PNRR, innovazione e le normative di riferimento: le opportunità offerte al mondo della cultura

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di Vincenzo Paduano, CEO di Culturatela

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Ministero della Cultura prevede che le risorse destinate al settore finanzino investimenti presenti nella Missione 1 (“Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo). Tale comparto è stato indubbiamente uno dei più colpiti dalla pandemia, ma rappresenta uno degli ambiti più redditizi dell’economia italiana e uno dei veicoli per la crescita dell’intero sistema Paese.

Le Misure previste dal Piano sono tre:

  • Misura 1 – Patrimonio culturale per la prossima generazione;

  • Misura 2 – Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale religioso e rurale;

  • Misura 3 – Industria Culturale e creativa 4.0.

Una delle principali linee di azione riguarda, come dicevamo, la digitalizzazione e l’innovazione delle imprese culturali e creative e del patrimonio artistico. Sia il Governo che la stessa Unione Europea, stanno puntando su sostenibilità e digitalizzazione con l’obiettivo di attuare quella trasformazione radicale della società e dell’economia, necessaria per un cambiamento globale.

In particolare, viene promossa la digitalizzazione delle immagini delle opere d’arte ma anche di quanto custodito in archivi e biblioteche al fine di permettere un accesso universale al patrimonio culturale e di facilitarne la divulgazione. Questo genererà delle infrastrutture digitali capaci di custodirne la memoria e di aiutare le imprese a sfruttare a pieno le potenzialità delle nuove tecnologie. Si cercano di promuovere in primo luogo i processi di formazione «digitale», upskilling e reskilling del personale e degli operatori culturali, al fine sia di supportare l’ideazione di approcci innovativi nel settore, sia di migliorarne le capacità gestionali ed economiche. Il PNRR sostiene, inoltre, la creazione di nuovi contenuti culturali e lo sviluppo di servizi digitali ad alto valore aggiunto da parte di imprese culturali/creative e start-up innovative, con l’obiettivo finale di stimolare un’economia basata sulla circolazione della conoscenza. Questa strategia è in linea con le missioni della politica culturale dell’UE.

In questo scenario, tecnologie digitali come AI, realtà aumentata e Big Data si stanno rivelando strumenti essenziali per preservare, riscoprire e promuovere i beni culturali custoditi all’interno dei musei del Bel Paese; attraverso tali tecnologie si può ottimizzare l’intera gestione e promozione dei luoghi della cultura italiana: dalla gestione dei ticket paperless, all’utilizzo dei Big Data per analizzare i flussi turistici, allo sviluppo di strategie di marketing mirate sino ad arrivare alla pianificazione di percorsi interattivi e immersivi grazie all’utilizzo dell’AI.

Le misure del PNRR, basate sulla sostenibilità ambientale, digitalizzazione e cooperazione fra attori pubblici e privati, mirano inoltre a migliorare l’accessibilità dei siti culturali, attraverso la rimozione delle barriere fisiche e cognitive nei musei,  per un maggior accesso alla cultura e ambienti sempre più inclusivi. In ambito innovazione inoltre, sono previste anche delle misure volte ad aumentare l’efficienza energetica delle sedi culturali (come cinema, teatri, musei e luoghi della cultura) al fine di creare ambienti sempre più sostenibili, con ricadute molto significative anche a livello di occupazione. Un altro obiettivo è anche il potenziamento e lo sviluppo dell’industria cinematografica attraverso la sicurezza sismica nei luoghi di culto, restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di culto (FEC) e siti di ricovero per le opere d’arte (cd. Recovery Art), Capacity building per gli operatori della cultura per gestire la transizione digitale e green. Questi sono solo alcuni degli interventi su cui punta questa Missione del PNRR, un’occasione irripetibile per investire sul nostro patrimonio culturale e rinnovarlo, creando anche nuove opportunità lavorative.

È necessario, però, insistere nel perseguire una nuova alleanza fra innovazione digitale e sociale: garantendo la sovranità sui dati, standard etici per l’intelligenza artificiale, diritti digitali dei cittadini e delle imprese, diritti dei lavoratori, la parità di genere e il rispetto degli standard ambientali. Il PNRR, così come i fondi legati alla programmazione EU 21-27, devono mirare a progetti sostenibili da un punto di vista sociale, economico e ambientale, al fine di creare un ecosistema inclusivo, equo, rispettoso del pianeta e di tutti coloro che lo abitano.