.

D: Quali sono i servizi offerti da Ebury nello specifico?

Il commercio e le relazioni internazionali hanno promosso un volume maggiore di transazioni in valuta estera da parte di società e organizzazioni italiane. Tuttavia, lavorare con valuta estera comporta un rischio intrinseco che deve essere gestito in modo efficiente.

Le soluzioni Ebury sono sviluppate per aiutare le aziende ad accelerare la loro crescita ed espansione internazionale, attraverso:

  • finanziamento import;
  • gestione del rischio di cambio;
  • transazioni valutarie;
  • multi-pagamenti;
  • conti in valuta.

Ebury consente alle aziende di operare con valuta locale da quasi ogni parte del mondo; inoltre  attraverso la tecnologia proprietaria, la fintech ha implementato la piattaforma Ebury Online con cui seleziona le migliori soluzioni per la gestione del rischio di cambio tenendo conto dell’attività, dei flussi commerciali e della propensione al rischio dei suoi clienti. Tutte le operazioni di cambio vengono eseguite nella massima sicurezza, trasparenza ed efficacia, indipendentemente dal paese con cui opera l’azienda.

D: Quali sono i vantaggi competitivi rispetto a una Banca tradizionale?

Come dicevo prima, lavorare con valuta estera comporta un rischio intrinseco che deve essere gestito in modo puntuale, perché la volatilità del mercato dei cambi può impattare negativamente il risultato economico derivante dalla gestione caratteristica di un’azienda. Noi rispondiamo alle esigenze di un bacino di clienti, come quello delle piccole e medie imprese, a cui le banche tradizionali propongono un servizio di risk management spesso approssimativo, perché questi istituti operano solo nelle valute principali e i clienti sono affidati a gestori che non conoscono a fondo i mercati finanziari. Inoltre, la presenza di nostre filiali in 20 paesi, dall’Australia fino al Brasile (solo per citarne due), ci permette di gestire i pagamenti internazionali in modo più rapido rispetto alle banche tradizionali e con spese di bonifico pressoché pari a zero.

Rispetto agli anni passati, quando sembrava ci fosse una contrapposizione tra fintech e mondo bancario tradizionale, ora c’è una nuova tendenza, basata sulla collaborazione, con le fintech che vengono considerate complementari al business bancario e Ebury è pronta a cavalcare questo nuovo trend.