Il grado di assicurazione delle PMI

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Le Piccole e Medie Imprese rappresentano l’ossatura fondamentale del tessuto produttivo del nostro Paese.  In un periodo caratterizzato come è l’attuale da una forte componente di incertezza è interessante analizzare quale se e come si assicurino.

Nella Relazione annuale dell’Ivass si riporta uno specifico focus in cui si riportano i risultati dell’Indagine sulle imprese industriali e dei servizi condotta dalla Banca d’Italia in cui  è stato esaminato il grado di copertura delle PMI contro i principali rischi, con particolare riferimento alle polizze assicurative contro danni diverse da quelle obbligatorie per legge, tra cui furto e incendio, trasporto merci, credito e cauzioni, rischio cyber, responsabilità verso terzi e dipendenti, rischi naturali e climatici.

Le coperture assicurative più diffuse sono relative ai danni per incendio e furto (94% del campione) e per r.c. verso terzi e dipendenti (93%). Nonostante l’Italia presenti un rischio ambientale elevato, solamente il 68% delle imprese ha stipulato una polizza contro i rischi naturali e climatici.

Il fenomeno della sottoassicurazione risulta particolarmente intenso per le coperture sui rischi cyber (21%).Distinguendo per tipologia d’impresa industriale o di servizi, non si osservano differenze rilevanti per i rischi furto e incendio, r.c. verso terzi e cyber.

Le imprese industriali tendono a ricorrere maggiormente, per l’attività svolta, a coperture per rischi naturali e climatici, trasporto merci, credito e cauzioni.

Il fattore dimensionale incide sulla propensione a stipulare una copertura assicurativa; le imprese industriali di maggiore dimensione, con oltre 200 addetti, tendono più frequentemente a sottoscrivere polizze, con un differenziale significativo rispetto alle imprese con meno di 50 addetti per i rischi cyber (39% contro 18%), credito e cauzione (55% contro 34%) e per quelli naturali e climatici (89% contro 73%).

In termini di spesa, i costi sostenuti dalle PMI che si assicurano per almeno un rischio sono pari allo 0,55% del fatturato complessivo. L’incidenza è in media inferiore per le imprese con più di 200 addetti e risulta maggiore per le imprese che operano nei servizi.

Più del 14% delle PMI nel campione scelgono poi di non assicurarsi anche quando uno specifico rischio è considerato rilevante per l’attività imprenditoriale .

Le principali motivazioni della mancata assicurazione sono per il 56% la percezione di premi elevati rispetto al danno atteso e per il 38% l’assenza di informazioni sui prodotti assicurativi. Il 4% non ha fiducia nelle compagnie di assicurazioni e solo il 2% segnala di non essere in grado di sostenere il costo del premio.