Private credit e private equity, come comportarsi di fronte alla volatilità

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La volatilità dei mercati, il rischio recessione e il settore bancario sotto pressione hanno spinto gli investitori a rivalutare il settore del private capital che sta vivendo una nuova stagione. A che cosa è dovuta questa popolarità? Il settore offre un potenziale di rendimento più elevato oltre a rappresentare un’integrazione positiva del portafoglio favorendo la diversificazione e riducendo il rischio.

Di fronte all’attuale congiuntura economica, con tassi d’interessi alti, molti investitori stanno optando per gestori prudenti, con un track record comprovato, una massa critica in gestione e portafogli diversificati.

Ad analizzare le interessanti opportunità offerte dagli investimenti nel private capital sono Randy Schwimmer, Co-Head of Senior Lending e Jason Strife, Head of Junior Capital and Private Equity Solutions di Churchill Asset Management, società del gruppo Nuveen specializzata negli investimenti nel private debt e nel private equity attiva in Nord America.

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I due team di investimento di Churchill – Senior Lending e Private Equity Solutions & Junior Capital (PEJC) – alla luce del contesto economico analizzano le priorità dal punto di vista della sottoscrizione, illustrando i tre motivi principali alla base della decisione di completare o meno un’operazione. Vediamole nel dettaglio.

Tre motivi per cui conviene completare una transazione

1. Fino al primo trimestre 2023 i finanziamenti aggiuntivi all’interno del portafoglio esistente di Churchill hanno registrato una forte crescita, rappresentando il 60% del volume dei prestiti senior e il 20% del capitale investito dalla sua strategia di coinvestimento azionario. Churchill Asset Management prevede che, sulla scia dell’andamento del 2022, quando le operazioni di add-on rappresentavano oltre il 70% di tutte le operazioni di private equity del middle market statunitense, questa attività di add-on continui con questo trend anche nel 2023.
Gli add-on offrono una fonte diversificata di flussi di transazioni e un enorme vantaggio informativo. In qualità di gestore con 46 miliardi di dollari2 di capitale privato e di oltre 450 società in portafoglio, Churchill continua a beneficiare dei vantaggi dei finanziamenti aggiuntivi nel mercato attuale.
2. Nelle condizioni attuali del mercato collaborare con diverse società di private equity di alto livello può rappresentare un’ottima opportunità in quanto possono potenzialmente garantire risultati positivi indipendentemente dal mercato. Oltre a fornire agli investitori una prospettiva più ampia sul flusso di operazioni.
3. La pandemia, l’inflazione e l’aumento dei tassi d’interesse sono tutti fattori potenzialmente in grado di compromettere la redditività e la crescita. Churchill cerca di individuare le aziende i cui prodotti e servizi:
a) non sono discrezionali
b) vengono acquistati su base ricorrente
c) rappresentano una piccola percentuale della struttura dei costi complessivi dei clienti, ma hanno un elevato costo di fallimento.

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Sulla base dell’esperienza decennale di Churchill le società che dimostrano di possedere una combinazione di questi tre fattori hanno maggiori probabilità di fornire una mitigazione del rischio di ribasso in diverse condizioni di mercato.

Tre motivi per cui rinunciare all’operazione

1. Mancanza di un flusso di cassa sostenuto. L’aumento dei tassi di interesse ha portato a una nuova attenzione verso profili di leva finanziaria più conservativi. Le aziende sono ora soggette a flussi di cassa in uscita significativamente più elevati a causa dei maggiori oneri per interessi. Gli utili giocheranno un ruolo ancora più importante dei tassi di interesse nell’influenzare la capacità di una società di pagare gli interessi sul debito. Churchill analizza quanto velocemente la spesa in capex si trasformi in ricavi e quanto la società sia in grado di ridurre la spesa in caso di uno scenario negativo.
2. Insufficiente allineamento degli azionisti. Le società con livelli sufficienti di allineamento tra sponsor e team di gestione avranno una maggiore capacità di resistere ai potenziali venti contrari. Se Churchill non ritiene ci sia un sufficiente allineamento degli interessi degli azionisti, rinuncia all’opportunità.
3. Mancanza di incorporazione dei fattori ESG. Non solo è importante l’applicazione dei criteri ambientali, sociali e di governance (“ESG”) ai modelli di business ad alto rischio, ma anche identificare (e sostenere) le imprese che siano in grado di apportare cambiamenti positivi alla società. Il quadro di due diligence ESG, sviluppato in collaborazione con Nuveen, è uno strumento importante che Churchill utilizza per individuare le nuove opportunità. L’esperienza decennale ha dimostrato che le aziende che si trovano in prima linea nell’ambito ESG, integrate da nuovi partner di private equity con l’obiettivo di promuovere l’innovazione per incoraggiare pratiche più sostenibili, sono più resilienti in un panorama di mercato in continua evoluzione.

Protezione dai ribassi e conservazione del patrimonio sono gli approcci che condividono i due team di investimento – Senior Lending e Private Equity Solutions & Junior Capital (PEJC). I professionisti di Churchill vantano decenni di esperienza nell’investimento di quasi 50 miliardi di dollari di capitale attraverso molteplici strategie. Che siano Prestiti senior, capitale junior, co-investimenti azionari o opportunità secondarie l’obiettivo è uno solo: offrire rendimenti di alto livello anno dopo anno.

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2. Riflette il capitale impegnato al 1° gennaio 2023. L’importo del “capitale privato investito” sopra indicato comprende gli investimenti in credito privato e private equity effettuati, originati o impegnati da Churchill Asset Management LLC e dalle sue affiliate, inclusa TIAA, dal 2011 (per quanto riguarda la piattaforma Private Equity e Junior Capital) e dal 2015 (per quanto riguarda la piattaforma Senior Lending). Gli investimenti includono investimenti impegnati che alla fine potrebbero non essere stati interamente utilizzati o finanziati.