Ipo sostenibile, linee guida per la raccolta di capitali delle Pmi. Le nuove normative

Marco Rosichini -

È possibile coniugare finanza, economia reale e sostenibilità?

Questo l’interrogativo di fondo della presentazione del volume, edito da Dike Giuridica Editrice, Ipo sostenibile, linee guida per la raccolta di capitali delle Pmi, risultato della collaborazione tra IRTOP Consulting, boutique finanziaria specializzata nella consulenza strategica sui Capital Markets e la quotazione delle PMI, e Pavia e Ansaldo, studio legale italiano indipendente attivo in Italia e nel mondo da 60 anni. La ratio di questo progetto nasce dal Ddl capitali, congeniato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giorgetti, con l’obiettivo di attuare una riforma organica che incentivi e semplifichi la quotazione delle società, diffondendo parallelamente l’azionariato della Borsa italiana per accrescere la competitività delle imprese ricorrendo al mercato dei capitali.

Un framework ESG per una specifica tipologia di IPO

Moderati dalla giornalista de Il Sole 24 Ore Lucilla Incorvati i vari relatori si sono focalizzati nel delineare, sulla scia dei framework normativi e regolamentari di hard law e soft law, possibili caratteristiche sostanziali di una IPO Sostenibile, spronando idealmente le Autorità competenti (in tal caso la Commissione Europea) relativamente all’opzione di prospettare un framework ESG per una specifica tipologia di IPO. Nel corso della tavola rotonda sono intervenuti Stefano Bianchi, Managing Partner Pavia e Ansaldo; il Professor Francesco Timpano, ordinario di Politica Economia presso l’Università Cattolica e coordinatore Gruppo di Lavoro sulla Finanza Sostenibile; Anna Lambiase, CEO di IRTOP Consulting; Mia Rinetti, Partner Pavia e Ansaldo; Maria Ameli, Head of Corporate, Real Estate & Art Advisory Banca Generali; Milena Prisco, Of Counsel, Responsabile ESG Pavia e Ansaldo.

Linee Guida per la Raccolta di Capitale delle PMI

Maria Ameli, Head of Corporate, Real Estate&Art Advisory di Banca Generali dichiara:Siamo molto felici di aver collaborato al “corposo lavoro” sulle Linee Guida per la Raccolta di Capitale delle PMI: ambito al quale riconosciamo un importante valore e in cui crediamo fortemente. Banca Generali in particolare si è distinta nel tempo per l’approccio orientato alla Sostenibilità, includendo sin da principio le tematiche ESG nel core business e assumendo un ruolo chiave nell’avvicinare e orientare il risparmio privato delle famiglie agli investimenti sostenibili ESG. Con particolare riferimento al mondo delle PMI, spina dorsale del nostro tessuto imprenditoriale, l’approccio alla sostenibilità come driver di crescita nel medio-lungo periodo rappresenta una grande opportunità da cogliere con serietà e impregno in questo momento”. 

La sostenibilità

Il tema della sostenibilità, in particolar modo quella legata al mondo della finanza, rappresenta una necessità irrinunciabile per i tanti investitori e le tante imprese che ogni giorno competono sul mercato globale. Lo è ancor di più oggi dal momento in cui il paradigma è radicalmente cambiato rispetto al passato. Conformemente al Magistero della Chiesa di Papa Francesco si avverte la necessità di abbracciare un modello che sia inclusivo e sostenibile, praticando il passaggio da una conformazione economica di stampo shareholder ad una di stampo stakeholder. Di conseguenza le strategie di investimento devono tener conto non solo del ritorno economico atteso dallo stesso investimento, ovvero del plusvalore economico, ma anche di rendimenti non-finanziari che accrescano il benessere sociale generale mitigando gli impatti degli sconvolgimenti climatici, economici e sociali. In questo senso le quotazioni in borsa rappresentano una leva significativa della finanza sostenibile attraverso la quale le imprese potranno raggiungere un’IPO ottimale migliorando, allo stesso tempo, il ricambio generazionale, l’organizzazione manageriale, la struttura societaria e la posizione di competitività.

L’IPO sostenibile

Ma cos’è la sostenibilità e in che misura si può realmente configurare l’IPO sostenibile? Anzitutto il termine sostenibilità, coniato nel 1972 dalla Conferenza ONU sull’Ambiente Umano, ha assunto ormai un uso alquanto inflazionato. Difatti, si sente spesso della necessità di cambiare modello di riferimento, di attuare una specie di “rivoluzione copernicana” verso una sostenibilità ambientale, economica e sociale. D’altronde, sono stati gli stessi eventi a tracciare il percorso dell’umanità verso un nuovo archetipo di crescita economica. Prima la pandemia da Covid19, poi la guerra in Ucraina, senza dimenticare, ovviamente, i recenti rivolgimenti climatici in cui i governanti nazionali hanno confermato di aver adottato scelte politiche più finalizzate al consenso che alla sicurezza e prevenzione dei territori. Tutto ciò si riversa sul mondo delle PMI e della finanza sostenibile, facendo traballare gli stessi fattori ESG (ambientale, sociale e di governo societario), ovvero quei fattori che qualificano un’attività come sostenibile. Nelle decisioni di investimento servono perciò nuove linee guida, in conformità con l’evoluzione normativa a livello europeo, che prospettino una nuova definizione di IPO sostenibile.

L’avv. Milena Prisco (studio Pavia e Ansaldo) precisa:L’IPO sostenibile “fa dialogare” in maniera virtuosa la finanza sostenibile con l’economia reale, portando le PMI ad implementare nuovi modelli di business grazie a modelli legali ESG, che abbiamo elaborato sulla base della nostra esperienza ed expertise che trasversalmente coinvolge le diverse branche del diritto di impresa”.

L’intervento di Anna Lambiase

A tal proposito Anna Lambiase ha sottolineato quali siano gli elementi strutturali della “E”, della “S” e della “G” della IPO Sostenibile, la quale a sua volta si fonda su tre principi fondamentali: la buona governance; la trasparenza del reporting e lo use of proceeds in chiave ESG. Secondo la CEO di IRTop Consulting una IPO si presenta come sostenibile “quando la società è dotata si una buona governance in termini di composizione degli organi sociali, capace di gestire e prevenire i Rischi ESG, perseguire nel lungo periodo il Successo Sostenibile o il beneficio comune nel caso di Società benefit mediante un use of proceeds volto al conseguimento o alla promozione di obiettivi di sostenibilità, garantendo la trasparenza dei Fattori ESG attraverso il reporting di sostenibilità con dati comparabili e misurabili”.

E conclude con queste parole: “L’IPO sostenibile rappresenta un importante pillar per la competitività del mercato dei capitali, in coerenza con il processo di semplificazione delineato dal recente DDL Capitali. Grazie all’importante track record che abbiamo maturato sul mercato azionario e sulla sostenibilità, intendiamo assumere il ruolo di riferimento in Italia per le IPO sostenibili su EGM di selezionate PMI”.