Sarà di fondamentale importanza l’Arbitro assicurativo

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L’Ivass è intervenuta ad un interessante convegno organizzato dall’ Università Roma Tre sul ruolo attuale e prospettico della giustizia stragiudiziale nei settori bancario, finanziario e assicurativo. L’Autorità di Vigilanza ricorda come da diversi anni ha operato per promuovere la costituzione di un arbitro assicurativo, in considerazione della significativa domanda di tutela espressa dagli utenti dei servizi assicurativi e tenendo conto dell‘abilità dimostrata dagli esistenti arbitri del settore bancario e finanziario di dare risposte rapide ed efficaci.

Specie per controversie di importo contenuto (cd. small claims), efficaci forme di giustizia stragiudiziale vanno a beneficio dei cittadini e delle imprese e al contempo del mercato che non può crescere senza un rapporto di fiducia tra le parti basato su chiarezza e affidabilità. L’iter di costituzione dell’Arbitro Assicurativo, voluto nel 2018 dal legislatore per rafforzare la tutela degli
assicurati in Italia, è tuttavia ancora in corso, viene ricordato. I criteri di delega per il recepimento della direttiva 2016/97 sulla distribuzione assicurativa (IDD) prevedevano che all’arbitro assicurativo si applicassero procedure e requisiti analoghi a quelli degli altri due arbitri del settore finanziario.

Quali le cause di questo ritardo? Un iter più complesso di quello affrontato dagli altri due
arbitri e più articolato in termini di attori coinvolti, procedure normative e connessi passaggi propedeutici e conseguenziali. E’ poi da dire che alla complessità dell’iter costitutivo si aggiunge, sul piano del merito, la peculiarità del settore assicurativo con riferimento particolare alla struttura del mercato e alla varietà dei soggetti (imprese e intermediari) coinvolti, portatori di interessi contrapposti e, a volte, anche in forte dialettica.

Oltre al canale bancario e postale, i prodotti assicurativi sono collocati da agenti e broker, spesso legati tra loro da articolati schemi di collaborazione verticali e orizzontali; nelle controversie assicurative potranno pertanto verificarsi casi di litisconsorzio tra imprese assicurative e distributori con una conseguente complessità istruttoria di non poco conto.

Non meno rilevante la stessa natura delle possibili controversie, molte delle quali è prevedibile vertano sull’accertamento della responsabilità, della valutazione e della quantificazione dei danni, difficili da dimostrare con i soli mezzi probatori documentali consentiti nel procedimento arbitrale.
In sintesi la strada dell’Arbitro Assicurativo si presenta complessa ma l’Ivass è determinato a perseguirla e pronti a gestire le difficoltà.

Il convincimento è che vada rafforzata la giustizia stragiudiziale, soprattutto per i suoi caratteri di prossimità e accessibilità. Il settore assicurativo appare terreno d’elezione per la soluzione stragiudiziale delle controversie, in quanto caratterizzato da un “naturale” contenzioso tra le parti ma anche dalla crescente consapevolezza, da parte degli operatori di mercato, dell’importanza di preservare il rapporto con gli assicurati quale fattore critico di competizione e di successo per la fidelizzazione della clientela e per la conquista di nuovi spazi di mercato.

l ricorso all’Arbitro Assicurativo verrà, dunque, a porsi quale condizione di procedibilità dell’azione giudiziaria in alternativa, nei limiti di rispettiva competenza, alla mediazione (per i contratti assicurativi e per il risarcimento del danno derivante da responsabilità medica e sanitaria) e alla negoziazione assistita (per le controversie sul risarcimento del danno da circolazione di veicoli e natanti).

Resta fermo che terreno d’elezione dell’Arbitro Assicurativo saranno le controversie in tema di
interpretazione dei contratti e regole di condotta degli operatori di mercato. L‘Avvio dell’Arbitro Assicurativo è dunque sempre più urgente, in quanto è in questo ambito che, ritiene l’Ivass, possa al meglio esplicarsi la funzione predittiva delle decisioni del nuovo organismo che, in una sorta
di circolo virtuoso, indichi alle parti il corretto modus operandi. L’auspicio è che le decisioni dell’Arbitro possano indurre gli operatori di mercato a conformare i loro comportamenti così anche da contrarre a monte i reclami degli assicurati.